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La Madonna della Cura a Gela

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GELA – L’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri svela a Gela la sua ultima creazione, il dipinto intitolato ‘La Madonna della Cura’. Con quest’opera Scalisi Palminteri torna sul concetto di ‘Cura’, filone artistico e concettuale a lui caro, profonda metafora della necessità di prendersi cura del proprio territorio e testimonianza tangibile della necessità di un impegno costante dei cittadini e delle istituzioni nel preservare l’ambiente in cui vivono e la comunità.

“Arrivando a Gela e vedendo questo centro storico ho pensato alla mia città, al centro storico della mia città, Palermo – spiega Igor Scalisi Palminteri -, a quelle zone fatiscenti che hanno bisogno di cura. Noi che lavoriamo nelle periferie sentiamo questo forte legame con i territori in cui ci sono luoghi trascurati al di là di dove si trovino geograficamente, al centro della città o nelle zone periferiche. Il mio dipinto, ‘La Madonna della Cura’ tenta appunto di indicare una direzione, quella di prendersi cura dei luoghi e quindi delle persone che ci vivono”.

Il dipinto è stato realizzato nella città di Gela, che negli ultimi anni ha affrontato una complessa transizione dopo la chiusura della raffineria. Un evento che ha avuto un impatto significativo sulla comunità, sia in termini di occupazione che di salute ambientale. Il dipinto di Igor Scalisi Palminteri riflette l’importanza di affrontare e risolvere le sfide ambientali che Gela e altre comunità possono incontrare. La Madonna della Cura ritrae infatti una madre amorevole che si prende cura di un bambino, immagine tenera e potente al tempo stesso, richiamo diretto all’importanza di prendersi cura del territorio in cui viviamo: un messaggio universale di responsabilità collettiva.

“La città di Gela ha una cicatrice evidente, quella della raffineria, che finché era in funzione produceva lavoro ed economia ma al contempo malessere, malattia e morte. La sua chiusura ha cambiato la demografia del territorio, si è determinato lo svuotamento dello stesso. Si percepisce subito arrivando a Gela un vuoto. E io proprio in un vuoto architettonico lasciato da un palazzo crollato ho dipinto questa icona, ispirandomi alla Madonna dell’Alemanna icona bizantina di straordinaria manifattura custodita all’interno della chiesa madre di Gela. Ho liberamente interpretato una Madonna col bambino che diventa metafora di un territorio che ha bisogno di una madre che si prenda cura di lui, ma siamo noi la madre che deve prendersi cura di questa creatura, che fondamentalmente rappresenta noi stessi. Sul dipinto, in alto – spiega ancora Scalisi Palminteri – campeggia una scritta che dice ‘Speriamo sia amore’. Inizialmente pensavo di scrivere ‘Pensiamo sia sano’ pensando ai bambini che nascono in queste zone martoriate da industrie, fabbriche e raffinerie che producono morte. E invece ho optato per ‘Speriamo sia amore’ perché la cura è declinabile anche come amore. Questa cura, questo amore, è sicuramente un collante”.

L’opera d’arte ‘La Madonna della Cura’ è un’ode alla resilienza e all’impegno della comunità di Gela, che ha unito le forze per affrontare le sfide ambientali e lavorare per un futuro più sostenibile. È un richiamo alla responsabilità delle istituzioni e dei cittadini di preservare e proteggere il proprio ambiente, garantendo un futuro migliore per le generazioni a venire.

Igor Scalisi Palminteri ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria abilità nel catturare l’essenza di questioni importanti attraverso l’arte. ‘La Madonna della Cura’ è destinata a diventare un’icona simbolica di impegno ambientale e di cura per il proprio territorio: “La pittura è un pretesto che può nel gesto del dipingere creare comunità, farci sentire cittadini ancora più uniti di un territorio. Mi porto a casa questo: ancora una volta stiamo provando a innescare processi che producono cura”.

La realizzazione dell’opera rientra nella rassegna “UE Eventi urbani”, evento di cinque giorni organizzato dall’associazione Civico 111 di Gela, che punta alla sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del recupero dei centri storici attraverso l’arte: “Igor – afferma Roberto Collodoro, referente dell’associazione – ci onora con la sua presenza e professionalità. La sua è un’opera ricca di significato che tocca due punti nevralgici: il post-petrolchimico e la patrona Maria ss.Alemanna”.

“Apprezzo molto lo sforzo che sta facendo l’Associazione Civico 111 – afferma Igor Scalisi Palminteri -, ringrazio Roberto Collodoro che mi ha pensato e coinvolto in questa iniziativa che segna un punto importante per la città di Gela

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“Arance solidali”: iniziativa del Kiwanis a sostegno dell’associazione Orizzonte

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Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.

Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.

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Dieci ragazzi della Don Milani si distinguono alla LEGO Challenge col team ROBOFAN

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Palermo ha ospitato un evento che ha visto giovani menti sfidarsi con creatività e ingegno nella LEGO Challenge. Tra i protagonisti della competizione, spicca la squadra ROBOFAN dell’Istituto Don Lorenzo Milani, composta da 7 ragazze e 3 ragazzi, che ha saputo distinguersi per talento e determinazione

L’Istituto Don Lorenzo Milani si distingue alla LEGO Challenge grazie al team ROBOFAN. La squadra ha ottenuto il prestigioso Premio Motivazione, riconoscimento che ha premiato la loro creatività, il design tecnologico del robot e l’entusiasmo dimostrato durante la competizione.

Arianna, Krystel, Alicya, Gaia P., Gaia I, Marisol, Nicole, affiancate da Enea, Gabriel ed Edward, hanno affrontato la sfida con grande spirito di squadra e passione per la robotica. Guidati dai loro docenti, Manuel Zafarana e Giovanni Antinoro, e con il supporto del Dirigente Scolastico Linda Bentivegna, i giovani talenti hanno lavorato con impegno e dedizione, sviluppando un progetto innovativo ispirato alla tutela e conoscenza degli oceani e del mondo marino che ha catturato l’attenzione della giuria.

Il tema del progetto innovativo della LEGO Challenge per questa edizione è stato, infatti, l’ambiente marino. I ragazzi hanno creato un modello di fondale marino utilizzando mattoncini LEGO riciclati, realizzando con cura dettagliati habitat.

Attraverso questa ambientazione, hanno illustrato l’importanza della tutela degli ecosistemi marini e hanno descritto alcune delle specie di pesci iconici ed emblematici che popolano i fondali, come il pesce pagliaccio, la manta e il pesce lanterna. Questo aspetto ha aggiunto un forte valore educativo al progetto, sensibilizzando il pubblico sull’importanza della biodiversità marina e della sua conservazione.

Il robot ha conquistato la giuria per minuzia di particolari e funzionalità accessorie, poiché dotato di un sofisticato sistema di programmazione in grado di affrontare sfide complesse. La giuria si è complimentata con la squadra per l’originalità del progetto, sottolineando come l’integrazione tra tecnologia e tematiche ambientali, affrontate in modo scientifico, abbia reso il lavoro di ROBOFAN particolarmente innovativo e coinvolgente. Un premio che celebra la motivazione.

Uno dei momenti più attesi della giornata è stata la proclamazione dei vincitori. Il team ROBOFAN della Don Milani ha ricevuto il prestigioso Premio Motivazione, riconoscimento che ha premiato la loro capacità di pensare fuori dagli schemi, il design tecnologico del robot e l’entusiasmo dimostrato durante la competizione trasmettendo valori educativi alla comunità attraverso il progetto innovativo originale. ROBOFAN ha dimostrato che la robotica e la tecnologia non hanno genere.

La cospicua presenza di alunne nel team è stata un valore aggiunto che ha arricchito il lavoro con creatività, precisione e spirito di collaborazione. Questa esperienza è un esempio concreto di come le STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) siano un’opportunità aperta a tutti, contribuendo a superare stereotipi e a promuovere l’inclusione nel mondo dell’innovazione. L’avventura della LEGO Challenge non finisce qui.

Questo straordinario risultato è solo un punto di partenza per i giovani talenti dell’Istituto Don Milani, che già guardano alle prossime competizioni con rinnovata determinazione e voglia di migliorarsi. Un’esperienza che dimostra come la robotica e l’innovazione possano essere strumenti di crescita e formazione, preparando le nuove generazioni a un futuro ricco di opportunità e di competizioni sane dapoter affrontare in gruppo.

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Emozioni e allegria per i 34 anni dal Diploma degli studenti della VB dell’ITG “Majorana”

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Una piacevole rimpatriata, una festa emozionante per  i 34 anni  dal Diploma di Maturità della  VB   dell’allora Istituto tecnico per Geometri “Majorana”

Ex studenti di quella classe e i loro professori  hanno cenato insieme al ristorante Portico dei Normanni di Butera. Una serata di allegria  e di emozioni ricordando il 1991,l’anno in cui  hanno sostenuto l’Esame di Stato.

E  poi uno dopo l’altro sono affiorati  i ricordi degli anni di scuola con i momenti goliardici e quelli difficili. Ed ancora il rapporto con i loro professori che – hanno detto-  i compagni di classe  diventati adulti “ sono stati e rimangono  guida per la nostra vita ( non solo professionale) per averci trasmesso valori morali di altissimo livello”. Anche dai docenti sono arrivati attestati di stima ed affetto per gli ex studenti insieme a bei ricordi della VB.

“Siete davvero dei giovani di sani principi e noi siamo orgogliosi di voi”- ha evidenziato la prof. Scaglione.  La serata è stata conclusa con il taglio della torta e la foto di gruppo.

Vi hanno partecipato di presenza e in video chiamata i prof. Angela Scaglione, Concetta Libiano, Elio Damante, Gaetano Gerbino e Rocco Sbirziola egli   alunni Felice Di Bartolo (1971), Felice Di Bartolo (1972), Gaetano Riggio, Mario Adragna, Pietro Caltavituro, Nunzio Ferro, Filippo Giardina, Emanuele Zappulla, Crocifisso Castelletti, Liborio Puccio, Orazio Solarino, Rosario Calabrese, Fabio Ventura, Giulio Corsello, Giacomo Maniscalco, Flavio Manenti, Nicola Carvana, Massimiliano Cassarà, Giovanni Fargetta.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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