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La Lega punta l’indice sul sindaco e la falsa crisi politica

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Crisi politica? Per la Lega non c’è stata mai una crisi politica. Tutto è avvenuto per distogliere l’attenzione dalle inefficienze dell’amministrazione, con in testa il sindaco. Lo sostiene il commissario cittadino della Lega Emanuele Alabiso che invita il sindaco, se vuole bene veramente alla città, a dimettersi. “

“A distanza  di quasi un mese- sottolinea Alabiso-  ecco la vecchia giunta che vorrebbe essere presentata per nuova, cosi come quel progetto civico, mai esistito, camuffato dai partiti che lo hanno sostenuto.Non vogliamo soffermarci sulla mortificazione e la dignità delle persone da nominare , levate, messe, rilevate e rimesse per ogni giorno da quasi un mese. La più brutta pagina politica degli ultimi tre anni, un sindaco tirato da questa e da quella parte, che non ha saputo prendere alcuna decisione e cedere alle minacce, politiche, di tutti i suoi. Azzeramento, nel vocabolario italiano, ha un altro significato, la città si sarebbe aspettata un cambio di passo per il fine mandato, invece ecco messa in scena una farsa napoletana , che prende in giro una città che ha bloccato settori, dirigenti e lavori per un mese senza alcun motivo”.

La proposta della Lega è: “Se veramente tiene alla città si dimetta e liberi tutti da questo clima di ingovernabilità che ha instaurato da quando ha messo la fascia tricolore”

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Cronaca

Mancata precedenza e scatta l’inseguimento per speronarli, paura per due fidanzati

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Volanti della Polizia sono intervenute a Gela a seguito della segnalazione di una giovane donna che, mentre si trovava a bordo di un’auto con il fidanzato, segnalava due autovetture e un motociclo che tentavano di inseguirli per speronarli. In particolare, giungeva una richiesta di aiuto al numero di emergenza, da parte della ragazza la quale riferiva all’agente della sala operativa del Commissariato di essere inseguita da più auto e un motociclo. La zona indicata era la periferia nord della città e, immediatamente, le pattuglie si recavano nelle vie indicate all’operatore di Polizia e lì intercettavano i veicoli coinvolti.

Le fasi concitate dell’inseguimento duravano oltre cinque minuti, come veniva ricostruito anche dalla visione di un video che la ragazza registrava durante i concitati momenti. In base alla ricostruzione dei fatti, tutto sembrava aver avuto inizio a causa di una mancata precedenza su strada per cui, uno degli indagati, “offeso dal gesto” si dava all’inseguimento dell’auto della vittima, tentando più volte di bloccargli la strada; ad un certo punto riusciva nell’intento e il giovane alla guida della vettura che inseguiva scendeva dall’auto e si avvicinava minaccioso alla vittima, la quale però, riusciva, con una manovra repentina, a darsi ancora una volta alla fuga. In seguito, sia le due auto sia il motorino che si erano messi alla “caccia” dell’auto della vittima, tentavano ancora più volte di chiudere, come in una morsa, i due giovani e si susseguivano diversi tentativi di bloccare la coppia di fidanzati; più volte, infatti, durante le fasi dell’inseguimento, almeno sei da quanto si vede nel video, riuscivano a tamponare l’auto per costringerla a fermarsi, ma ogni volta la vittima riusciva a trovare una via di fuga. L’inseguimento veniva interrotto solamente grazie all’intervento della pattuglia della Polizia che intercettava i richiedenti, i quali finalmente, sentendosi al sicuro, arrestavano la loro corsa. Contemporaneamente, l’altra volante riusciva a fermare e identificare alcuni degli inseguitori. In particolar modo quelli a bordo di una delle due auto; dalla visione del video poi si riuscivano ad individuare altri tre dei partecipanti all’inseguimento, i conducenti delle due autovetture e del motociclo, per un totale di sette persone. Gli accertamenti successivi permettevano di identificare i tre conducenti, tutti del 2003, alcuni dei quali gravati da precedenti penali, che sono stati denunciati per violenza privata aggravata dalla partecipazione di più di cinque persone.

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Elezioni provinciali:scrutinio- caos

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A rischio di annullamento le elezioni provinciali di secondo livello. Sono emerse criticità durante lo scrutinio.

Le notizie che rimbalzano riguardano confusione tra schede di Comuni di fascia diversa e la presenza di qualche scheda in più.Sono in corso verifiche.

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Elezioni provinciali:urne chiuse,in 14 non si sono presentati

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È calato il sipario sulle elezioni di secondo livello per la guida dell’ex Provincia di Caltanissetta. Domani l’ente sarà guidato da uno dei tre candidati alla carica di presidente: il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano e il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.Quest’ultimo in caso di elezione resterà in carica un anno e mezzo e si dimetterà dalla presidenza dell’Ati idrico.

Altissima la percentuale di votanti: su 314 aventi diritto non sono andati a votare in 14. Di questi si sa finora che 2 sono di San Caltaldo e 1 di Butera.In 300 hanno determinato la guida della provincia che ritorna ad essere politica dopo oltre 10 anni.

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