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“La musica, bene universale, unisce e condivide bellezza”: le parole del maestro Ughi

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Si avvicinano le due importanti tappe del progetto “Uto Ughi per i Giovani”, promosso dall’Associazione Culturale Milanollo con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana e del Comune di Gela, in partnership con la Fondazione Uto Ughi. L’iniziativa è sostenuta da Eni. In vista del duplice evento, di alto spessore culturale, ecco le parole del Maestro Uto Ughi che ne analizza i temi, il messaggio ed il valore, rivolgendosi in special modo ai giovani talenti siciliani della musica che incontrerà a Gela e Caltanissetta.

Il 14 novembre in Chiesa Madre, a Gela, lei Maestro si esibirà sulle note delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi. Che messaggio racchiude questa straordinaria opera, alla luce dei tempi complessi in cui viviamo?

«Le “Quattro Stagioni” di Vivaldi racchiudono una profonda riflessione sulla natura e sul suo ciclo eterno. Attraverso suoni e melodie che evocano il mutare delle stagioni, Vivaldi ci mostra la bellezza e la complessità del mondo naturale, ma anche la sua fragilità. Viviamo in tempi complessi, in cui i cambiamenti climatici e le tensioni globali ci ricordano quanto sia delicato l’equilibrio che ci sostiene. Questa musica è un invito a ricollegarci con il nostro ambiente, a rispettarlo, a comprendere che ogni stagione ha la sua ragione e la sua importanza. Nella Chiesa Madre di Gela, questo capolavoro vuole essere un messaggio di speranza e un richiamo alla responsabilità verso il mondo che ci circonda».

Nella sordità generale di un mondo sempre più narcisista e spietato, le arti e gli artisti oggi che valore e che “compito” hanno?

«In un mondo dove spesso si corre il rischio di restare intrappolati nel narcisismo e nell’indifferenza, l’arte ha il compito fondamentale di risvegliare le coscienze e di unire gli esseri umani. La musica, e le arti in generale, sono un linguaggio universale che va oltre le barriere linguistiche e culturali. Gli artisti, oggi più che mai, devono essere i portavoce di messaggi di bellezza, di umanità, e di comprensione reciproca. Credo profondamente che l’arte possa rendere la società migliore, poiché offre uno spazio per la riflessione e il dialogo: valori di cui il nostro tempo ha urgente bisogno».

Il concerto sarà preceduto da “Prove a porte aperte”, nel quale dialogherà con i giovani delle scuole: cosa si aspetta da questo incontro?

«Le “Prove a porte aperte” sono un’occasione preziosa per avvicinare i giovani alla musica e per instaurare un dialogo vivo e spontaneo con loro. Mi aspetto curiosità, domande e soprattutto il desiderio di comprendere il significato profondo della musica. I giovani sono il futuro, e se riescono a scoprire, magari anche grazie ad un incontro come questo, che la musica non è solo intrattenimento ma fonte di crescita interiore e di ispirazione, allora avremo compiuto un passo importante. La musica può cambiare la vita, e questo incontro è l’opportunità per piantare quel seme».

Vuole rivolgere un pensiero ai cittadini di Gela per invitarli al concerto del 14 novembre?

«Cari cittadini di Gela, è per me un onore e una gioia suonare per voi in un luogo così suggestivo come la vostra Chiesa Madre. Vorrei invitarvi tutti, grandi e piccoli, a partecipare al concerto del 14 novembre, un’occasione per ascoltare insieme la meravigliosa musica di Vivaldi. Questo concerto è anche un’opportunità per sentire quanto la musica possa unire e dare sollievo. La mia Fondazione, impegnata nel sostegno dei giovani talenti, crede profondamente nell’importanza di portare la musica in ogni luogo, perché essa è un bene universale che ci rende più vicini e più umani. Vi aspetto con grande entusiasmo, per condividere un momento di bellezza e di armonia. Voglio rivolgere un ringraziamento particolare a Eni, che ha reso possibile questo evento con il suo prezioso sostegno. Grazie a loro possiamo portare la musica e la cultura più vicine a tutti, valorizzando l’arte come un bene comune».

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Un incontro sul piano di investimenti nelle aree industriali

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Si è concluso alla Camera di commercio di Caltanissetta il primo workshop del ciclo di incontri dedicati al Piano di investimenti per le aree industriali siciliane. L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale delle Attività produttive in collaborazione con l’Irsap Sicilia, ha l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese e promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio.

All’incontro c’era anche una delegazione gelese composta da Nadia Gnoffo, Enzo Cirignotta, Carlo Varchi, l’avv.Lumia ed altri.

L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, ha espresso il suo ringraziamento per l’accoglienza ricevuta dagli ex precari della Camera di commercio di Caltanissetta, sottolineando l’importanza del loro contributo e il forte legame con il territorio.

«Questa è una giornata che non dimenticherò. L’affetto e l’accoglienza ricevuti sono una testimonianza di stima e vicinanza da parte dei dipendenti e per questo voglio ringraziare tutti di cuore – ha dichiarato Tamajo – Il workshop rappresenta un passo fondamentale per la crescita economica regionale. La pianificazione strategica degli investimenti nelle aree industriali consentirà di attrarre nuove imprese, creare occupazione e garantire uno sviluppo sostenibile».

Nel corso dell’incontro, il commissario dell’Irsap Sicilia, Marcello Gualdani, ha evidenziato il ruolo sempre più centrale dell’ente nella governance regionale. «L’Irsap Sicilia è diventato un protagonista fondamentale nella gestione e nella riqualificazione delle aree industriali – ha detto Gualdani – favorendo la competitività delle imprese e promuovendo una programmazione strategica degli interventi attraverso una stretta collaborazione con le istituzioni regionali, gli enti locali e gli investitori privati».

Dopo la tappa di Caltanissetta, i prossimi incontri toccheranno le diverse province siciliane, con l’obiettivo di coinvolgere amministrazioni locali, imprenditori e stakeholder nella definizione di una strategia condivisa per lo sviluppo delle aree industriali della regione.

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Alla Rsa Caposoprano al via un progetto di Auser, Spi e Liceo Scientifico f

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Presso la RSA di Caposoprano si è svolto il primo incontro ricreativo con gli ospiti della casa di riposo del progetto “ Solidarietà intergenerazionale “ che Auser e lo Spi assieme agli studenti del Liceo scientifico hanno deciso di realizzare.
Il progetto persegue l’obiettivo di costruire sempre di più un rapporto intergenerazionale.


I ragazzi del liceo si sono esibiti in una performance di vecchie canzoni alcune scelte dagli ospiti coinvolgendo tutti e creando un clima festoso e partecipativo . Lo spettacolo è stato intervallato dal giuoco della tombola che i soci hanno realizzato suscitando tantissimo interesse e partecipazione . Si è usata una tombola speciale dove alla fine hanno vinto tutti .
Erano presenti tutti gli ospiti della casa di riposo assistiti da un qualificatissimo personale e soci Auser e Spi .

Dopo il saluto del responsabile Emanuele Scicolone che, oltre, a ringraziare gli ospiti pwe quanto hanno fatto nella loro vita si è soffermato sulla necessità di avere un welfare di qualità che sappia dare risposte alle molteplici esigenze degli anziani che sono e saranno sempre di più , in tal senso si sta rivendicando una legge sull’invecchiamento attivo che garantisca a tutti l’accesso ai servizi . Invecchiare attivamente significa essere : protagonisti, moltiplicare le relazioni tra generazioni, tra culture e sensibilità diverse

Infine rivolgendosi a tutti ha ricordato che “migliorare la nostra società dipende da noi e dalla nostra partecipazione individuale e collettiva. trasmettere alle nuove generazioni, che spesso sono disilluse , le nostre esperienze , ad avere fiducia e a non perdere la speranza che il cambiamento è possibile e dipende soprattutto da noi “

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Don Filippo Celona direttore spirituale della ProCivis gelese

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Oggi, la Pubblica Assistenza Procivis Odv Protezione Civile di Gela ha ufficialmente accolto Don Filippo Celona come nuovo direttore spirituale. La cerimonia di nomina si è svolta questa mattina presso gli uffici dell’associazione. Im Responsabile, Luca Cattuti, ha presentato con orgoglio il nuovo incarico a Don Filippo, sottolineando l’importanza del suo ruolo per la comunità.

La figura di Don Filippo non è nuova agli occhi dei gelesi: noto per il suo impegno sociale e la sua dedizione al volontariato, ha sempre dimostrato una straordinaria capacità di ascolto e di supporto per chi si trova in difficoltà. La sua nomina rappresenta un segno di continuità e di impegno verso coloro che, nelle situazioni più avverse, hanno bisogno di una guida morale e spirituale.

“È un onore per me assumere questo ruolo in un’associazione così preziosa per la nostra città- ha dichiarato Don Filippo durante l’incontro- spero di poter contribuire a creare un ambiente di sostegno reciproco e di crescita spirituale, affinché ogni volontario possa sentirsi parte di un grande progetto di amore e solidarietà”.

Gli applausi calorosi dei presenti hanno risuonato tra le pareti dell’ufficio, segnando l’inizio di un percorso che promette di arricchire l’esperienza di tutti i membri della Procivis. La sinergia tra la spiritualità e l’azione volontaria è fondamentale, e Don Filippo avrà il compito di orientare i cuori e le menti verso una missione condivisa di altruismo e servizio.

“Con questa nuova nomina, la Pubblica Assistenza Procivis continua a scrivere la propria storia, caratterizzata da dedizione, passione e un forte legame con la comunità. Siamo tutti pronti a seguirlo in questo viaggio, con la speranza di un futuro luminoso e inclusivo per la nostra amata Gela”- ha concluso Cattuti.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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