Seguici su:

Rubriche

La musica impegnata dei “Racconti di Sicilia”

Pubblicato

il

Applausi scroscianti e standing ovation al Teatro Antidoto di Macchitella per “Racconti di Sicilia”, lo spettacolo promosso dall’Associazione Culturale “Zephyrus” in scena con un turno rivolto agli alunni delle scuole secondarie di primo grado.

I due appuntamenti sono andati sold out e hanno ottenuto l’apprezzamento di alunni, docenti e dirigenti scolastici. Musica e prosa hanno raccontato il glorioso patrimonio musicale siciliano e offerto profonde riflessioni grazie ai testi di Alberto Lo Scalzo e alle sonorità dei “Sonar & Larsen”.

Sul palco del Teatro Antidoto, infatti, sono andati in scena una serie di monologhi dedicati a temi come il femminicidio, il bullismo, il lavoro e lo sfruttamento.

Lo spettacolo é stato accompagnato dalle melodie immortali che i compositori siciliani hanno lasciato in eredità nel corso dei secoli, eseguite con arrangiamenti moderni e accattivanti da Daniele Mammano, Domenico Longo, Salvatore Mammano, Alessio Vullo, Davide Romano, Beatrice Arancio, Jessica Scuvera e Alberto Lo Scalzo. Al momento non sono previste repliche anche se l’organizzazione é già a lavoro per un bis, fortemente richiesto dal pubblico presente alla prima ma anche da insegnanti e dirigenti scolastici

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cucina

Lo chef Totò Catania propone: calamarata con ragù di cinghiale, vino rosso e cioccolato fondente

Pubblicato

il

Oggi vi svelo un altro dei miei segreti da chef: il ragù di cinghiale. È da poco terminata la stagione della caccia al cinghiale, momento ideale per gustarlo. La preparazione è abbastanza elaborata. Per prima cosa dobbiamo tenere la carne del cinghiale in marinatura per almeno 24 ore. Preparate un bel bagnetto con del vino rosso (va bene un vino da battaglia, perché poi non lo useremo per la cottura), sedano, carota e cipolla a pezzettoni, erbe aromatiche come rosmarino, salvia, alloro, timo e spezie: anice stellato, cannella, ginepro, cardamomo, pepe in grani.

L’indomani scolate la carne dalla marinata e asciugatela per bene, a questo punto tritate il tutto in un macina carne grossolanamente. In una ampia casseruola iniziate a da un bel soffritto di cipolla, sedano, carota e aglio, con un pizzico di peperoncino. Aggiungete il macinato di cinghiale e fatelo rosolare per bene. Quando sarà ben abbronzato annaffiate con un vino rosso importante, non abbiate timore di usare un vino buono stavolta perché darà un contributo notevole. Fate evaporare per bene l’alcool.

Salate, pepate ed aggiungete un po’ di passata di pomodoro e un po’ di concentrato di pomodoro, ma senza esagerare. Fiamma bassa e fate cuocere per almeno tre ore, se dovesse servire allungate di tanto in tanto o con un po’ di brodo vegetale o anche solo con dell’acqua bollente. Quando sarà cotto a puntino aggiungeremo un trito di erbe aromatiche fresche: rosmarino, salvia, alloro e timo. Il mio tocco magico, quando andrò a mantecare la pasta col ragù sarà quello di aggiungere del cioccolato extra fondente a scaglie che andrà a sciogliersi aggiungendo un sapore dolce/amaro che ci sta divinamente. Col sottoscritto non ci sono segreti in cucina. Buona cucinata!

Chef Totò Catania

Continua a leggere

La parola della domenica

”Non di solo pane vivrà l’uomo”

Pubblicato

il

Rubrica della domenica ad ispirazione cattolica

Dal Vangelo secondo San Luca (Lc.4,1-13)

‘In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane”. Gesù gli rispose: “Sta scritto: ”Non di solo pane vivrà l’uomo””.Il diavolo lo condusse in alto, e mostrandogli in un istante tutti i regni della terra, gli disse: “Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la dò a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me, tutto sarà tuo”. Gesù gli rispose: “Sta scritto: ”Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, lui solo adorerai””.Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: “Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto infatti: ”Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano”; e anche: ”Essi ti sosterranno con le mani, perché il tuo piede non inciampi in una pietra””. Gesù gli rispose: “È stato detto: ”Non tenterai il Signore Dio tuo””.Dopo aver esaurito ogni specie di tentazione, il diavolo si allontanò da lui per ritornare al tempo fissato”.

Se hai deciso di fare una Quaresima di vera conversione del cuore, preparati ad affrontare prove e tentazioni. La prova viene da Dio e, se superata, fa crescere nell’amore di Dio e del prossimo. La tentazione, invece, viene dal diavolo e, se si cade in essa, si perde la visione di Dio. Quando tutto va bene nella nostra vita e non ci manca niente è facile dire: Signore, io ti amo! L’amore viene sempre messo alla prova perché noi non veniamo chiamati solo a credere nell’esistenza di Dio ma anche a credere che Dio ci ama.


La prima prova è la precarietà del pane (danaro, lavoro, beni, materiali). La fede ci dice che Dio provvede. C’è la divina Provvidenza. La fede, durante la precarietà del pane, non ci mette nella paura e nella angoscia, ma ci dà la speranza che il Signore provvederà e alla sua maniera. Il Signore non fa mai mancare il pane ai suoi figli. Se si entra nell’angoscia, il diavolo si presenta e ci dice: “Vedi, Dio non ti ama. Tu morirai di fame. Io ti posso dare il pane e senza sudare.”. Se non siamo forti nella fede, facilmente si ascolta la voce del diavolo.


La seconda prova consiste in una mancanza di stima e di considerazione da parte degli altri. Sei solo. Cammini da solo con la croce. Ti senti vuoto e insignificante. In questa solitudine ti chiedi: Dove sei Dio? Dov’è il tuo amore? La croce diventa sempre più pesante. Nell’angoscia della solitudine, il diavolo si presenta dicendoti: “DIO non è amore. Se fosse amore, non ti farebbe mancare l’amore e la stima degli altri. Solo io posso farti trovare l’amore che cerchi…”! La tentazione è forte. Se non si è forti nella fede, facilmente si rinnega l’amore di Dio, mettendosi in situazioni scabrose.
La terza prova è desiderare gli idoli di questo mondo dai quali si pensa di succhiare la vita dei piaceri illeciti.
Una persona o una cosa diventa un idolo quando si dice: “Senza di te non posso vivere!”. Senza Dio non si può vivere, ma, per esempio, senza il calcio si può vivere.
Quando si vuole o si concupisce un qualcosa pensando che, possedendola, avremo la pienezza della gioia, l’uomo è disposto anche a vendere la sua anima al diavolo.
Qual è in questo tempo la tua prova o tentazione? Prega molto per dire sempre SÌ a Dio e dire al diavolo: “Vade retro”. Amen. Amen.
(P. Lorenzo Montecalvo dei Padri Vocazionisti)

PS. A tutti i lettori che stanno inviando contributi economici per sostenere le nostre vocazioni povere auguro che la vostra casa sia ricolma di pace e prosperità. Vi rendo noto che ogni giovedì viene celebrata una Messa per le vostre intenzioni.

Per gentile concessione dei Padri Vocazionisti.

Continua a leggere

Rubriche

Bellezza, stile ed eleganza alla Finale Nazionale del The Look of the Year Italy

Pubblicato

il

Catania – Il NU Levante di Catania come suggestiva e straordinaria cornice, la location che ha ospitato la Finale Nazionale del The Look of the Year Italy, con la presenza di 50 modelle/i provenienti da diverse regioni d’Italia per contendersi i titoli del prestigioso Concorso di Moda.

La lunga kermesse, costellata da momenti di puro spettacolo, ha visto i protagonisti della competizione sfilare per brand siciliani prestigiosi. Di rilevante importanza le uscite di 3 grandi aziende dell’arte orafa siciliana, eccellenza al 100% made in Italy e con orgoglio Made in Sicily, ovvero G.B Orafi di Alfredo Barrale, Fancs V. di Simona Elia ed Officina 73 di Marco Orestano. Di alto impatto la collezione di costumi Ad Astra Collectiondella stilista Federica Motta, realizzati per spiriti liberi ed atlete. Così come l’ Haute Couture di Pina Grasso, con una collection che rappresenta un’esplosione di colori e tessuti di altissimo pregio.

Ospite d’eccezione Angelo Famao, che ha presentato alla platea il progetto ZOE, brano studiato per dire NO alla violenza sulle donne. A curare il look dei finalisti la D’Ovidio Multiproject Academy.

La kermesse è stata condotta da un trio d’eccezione, composto da Angelo Palermo, Elisabetta Baviera e la modella Olga Merendino, brillanti ed ineccepibili nella conduzioneLa Direzione Nazionale, per il quarto anno consecutivo, è affidata aMario D’Ovidio, uno degli scouter di moda più influenti nel panorama nazionale, nonché titolare della Face Models MDM, Agenzia di moda esclusivista del Concorso che opera in tutto il territorio Nazionale ed Internazionale e Direttore della D’Ovidio Multiproject Academy.

Mario D’Ovidio, vanta un’esperienza pluriennale nel settore della moda, avendo organizzato centinaia di grandi eventi in tutta Italia, prima di ricoprire l’attuale incarico, ed essendo affiancato da una straordinaria Direttrice Organizzativa, responsabile area back stage e Mental Coach, la Dott.ssa Veronica Caruso, psicologa e psicoterapeuta.

La Commissione Tecnica è stata presieduta da un parterre di spessore composto, oltre che dal Direttore Nazionale Mario D’Ovidio, da Daniele Chitè, esperto fotografo di moda, Vincenzo Stroscio, regista, giornalista e produttore, Lucio di Mauro, giornalista, presentatore ed intrattenitore televisivo, Massimo Leotta, Make Up Artist di fama mondiale e docente, Rosa Platania Creatrice di Moda, Angelo Famao, cantante di fama nazionale, Chiara Messina, Fashion Designer che usa il software di Modellista CAD per creare i suoi capi, alcuni pubblicati su Vogue, Tullio Tomasino, stravagante ed eclettico personaggio televisivo, concorrente del GF 10.Il lungo e attento lavoro della commissione tecnica, coadiuvata dal Direttore Nazionale, ha portato alla scelta delle rappresentanti dei 6 titoli di TLOY 41^ edizione, che rappresenteranno l’Italia alla Finale Mondiale, in programma all’ARISTON di Sanremo dal 09 al 13 di Marzo.

Lavincitrice di questa 41^ Edizione è stata la splendida BIANCA BARNAT, THE LOOK OF THE YEAR ITALY WOMAN, 22 anni, siciliana, che insieme alle vincitrici degli altri prestigiosi titoli si è aggiudicata il pass per la finalissima. FEDERICO GEROLIN, 25 ANNI, romano, si è Aggiudicato il titolo THE LOOK OF THE YEAR ITALY MAN Le ragazze/I che accederanno alla finale mondiale saranno in tutto 21, oltre a Bianca e Federico, e sono in ordine sparso: Letizia Giarrizzo, Cosima Cassina, Giorgia Zaros, Marian Pellegrinet, Jouhara El Ouazzani, Paola Infantino, Benedetto Caponnetto, Raimondo Corio, Giuseppe Bianchi, Marika Ascia, Francesca Deon, Theodora Catalano, Eleonora Brunelli, Edna Rotic, Michelle Frulloni, Paola Schillaci, Aurora Basso, Giovanna Ferron, Karin Chiomento.

“Raccolgo un’eredità importante e spero di essere all’altezza di chi mi ha preceduto – ha detto un emozionato Mario D’Ovidio – proseguendo il lavoro di scouting iniziato molti anni fa, con la ricerca capillare nel territorio di giovani talenti nel mondo della moda, del cinema e dello spettacolo, a beneficio di tutte coloro che sognano un futuro brillante in questo ambito”.“Questo prestigioso incarico rappresenta per me un’ulteriore opportunità di crescita individuale e collettiva – ha proseguito il neo direttore – e può svolgere un ruolo propulsivo a sostegno dell’industria moda e spettacolo.

La promozione, valorizzazione ed il supporto ai giovani talenti emergenti, rappresentano per me il pilastro fondamentale della nostra Organizzazione, offrendo loro un importante palcoscenico di risonanza”.Cindy Crawford, Vanessa Incontrada, Nina Moric, Ines Sastre, Natasha Stefanenko, Gisele Bundchen, Linda Evangelista hanno iniziato la propria carriera da THE LOOK OF THE YEAR, manifestazione mondiale legata al mondo del modeling e osservatorio di ricerca privilegiato sulle future top model, in grado di coinvolgere ogni anno oltre 50 Paesi del mondo.La storia del concorsoTHE LOOK OF THE YEAR, rappresenta oggi la competizione mondiale più prestigiosa, che decreta di anno in anno gli standard di stile, bellezza e personalità. Dal 1983, la finale mondiale di THE LOOK OF THE YEAR ospita una commissione tecnica composta dai più riconosciuti professionisti del mondo dell’immagine: stilisti, fotografi di fama mondiale.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità