Ci mancava pure la guerra sull’uso dei social. È scoppiata dopo una nota firmata dal sindaco e dall’assessore Liardi in cui si stigmatizza il fatto che la responsabile del servizio di raccolta dei rifiuti nei Comuni della SRR Grazia Cosentino userebbe i social in modo non etico e perciò merita una sanzione disciplinare.
La risposta dell’amministratore unico della Impianti Giovanna Picone non si è fatta attendere. Amareggiata per l’accaduto l’ing.Picone dichiara che “non ha mai consentito, in piena sintonia con l’Organismo di Vigilanza e con il C.d.A. della SRR, ai propri dipendenti di strumentalizzare il ruolo istituzionale che ricoprono per finalità politiche”.
” L’Ing.Grazia Cosentino viene accusata apertamente, ma io direi ingiustamente, sulla stampa e in una nota inviata alla Impianti da parte del Sindaco di Gela, Lucio Greco, di uso improprio dei social e di mancanza di rispetto nei confronti dell’amministrazione comunale e del suo primo cittadino. Io ha dato immediato riscontro alla predetta nota del Sindaco Greco, sottolineando di non avere ravvisato alcun elemento di riprovevole condotta da parte dell’ing Cosentino, che utilizza la pagina social personale o quella istituzionale per comunicazioni inerente il servizio o per immagini che servono a sensibilizzare il corretto smaltimento da parte dei cittadini”.- dice l’ing.Picone. L’intervista riportata oggi dal quotidiano la Sicilia reca una esortazione del Primo cittadino neo confronti della Cosentino che recita …”si occupi dei comuni dove non si vota”… dichiarazione che, a mio avviso, sconfessa i motivi del richiamo della nota inviata dallo stesso e dall’Assessore Liardi, in quanto fa trasparire che il vero motivo della sua censura. Forse l’eventuale disponibilità della Cosentino a candidarsi e le migliaia di like che ricevono i suoi post disturbano il sindaco di Gela perché denotano un consenso unanime sul lavoro che sta svolgendo con grande professionalità, e approfitto di questo strumento mediatico per ringraziarla, e per l’impegno che mostra giornalmente su tutti i comuni dell’Ambito. Esorterei, dunque, il sindaco di Gela con le sue note di lamentela, richiami, penali ad evitare di usare l’immagine della società e del suo management per vendicare il suo malumore politico e lasciare alla mia discrezionalità e a quella del Cda della Srr la Facoltà di gestire il nostro personale che ha sempre avuto comportamenti di grande etica professionale”.