Nonostante le restrizioni annunciate ieri il concerto previsto per stasera in chiesa del Rosario si terrà. Lo ha annunciato il direttore Ragona dopo essersi confrontato con le istituzioni.
Ecco il cartellone completo degli appuntamenti musicali organizzati dall’Associazione Amici della Musica “G. Navarra” di Gela con il patrocinio del
Ministero della Cultura, Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo Regione Siciliana – Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo Dipartimento Turismo, Sport e Spettacolo
Comune di Gela: Assessorato al Turismo, Sport e Cultura nell’ambito della 87°stagione concertistica gelese. Il prossimo appuntamento giovedì 23 dicembre nella chiesa del Rosario .
Orchestra Camerata Strumentale Siciliana
“Coro Lirico Siciliano”
Francesco Costa – maestro del coro
Chiara Vyssia Ursino – soprano
Direttore Giovanni Ferrauto
LA CAMERATA STRUMENTALE SICILIANA
La ripresa delle attività musicali dal vivo del 2021 può essere vista come un momento di rinascita e rigenerazione delle energie artistiche degli operatori dello spettacolo.
È sotto questo auspicio che nasce la “Camerata Strumentale Siciliana” ensemble orchestrale da camera interamente composto da strumentisti di primo livello operanti nel panorama musicale siciliano e nazionale.
L’idea è quella di creare un organismo snello ed efficiente dove i vari componenti agiscono in orchestra e si alternano nei ruoli solistici.
Il gruppo, nato sotto l’egida dalla Camerata Polifonica Siciliana, è il frutto di un accurato lavoro di progettazione del direttore artistico Giovanni Ferrauto che ne cura la direzione e la programmazione.
IL CORO LIRICO SICILIANO
Fondato nel 2008 è oggi considerato uno dei più importanti cori lirici e sinfonici d’Italia; sin dalla sua nascita è diretto dal basso Francesco Costa, Oscar della Lirica 2016, con la direzione artistica del soprano Giovanna Collica e la presidenza del baritenore Alberto M. A. Munafò.
La particolare cura della vocalità e del gusto e la versatilità dei componenti l’organico, permettono di affrontare sia il ricercato ed esigente repertorio sinfonico e sacro che il robusto repertorio lirico tradizionale. Formato da Artisti siciliani e del sud Italia, viene regolarmente scritturato nei teatri presenti sul territorio nazionale e internazionale con notevole successo di pubblico e critica.Ha partecipato a diverse manifestazioni trasmesse dalla BBC, dalla RAI, da SKY, al Festival del Cinema di Cannes, nei circuiti cinematografici in mondovisione e si è esibito alla presenza di Alte Autorità Ecclesiastiche, Civili e Militari.
E’ stato insignito – tra gli altri – dell’International Opera Award (Oscar della Lirica), Premio Internazionale Sicilia “Il Paladino” in occasione del quarantennale, del Premio Belliniano 2015, del Premio dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, Premio Ambasciatore del Belcanto 2016, Premio alla Sicilianità.
E’ organizzatore e produttore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, che si svolge nei principali parchi archeologici della Sicilia.
Chiara Vyssia Ursino soprano
Nata a Catania, dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere, si è laureata in Canto Lirico sotto la guida del celebre tenore Salvatore Fisichella.
Dal 2004 ha intrapreso una brillante carriera artistica che l’ha portata alla ribalta su vari palcoscenici italiani ed internazionali.
All’estero ha cantato a: Istanbul, Vienna, Parigi, Astana, Toluca, Monterrey, Città del Messico, Montenegro.
Si è esibita con varie orchestre fra cui si citano: “Orchestra Sinfonica del Kazakistan”, “Orchestra della Camerata Polifonica Siciliana,” “Orchestra Uanl di Monterrey”, “Orchestra sinfonica dello Stato del Messico”
Ha interpretato vari ruoli da protagonista in opere ed è stata recentemente ospite dei Wiener symphoniker Kammerverain per una prima viennese del “Cappuccetto Rosso” di Alfredo Sangiorgi.
GIOVANNI FERRAUTO
Compositore e direttore catanese, dopo i diplomi Accademici in Pianoforte, Composizione, Musica Corale e Direzione di coro e vari Master di Direzione d’orchestra, ha intrapreso una intensa attività nel campo della composizione e della direzione.
Ferrauto è oggi annoverato fra i compositori italiani maggiormente significativi e le sue opere sono state commissionate ed eseguite presso importanti Enti musicali nazionali ed internazionali.
Alla attività compositiva Ferrauto accosta quella direttoriale.
È infatti fondatore e direttore artistico della “Camerata Polifonica Siciliana”, un ensemble vocale e strumentale impegnato sul versante della musica antica e su quello della musica contemporanea, col quale ha realizzato un gran numero di prime esecuzioni di opere moderne ed antiche molte delle quali tuttora presenti nel mercato discografico.
Come direttore ospite Ferrauto svolge una intensa attività in Italia e all’estero particolarmente intensa in: Spagna, Francia, Austria, Germania, Romania, Repubblica Ceca, Portogallo, Kazakistan, Stati Uniti, e Messico.
Attualmente Ferrauto è titolare della cattedra di Composizione presso il Conservatorio Bellini di Catania.
L’opera “Ecce homo” di Giovanni Iudice (olio su tela, 176 x 180 cm, 2008) sarà esposta a Parma dal 12 Aprile al 25 Maggio 2025: nell’ambito dell’ottantesimo anniversario delle Celebrazioni per la Liberazione, al Palazzo del Governatore di Parma si terrà infatti la grande mostra collettiva “Se questo è un uomo. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025”, a cura di Chiara Canali e ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi.
La mostra propone, attraverso la rilettura del libro di Levi, un affresco sull’umanità del Novecento, che ha vissuto i drammi della guerra, la frammentazione dell’identità e l’irruzione dell’inconscio. L’esposizione costituisce una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla tragedia della guerra, alla follia dei campi di sterminio e alla strenua lotta delle resistenze.
Al tempo stesso, la mostra indaga il volto e la figura umana nel Novecento, sempre più spesso espressione del male e della sofferenza, riflesso di un’ “umanità dolente”. I volti e i corpi, privi di tratti fisionomici definiti, sono sfigurati da smorfie o urla e recano impresso il marchio di un dolore acuto e l’assenza di speranza dell’uomo contemporaneo. Nella sezione del contemporaneo, cui è inserito il pittore gelese, sono presenti le opere degli artisti della corrente della cosiddetta Nuova Figurazione Italiana, nati tra gli anni Sessanta e gli Ottanta, dallo stile post-espressionista oppure iper-realista, dalla linea dolce oppure più graffiante, dal tono pittorico evocativo e simbolico oppure marcatamente crudo.
Qui la figura umana sembra vivere in una prigionia di terrore, solitudine e sofferenza interiore, come se fosse in un pre-Inferno terreno, dove l’uomo perde il suo nome, il suo volto, la dignità e la speranza. Per il maestro Iudice, l’ennesimo riconoscimento della sua arte in un contesto di notevole spessore.
“L’Assemblea Territoriale Idrica (ATI) di Caltanissetta, a seguito della mia richiesta di accesso agli atti sul progetto di completamento della rete fognaria nella zona di Manfria , è stata chiara: nonostante il progetto sia stato approvato e finanziato per 3,3 milioni di euro, la Regione ha bloccato l’avvio dei lavori per delle ‘verifiche’, impedendo di fatto il completamento dell’assetto idrico-fognario dell’area.La denuncia viene dal senatore Pietro Lorefice.
“Un film già visto: il Governo dei ‘pronti’ che non è pronto.L’ennesimo caso – dice- di intoppi burocratici figli di una politica disiniteressata alla Sicilia, se non a favore di selfie. Mi rendo conto che l’argomento ‘fogne’ non sia così di moda come un mastodontico Ponte sullo Stretto o una borsa ‘fake in Italy’. Ma la Regione Sicilia,a braccetto con ilGoverno centrale, ha l’obbligo morale ancor prima che politico di occuparsi anche di zone di cui non sa probabilmente neanche l’esistenza. Che la Regione sblocchi tempestivamente l’iter e autorizzi i lavori per un’ infrastruttura necessaria per raccogliere e smaltire le acque reflue e migliorare le condizioni igienico-sanitarie di quella zona. Al contrario, Manfria resterà senza un sistema fognario adeguato, con il rischio, anzi la certezza, di inquinamento, disagi per i cittadini e uno spreco di fondi pubblici. Infine, ricordo sommessamente che il progetto, al di là delle volontà dei patrioti, deve essere attuato poiché riguarda un’area coinvolta nella procedura di infrazione avviata dall’UE per il mancato rispetto della Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. Il suo adeguamento è dunque indispensabile per garantire la conformità alle normative ambientali europee.”
Niscemi – “La tela di Penelope. Arte di donne. Donne di arte”. In occasione del Marzo, tradizionalmente legato alla figura della donna, l’Inner Wheel di Niscemi, presieduto da Carmelinda Pepi ha organizzato una singolare iniziativa: una passeggiata nel mondo dell’arte al femminile.
Quell’arte pittorica che c’è sempre stata ma nessuno ha visto abbastanza perché coperta da una coltre di segreto che la società ha permesso per millenni. Una tela intessuta finemente da centinaia di donne ma mai esposte per essere apprezzate, mai quanto gli uomini.
L’elenco è lungo: Sofonisba Anguissola , Giada Policicchio, Adriana Capriotti, Lavinia Fontana, Consuelo Lollobrigida. Fede Galizia Artemisia Gentileschi, Rosa Bonheur, tanto per citarne qualcuna, ma non figurano nei testi di arte….
Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Conti, dell’assessore alla cultura del Comune di Niscemi, Marianna Avila, del direttore del Museo Civico Enzo Liardo che ospita la conferenza, della presidente dell’Inner Wheel, con la moderazione della segretaria Tiziana Liardo, ne parlerà, sollecitato dalla giornalista Liliana Blanco, lo storico dell’arte Prof. Giuseppe Ingaglio, al Museo Civico venerdì 7 marzo a partire dalle 18.