Una lode a Maria in ‘ coro’, in occasione della festa dell’ Incoronazione della Madonna.
“E’ stata una serata straordinaria dove emozioni, professionalità e amore per la musica hanno creato una magica atmosfera avvertita da tutti i presenti.” Esordisce così il Presidente del coro Perfetta Letizia, Giacomo Giurato, al termine della 1° edizione della rassegna corale dal titolo “Tante Voci una lode”.
Il mio GRAZIE ai cori che hanno accettato il nostro invito, al direttivo del Coro Perfetta Letizia, a tutti i coristi, ai direttori, ai pianisti accompagnatori, a Don Vincenzo Cultraro, Parroco della Chiesa Madre, ai club service Lions della città, Lions Club Host, Lions Club ATC, Lions Club del Golfo e Leo club e agli sponsor.
Non è la prima volta che l’Associazione Perfetta Letizia regala alla città di Gela eventi di altissimo livello. Basti ricordare la “NOTTE SACRA DEI CORI”, che ha visto la mobilitazione e la partecipazione diretta di almeno 5.000 persone in città. Diverse le formazioni corali di prestigio nel panorama polifonico regionale che hanno dato vita ad un concerto itinerante.
Ed ancora, “NOTE DA OSCAR”, omaggio a Ennio Morricone, con la formazione dei Chroma Ensemble alle Mura Timoleontee, l’evento più visto dell’estate gelese 2020.
La Rassegna corale “TANTE VOCI UNA LODE” ha richiamato tantissima gente che ha gremito la Chiesa Madre di Gela in ogni ordine di posto per ascoltare I cori invitati, Il Coro Polifonico G. Lo Nigro di Canicattì (AG) Dir. M° Carmelo Mantione – Pianista M° Simone Giardina, il Coro Magnificat di Barrafranca (EN) diretto dal M° Giuseppe Salamone – Pianista M° Emanuele Cravotta, il Coro Cantus Novo di Ragusa (RG) diretto dal M° Giovanni Giaquinta – Pianista M° Danilo Ferro, il Coro Polifonico Perfetta Letizia di Gela diretto dal M° Melissa Minardi – Pianista M° Nuccia Scerra.
il 19 settembre ricorre l’anniversario dell’Incoronazione della nostra Patrona, Maria SS. d’Alemanna che ebbe luogo a gela nel lontano 1954 alla presenza dell’Arciprete Gioacchino Federico, di diversi Vescovi Siciliani, del Vescovo Catarella e del Cardinale Micara su mandato dell’Ufficio apostolico Vaticano. Presente anche l’On.le Salvatore Aldisio. La Chiesa madre è stata opportunamente allestita e impreziosita grazie all’utilizzo di sorgenti luminose colorate che hanno reso ancora più accogliente la serata. Le due navate e l’altare sono state illuminate con i toni del viola. La rassegna è stata aperta dal Coro Magnificat di Barrafranca, giovanissima formazione diretta dal M° GIUSEPPE SALAMONE, al piano il M° Emanuele Cravotta che ha deliziato i presenti con 3 brani della tradizione mariana, SALVE DOLCE VERGINE – di Mons. Marco Frisina, NON TEMERE, DELL’AURORA TU SORGI PIU’ BELLA A seguire il Coro CANTUS NOVO di Ragusa diretto dal M° GIOVANNI GIAQUINTA al piano la M° FEDERICA CASCONE che ha intonato l’AVE MARIA di CACCINI, l’AVE MARIA di W. GOMEZ e il CANTATE DOMINUM del M° Giovanni Giaquinta. Una giovanissima formazione di fiati ha accompagnato il coro di ragusa : Flauto – Giorgio Tudisco, Clarinetto – Salvatore Licata, Clarinetto Basso – Emmolo Lorenzo, Sax contralto – Giovanni Corallo
CORO POLIFONICO GASPARE LO NIGRO di CANICATTI’ diretto dal M° CARMELO MANTIONE Pianista Simone Giardina, che ha proposto il GLORIA tratto dalla Missa di Haydn, l’AGNUS DEI tratto dalla stessa Missa di Haydn e l’AVE MARIA di Lo Nigro Ha chiuso il coro CORO POLIFONICO PERFETTA LETIZIA di GELA, diretto dal M° MELISSA MINARDI Pianista M° Nuccia Scerra con l’AVE VERUM di Karl Jenkins, CHRISTMAS LULLABY di John Rutter e il PACEM IN TERRIS di Mons. Marco Frisina un vero e proprio inno alla PACE. La serata è stata magistralmente condotta da Michela Italia, presentatrice siciliana, che non ha esitato ad accettare l’invito proposto dall’associazione perfetta letizia. Il programma prevedeva l’esibizione a cori riuniti di due brani, l’Ave Verum di Mozart eseguita dal Coro Magnificat di Barrafranca e dal Coro Cantus Novo di Ragusa , diretti dal M° Giovanni Giaquinta, mentre il M° Melissa Minardi ha diretto il Coro Perfetta Letizia e il Coro lo Nigro di Canicatti nell’esecuzione del Va pensiero tratto dal Nabucco di Verdi. Commovente ed emozionante il momento durante il quale tutti i coristi, anche quelli che nel frattempo si erano accomodati tra i banchi ad ascoltare il brano , si sono alzato e si sono uniti in un’unica voce a tutti gli altri coristi e a tutto il pubblico presente dando vita ad una formazione corale inedita composta dai coristi e da tutti i presenti. Alla fine, sono stati consegnati ai cori presenti, dei piatti in ceramica raffiguranti la nave greca di Gela, che sta richiamando in città tantissimi turisti. “Stiamo lavorando ad un grande evento musicale che non è mai stato organizzato in città – conclude Mario Turco – Vice presidente del Coro perfetta Letizia ed instabile organizzatore degli eventi del coro. E’ arrivato il momento che la qualità degli eventi proposti venga riconosciuta e la rassegna di ieri sera insieme all’evento del teatro eschilo della scorsa settimana, “Artisti riuniti “, hanno dimostrato che è possibile portare in città eventi di alto livello professionale
Si avvicina il mese di maggio e le parrocchie rendono omaggio a Maria, cui tradizionalmente, il mese è dedicato.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria
Stasera alle 21, al Santuario Maria Ss dell’Alemanna, sotto la guida di Don Rosario Sciacca, cominciano le celebrazioni.
Ecco il calendario degli eventi liturgici:
L’indicazione di maggio come mese di Maria lo dobbiamo però a un padre gesuita: Annibale Dionisi. Un religioso di estrazione nobile, nato a Verona nel 1679 e morto nel 1754 dopo una vita, a detta dei confratelli, contrassegnata dalla pazienza, dalla povertà, dalla dolcezza. Nel 1725 Dionisi pubblica a Parma con lo pseudonimo di Mariano Partenio Il mese di Maria o sia il mese di maggio consacrato a Maria con l’esercizio di vari fiori di virtù proposti a’ veri devoti di lei. Tra le novità del testo l’invito a vivere, a praticare la devozione mariana nei luoghi quotidiani, nell’ordinario, non necessariamente in chiesa «per santificare quel luogo e regolare le nostre azioni come fatte sotto gli occhi purissimi della Santissima Vergine».In ogni caso lo schema da seguire, possiamo definirlo così, è semplice: preghiera (preferibilmente il Rosario) davanti all’immagine della Vergine, considerazione vale a dire meditazione sui misteri eterni, fioretto o ossequio, giaculatoria. Negli stessi anni, per lo sviluppo della devozione mariana sono importanti anche le testimonianze dell’altro gesuita padre Alfonso Muzzarelli che nel 1785 pubblica Il mese di Maria o sia di Maggio e di don Giuseppe Peligni.
Nel 1945 Pio XII ha avvalorato l’idea di maggio come mese mariano dopo aver stabilito la festa di Maria Regina il 31 maggio. Dopo il Concilio Vaticano II questa festa è stata spostata al 22 agosto, mentre il 31 maggio si celebra la festa della Visitazione di Maria. L’invito a non trascurare la recita del Rosario soprattutto nel mese di maggio viene da lontano.Nell’Enciclica Ingruentium malorum del 1951, Pio XII scriveva: «È soprattutto in seno alla famiglia che Noi desideriamo che la consuetudine del santo Rosario sia ovunque diffusa, religiosamente custodita e sempre più sviluppata. Invano, infatti, si cercherà di portare rimedio alle sorti vacillanti della vita civile, se la società domestica, principio e fondamento dell’umano consorzio, non sarà ricondotta alle norme dell’Evangelo. Per ottenere un compito così arduo, Noi affermiamo che la recita del santo Rosario in famiglia è un mezzo quanto mai efficace».Anche il Magistero incoraggia questa devozione nata dal popolo. Nell’enciclica Mense Maio datata 29 aprile 1965, Paolo VI indica maggio come «il mese in cui, nei templi e fra le pareti domestiche, più fervido e più affettuoso dal cuore dei cristiani sale a Maria l’omaggio della loro preghiera e della loro venerazione. Ed è anche il mese nel quale più larghi e abbondanti dal suo trono affluiscono a noi i doni della divina misericordia».Nessun fraintendimento però sul ruolo della Vergine nell’economia della salvezza, «giacché Maria – scrive ancora papa Montini – è pur sempre strada che conduce a Cristo. Ogni incontro con lei non può non risolversi in un incontro con Cristo stesso». Anche papa Montini attribuiva una straordinaria importanza al Rosario recitato in famiglia: «Non v’è dubbio – scriveva – che la Corona della Beata Vergine Maria sia da ritenere come una delle più eccellenti ed efficaci ‘preghiere in comune’ che la famiglia cristiana è invitata a recitare. Noi amiamo, infatti, pensare e vivamente auspichiamo che, quando l’incontro familiare diventa tempo di preghiera, il Rosario ne sia l’espressione più gradita.
Un gesto semplice che parla d’affetto, collaborazione,inclusione: è un’iniziativa dedicata alle mamme in occasione della loro festa domenica 13 maggio.
L’Aias Ets ha organizzato la manifestazione “Con le mani, con il cuore”, un momento do coccole per le mamme a cura della maje up artist Deianira Dammaggio, la fotografa Maria Sciacca e i ragazzi del seminterrato.
Appuntamento il 13 maggio all’Aias dalle 9.30 alle 11 30 con le coccole alle mamme e un dolce break
Le classi della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo “Romagnoli-Solito” in visita nei luoghi della street art del progetto “Ué – Eventi Urbani”, tra via Morello e via Pisa. Un momento di gioia, colore ed entusiasmo per i bimbi che hanno anche realizzato un’attività artistica all’insegna della creatività.
La scuola guidata dal dirigente Gianfranco Mancuso ha dunque promosso un’iniziativa di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio, che ha avuto come protagonisti i piccoli alunni. Presenti e attente le maestre che hanno accompagnato e seguito i loro allievi: ad ideare l’iniziativa è stata l’insegnante Filippa Ciaramella.
«Felicissimi di aver mostrato ai bambini il “volto” e le opere di “Ué – Eventi urbani”, la loro gioia è contagiosa e anche per loro siamo all’opera nella rigenerazione culturale del centro storico», ha detto Roberto Collodoro direttore artistico di “Ué”.