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La nuova terapia della cefalea

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CALTAGIRONE – L’Ospedale Gravina di Caltagirone ha inaugurato una nuova terapia per la gestione delle tanto diffuse emicranee. E’ l’Eptinezumab, il primo anticorpo monoclonale anti-CGRP autorizzato dall’Agenzia Italiana del farmaco, praticato per via endovenosa.

Le prime somministrazioni sono state sperimentate la scorsa estate nel Centro Cefalee dell’UOC di Neurologia, diretta da Alessandro Pulvirenti, fra i primi centri regionali a dispensare il farmaco. Significativo il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

«La terapia fornisce nuove opportunità di salute ai cittadini e contribuisce ad uniformare i livelli assistenziali specialistici sul territorio provinciale – afferma il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio -. Un risultato importante conseguito grazie al percorso di crescita professionale e assistenziale condiviso e sostenuto dalla Direzione Aziendale».

Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità, l’emicrania, chiamata anche mal di testa, colpisce una persona su due, con episodi che si verificano almeno una volta l’anno. La patologia riguarda anche e soprattutto le fasce più giovani della popolazione con prevalenza sul sesso femminile. Nel nostro Paese sono 6 milioni le persone che soffrono di emicrania, ossia il 12% della popolazione.

«Siamo orgogliosi di poter offrire ai pazienti questa nuova opportunità di cura – sottolinea il direttore sanitario, Giuseppe Angelo Reina – che contribuisce a garantire una sanità di qualità, efficace e prossima ai cittadini. Penso, quindi, non solo alla riduzione della mobilità passiva dei pazienti verso altri centri dispensatori, ma anche alla riduzione dei costi sociali connessi alla patologia e al miglioramento della qualità di vita dei pazienti che non hanno più la necessità di spostarsi lontani dal proprio luogo di residenza per ricevere le cure».

Il Centro Cefalee dell’Ospedale di Caltagirone, di cui è responsabile il dirigente medico neurologo, la gelese Simonetta Incardona, risponde ai bisogni di salute di un bacino d’utenza di oltre 200 mila abitanti. L’emicrania è una patologia fortemente invalidante per il paziente. Le ricadute sono rilevanti anche sul Servizio sanitario nazionale e sulla comunità (costi operativi e organizzativi direttamente ricollegabili alla patologia, spese per visite mediche e esami diagnostici, acquisto di farmaci, perdita di giornate lavorative, ridotta efficienza produttiva, tempo richiesto per la gestione della malattia e sottratto ad attività extra-lavorative…). Spesso chi soffre di emicrania si affida a terapie antidolorifiche, anche fai da te, senza un preciso razionale terapeutico.

Nel 2020 il Centro Cefalee calatino è stato inserito dall’Assessorato regionale alla Salute fra i Centri prescrittori degli anticorpi monoclonali per le cefalee. Nei percorsi intraospedalieri il Servizio collabora, inoltre, con le altre Unità Operative per la definizione di profili diagnostici e terapeutici multispecialistici e integrati, grazie al coordinamento della Direzione medica del Presidio, diretta da Giacoma Di Martino. «La terapia target eseguita negli anni – spiega Pulvirenti – è stata rappresentata da tre anticorpi (Erenumab, Fremanezumab, Galcanezumab) da praticare una volta al mese con iniezione sottocutanea. Con l’Eptinezumab cambia non solo la modalità si somministrazione, che avviene con infusione endovenosa, ma anche i tempi della somministrazione, che coprono l’arco di tre mesi. La terapia va effettuata rigorosamente in ambiente ospedaliero».«Il meccanismo di azione di questo nuovo farmaco si basa sulla neutralizzazione del CGRP, la molecola coinvolta nella genesi del dolore emicranico – aggiunge Incardona -.

Gli studi hanno dimostrato la sicurezza e l’efficacia di questa nuova terapia, osservando la riduzione degli attacchi dolorosi di cefalea e il miglioramento della qualità di vita dei pazienti». Non tutti i pazienti con cefalea sono candidabili alla nuova terapia. Occorre un preciso iter diagnostico-terapeutico, eseguito presso l’UOC di Neurologia, secondo il rigoroso imprinting definito dalle linee guida dell’Assessorato regionale alla salute.

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“Arance solidali”: iniziativa del Kiwanis a sostegno dell’associazione Orizzonte

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Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.

Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.

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Dieci ragazzi della Don Milani si distinguono alla LEGO Challenge col team ROBOFAN

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Palermo ha ospitato un evento che ha visto giovani menti sfidarsi con creatività e ingegno nella LEGO Challenge. Tra i protagonisti della competizione, spicca la squadra ROBOFAN dell’Istituto Don Lorenzo Milani, composta da 7 ragazze e 3 ragazzi, che ha saputo distinguersi per talento e determinazione

L’Istituto Don Lorenzo Milani si distingue alla LEGO Challenge grazie al team ROBOFAN. La squadra ha ottenuto il prestigioso Premio Motivazione, riconoscimento che ha premiato la loro creatività, il design tecnologico del robot e l’entusiasmo dimostrato durante la competizione.

Arianna, Krystel, Alicya, Gaia P., Gaia I, Marisol, Nicole, affiancate da Enea, Gabriel ed Edward, hanno affrontato la sfida con grande spirito di squadra e passione per la robotica. Guidati dai loro docenti, Manuel Zafarana e Giovanni Antinoro, e con il supporto del Dirigente Scolastico Linda Bentivegna, i giovani talenti hanno lavorato con impegno e dedizione, sviluppando un progetto innovativo ispirato alla tutela e conoscenza degli oceani e del mondo marino che ha catturato l’attenzione della giuria.

Il tema del progetto innovativo della LEGO Challenge per questa edizione è stato, infatti, l’ambiente marino. I ragazzi hanno creato un modello di fondale marino utilizzando mattoncini LEGO riciclati, realizzando con cura dettagliati habitat.

Attraverso questa ambientazione, hanno illustrato l’importanza della tutela degli ecosistemi marini e hanno descritto alcune delle specie di pesci iconici ed emblematici che popolano i fondali, come il pesce pagliaccio, la manta e il pesce lanterna. Questo aspetto ha aggiunto un forte valore educativo al progetto, sensibilizzando il pubblico sull’importanza della biodiversità marina e della sua conservazione.

Il robot ha conquistato la giuria per minuzia di particolari e funzionalità accessorie, poiché dotato di un sofisticato sistema di programmazione in grado di affrontare sfide complesse. La giuria si è complimentata con la squadra per l’originalità del progetto, sottolineando come l’integrazione tra tecnologia e tematiche ambientali, affrontate in modo scientifico, abbia reso il lavoro di ROBOFAN particolarmente innovativo e coinvolgente. Un premio che celebra la motivazione.

Uno dei momenti più attesi della giornata è stata la proclamazione dei vincitori. Il team ROBOFAN della Don Milani ha ricevuto il prestigioso Premio Motivazione, riconoscimento che ha premiato la loro capacità di pensare fuori dagli schemi, il design tecnologico del robot e l’entusiasmo dimostrato durante la competizione trasmettendo valori educativi alla comunità attraverso il progetto innovativo originale. ROBOFAN ha dimostrato che la robotica e la tecnologia non hanno genere.

La cospicua presenza di alunne nel team è stata un valore aggiunto che ha arricchito il lavoro con creatività, precisione e spirito di collaborazione. Questa esperienza è un esempio concreto di come le STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) siano un’opportunità aperta a tutti, contribuendo a superare stereotipi e a promuovere l’inclusione nel mondo dell’innovazione. L’avventura della LEGO Challenge non finisce qui.

Questo straordinario risultato è solo un punto di partenza per i giovani talenti dell’Istituto Don Milani, che già guardano alle prossime competizioni con rinnovata determinazione e voglia di migliorarsi. Un’esperienza che dimostra come la robotica e l’innovazione possano essere strumenti di crescita e formazione, preparando le nuove generazioni a un futuro ricco di opportunità e di competizioni sane dapoter affrontare in gruppo.

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Emozioni e allegria per i 34 anni dal Diploma degli studenti della VB dell’ITG “Majorana”

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Una piacevole rimpatriata, una festa emozionante per  i 34 anni  dal Diploma di Maturità della  VB   dell’allora Istituto tecnico per Geometri “Majorana”

Ex studenti di quella classe e i loro professori  hanno cenato insieme al ristorante Portico dei Normanni di Butera. Una serata di allegria  e di emozioni ricordando il 1991,l’anno in cui  hanno sostenuto l’Esame di Stato.

E  poi uno dopo l’altro sono affiorati  i ricordi degli anni di scuola con i momenti goliardici e quelli difficili. Ed ancora il rapporto con i loro professori che – hanno detto-  i compagni di classe  diventati adulti “ sono stati e rimangono  guida per la nostra vita ( non solo professionale) per averci trasmesso valori morali di altissimo livello”. Anche dai docenti sono arrivati attestati di stima ed affetto per gli ex studenti insieme a bei ricordi della VB.

“Siete davvero dei giovani di sani principi e noi siamo orgogliosi di voi”- ha evidenziato la prof. Scaglione.  La serata è stata conclusa con il taglio della torta e la foto di gruppo.

Vi hanno partecipato di presenza e in video chiamata i prof. Angela Scaglione, Concetta Libiano, Elio Damante, Gaetano Gerbino e Rocco Sbirziola egli   alunni Felice Di Bartolo (1971), Felice Di Bartolo (1972), Gaetano Riggio, Mario Adragna, Pietro Caltavituro, Nunzio Ferro, Filippo Giardina, Emanuele Zappulla, Crocifisso Castelletti, Liborio Puccio, Orazio Solarino, Rosario Calabrese, Fabio Ventura, Giulio Corsello, Giacomo Maniscalco, Flavio Manenti, Nicola Carvana, Massimiliano Cassarà, Giovanni Fargetta.

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