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“La norma sblocca royalties?È un mezzo pastrocchio giuridico”

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Nel dibattito locale sulla Finanziaria appena approvata dalla Regione che contiene anche la norma sblocca royalties si infittisce la schiera di chi pensa che quella norma sia a rischio di impegnativa da parte del Consiglio dei ministri. Tra chi ha espresso pubblicamente dei dubbi sulla legittimità di quella norma sblocca royalties, attraverso un post sui social, vi è l’avv.Emanuele Maganuco che la definisce “un mezzo pastrocchio giuridico”

” Ho letto – esordisce- la norma varata dal ns parlamento regionale, che prevede la possibilità di utilizzare il gettito delle royalties petrolifere anche per l’attività di risanamento dei comuni in dissesto ed in piano di riequilibrio.Credo prima facie che siano più di una le criticità giuridiche ed i profili di incostituzionalità (certamente, ma non solo, art. 3 e 117 Cost.) di questa norma, figlia evidentemente della fretta e della bramosia di tutti i nostri parlamentari regionali di accattivarsi le primogeniture di una disposizione che difficilmente resisterebbe ai filtri della Corte Costituzionale, se dovesse mai approdarvi”.


“Sul punto, evitando noiose digressioni tecnico- giuridiche sui social – aggiunge- sarei disponibile ad un confronto con gli amici parlamentari regionali. Magari mi sfuggono taluni aspetti tecnico giuridici che potrebbero convincermi dell’esatto contrario di quella che è invece oggi la mia percezione.Alla stato penso che i nostri rappresentanti, per assecondare una finalità apprezzabile (aiutare il nostro Comune ad uscire dal dissesto), temo abbiano invece contribuito a partorire un mezzo pastrocchio giuridico.Il rischio oggi è che la pezza normativa sia peggio del buco e che pertanto venga messa in atto una proposta di bilancio riequilibrato anche sulla scorta di questa norma regionale, sulla cui legittimità ho più di qualche perplessità.
L’auspicio ovviamente è che da cittadino di questa comunità, sia io invece ad aver preso un abbaglio”

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Attualità

Il Prefetto depone corona d’alloro al Monumento ai Caduti

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In occasione dell’80° anniversario della Liberazione d’Italia, il prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, alla presenza di Autorità civili e dei vertici militari della Provincia, ha deposto una corona d’alloro al Monumento ai Caduti di viale Regina Margherita.

La deposizione è stata preceduta dall’onore ai caduti tributato dallo schieramento del picchetto d’onore Interforze, nel quale era presente anche la Polizia di Stato. Il Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello ha presenziato assieme a funzionari della Questura.

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La Regione istituisce la task force per attrarre investimenti

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«Il mio governo è dalla parte di chi investe e crea lavoro in Sicilia e, adesso, con la task force per l’attrazione degli investimenti creiamo uno strumento per promuovere le politiche, le fonti di finanziamento, le attività di sburocratizzazione per tutti coloro che vogliono avviare in Sicilia un’attività economica». Così il presidente della Regione, Renato Schifani, commenta l’apprezzamento da parte della giunta dello schema di decreto che istituisce la task force per l’attrazione e la promozione degli investimenti. 

Il provvedimento, previsto dalla legge di Stabilità, sarà adesso trasmesso alla commissione Bilancio dell’Ars per il parere previsto dalla legge. 

«La task force – afferma l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, che ha proposto lo schema in giunta – è uno dei pilastri della politica del governo regionale per lo sviluppo degli investimenti privati, insieme agli incentivi alle aggregazioni tra imprese previsti nell’ultima legge di Stabilità e alla creazione di aree a burocrazia semplificata, al momento all’esame dell’Assemblea regionale siciliana. L’organismo è concepito come una struttura di missione che dovrà essere composta da professionisti di elevata qualificazione e perseguirà l’obiettivo di attrarre investitori dall’esterno dell’area in modo snello e dinamico».

Compiti e componenti

La task force dovrà anche divulgare all’esterno della regione le agevolazioni nazionali e regionali disponibili in Sicilia e le altre misure di sostegno agli investimenti privati nel territorio dell’Isola, offrire supporto e assistenza tecnica agli investitori, promuovere attività di coordinamento tra gli enti pubblici per agevolare i processi di insediamento delle imprese.

La nuova struttura sarà composta da cinque esperti di elevata e documentata professionalità, almeno decennale, in materie giuridiche, economico-aziendalistiche e finanziarie con particolare riguardo al settore delle imprese e all’attrazione e alla promozione degli investimenti.

Uno dei cinque componenti avrà il ruolo di coordinatore, ma ciascuno dei membri del comitato potrà operare individualmente per le singole attività loro affidate all’interno di un programma annuale che sarà sottoposto all’assessore all’Economia e dovrà essere coerente con gli obiettivi di politica economica del governo. L’incarico durerà tre anni, rinnovabile; il compenso annuo omnicomprensivo previsto è di 60 mila euro ciascuno.

Selezione e comitato scientifico

Irfis redigerà un avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse per la partecipazione alla short list dalla quale l’assessore all’Economia selezionerà i cinque professionisti che entreranno a far parte della task force.

Sarà istituito anche un comitato scientifico di supporto composto da venti membri con un incarico di tre anni a titolo gratuito: dieci saranno scelti dal governo, altri dieci saranno individuati tra i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sindacali.

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Attualità

Pubblica illuminazione da tempo in tilt nelle parallele di via Paci

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Arriva la sera ed è buio pesto in via Lecce, Monza, Riesi e altre vie parallele a via Nicolò Paci.Un intero quartiere, quello di Sant’Ippolito, è al buio. E non da pochi giorni.

L’associazione Cittadini attivi guidata da Carlo Varchi, ricevuta la segnalazione di alcuni residenti, ha realizzato un dossier fotografico stasera con alcune vie prive di pubblica illuminazione. L’unica in cui c’è più luce l’ha ottenuta dai fari dell’auto di un residente ovviamente in una porzione limitata di spazio.

Pubblica illuminazione in tilt e cittadini che si sentono abbandonati. Non è un particolare superfluo quello che le zone al buio sono ad altissimo tasso di residenti anziani. Protesteranno i comitati spontanei di quartiere? Faranno sentire la loro voce all’amministrazione comunale?

nella seconda foto l’illuminazione è dovuta ai fari appositamente accesi dell’auto di un residente

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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