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La GdF celebra il Patrono San Matteo

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Caltanissetta – Presso la parrocchia San Pietro di Caltanissetta, si è svolta la celebrazione della festività di San Matteo,
Apostolo ed Evangelista, proclamato Patrono del Corpo della Guardia di Finanza il 10 aprile 1934 da Papa Pio XI, la cui ricorrenza ricade il 21 settembre.


La funzione religiosa, officiata dal Parroco Don Rino Dello Spedale Alongi, ha visto la partecipazione, oltre ad una rappresentanza di militari del Comando Provinciale e dei Reparti dipendenti anche dei soci delle
Sezioni di Caltanissetta e Gela dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.


Il parroco ha voluto evidenziare l’importanza dell’odierna ricorrenza che coincide con il 90° anniversario di patrocinio di San Matteo per la Guardia di Finanza, augurando alle fiamme gialle nissene di condurre il proprio
servizio interpretandolo come la fiamma che illumina l’oscurità nelle tenebre.


Nel breve intervento conclusivo, il Comandante Provinciale, dopo aver ricordato che la festa del Santo Patrono
coincide anche con la “Giornata della Memoria” in ricordo di tutte le vittime del dovere, della criminalità, del
terrorismo e del servizio della Guardia di Finanza, ha ringraziato don Rino per l’accoglienza delle fiamme gialle
nella comunità parrocchiale, tutti i finanzieri in servizio e in congedo per il quotidiano impegno profuso nelle innumerevoli attività operative, sottolineando la centralità dell’azione del Corpo quale presidio di legalità
economico-finanziarie.

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Attualità

Strade dissestate e scavi non ripristinati, tolleranza zero dell’Amministrazione: prime sanzioni

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Per il sindaco Di Stefano il problema delle strade dissestate è da ascrivere alle aziende. E’ è giro di vite contro le aziende che non ripristinano lo stato dei luoghi dopo la chiusura dei cantieri di lavoro. Ieri mattina il Sindaco Terenziano Di Stefano, insieme ad una squadra formata da una pattuglia dei vigili urbani e responsabili del settore Lavori pubblici, ha effettuato un lungo sopralluogo in diverse zone della città dove sono state segnalate buche, strade dissestate, tombini divelti e cantieri aperti, spesso delimitati da nastri di sicurezza che permangono per mesi.

Inaccettabile anche il deposito di inerti o altro materiale di scarto di lavori conseguenti al bonus 110, sisma bonus o similari lasciati sul ciglio della strada o sui merciapiedi.

I tecnici del settore Lavori pubblici individueranno le ditte terze o le società committenti responsabili dei lavori non eseguiti a regola d’arte, che creano disagi al transito stradale e pericolo ai pedoni, oltre che un danno economico indiretto al Comune nel caso di incidenti.

Una volta individuata la società in questione partiranno le diffide a provvedere, mentre le sanzioni,  in caso di mancato adempimento del ripristino dei luoghi dopo gli interventi di scavo o riparazione, saranno comminate dal comando di polizia municipale, che ieri ha redatto i primi verbali. “Non possiamo più consentire alle ditte incaricate di lasciare scavi o manto stradale dissestato – dice il Sindaco Terenziano Di Stefano  –  I lavori vanno eseguiti a regola d’arte, altrimenti scatteranno le sanzioni”.    

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Gran Sicilia: “Il problema acqua lo affrontiamo noi”!

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Il gruppo politico Gran Sicilia, sezione “Giuseppe Corrao” Gela si intesta la battaglia sull’acqua. Lo hanno fatto in tanti, in verità, ma sembra una lotta contro i mulini a vento. Ma Scicolone punta l’indice e afferma che la mancanza d’acqua non è causata da fattori
climatici, ma da inadempimenti politici e contrattuali. Certo non riuscire a ‘dominare’ le società di gestione è davvero una iattura, se si pensa che il contratto trentennale viene disatteso sistematicamente e le cifre che i cittadini pagano sono esorbitanti, senza avere forniture adeguate.

Sono stati anni di incontri, comunicati stampa, proclami, interviste ai cittadini, perdite idriche per le strade. Ma nessuna soluzione a fronte di bollette sempre più pesanti e acqua col contagocce mentre sul contratto è contemplata la fornitura di acqua potabile 24 ore sul 24.

E poi il servizio di autobotti sempre attivo, con la relativa indagine della Guardia di Finanza.

E ancora la denuncia di Legambiente: l’acqua o c’è in natura o non c’è. E qui arriva il sospetto di Legambiente riportato da Il fatto quotidiano.

“Se non c’è acqua , i signori delle autobotti dove la prendono?” si chiede Beppe Amato, responsabile risorse idriche per Legambiente.

“Il problema acqua lo affrontiamo noi. – dice il segretario politico Paolo Scicolone . Con numeri e documenti. Con colpe e colpevoli.
Il malaffare che ruota attorno all’argomento va analizzato nei dettagli, e coinvolge privati ed
enti pubblici.
Tariffe illecite, disservizi, spreco fondi pubblici, mancanza di trasparenza, mancate
depurazioni, complicità politiche. Perchè la mancanza d’acqua non è causata da fattori
climatici, ma da inadempimenti politici e contrattuali.
Entriamo nel cuore del problema perché solo con la conoscenza si supera l’ostacolo. E per
noi di Gran Sicilia superare l’ostacolo vuol dire liberarci di Caltaqua ma anche di Siciliacque.
Enti già sottoposti a processi e condannati, ma non puniti.
Interverranno il dott. Salvatore Licari, uno dei massimi esperti in Sicilia del problema, Paolo
Scicolone, segretario politico del movimento Gran Sicilia, Filippo Franzone, assessore con
delega alla crisi idrica del comune di Gela.
Ci vediamo Venerdì, 27 settembre, ore 11 a Gela, in Corso vittorio Emanuele 74. L’incontro
è aperto a tutti”.

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Delia come un grande villaggio medievale

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Delia – Per rappresentare la sua matrice medievale non una semplice sfilata, Delia si è trasformata in un grande villaggio medievale in occasione del grande festival “Delia Medievale”, promosso dall’Associazione Folklore Petiliano con il sostegno del Sindaco Bancheri, dell’assessore al ramo Deborah Lo Porto e dell’intera Amministrazione che ha sposato in pieno il progetto e con il contributo di numerose figure professionali di cui dispone.

«Quella di quest’anno è stata una partenza straordinaria che ha riscosso un successo inaspettato, dovuto senza alcun dubbio all’entusiasmo e alla passione dei membri dell’Associazione promotrice e dei numerosissimi ragazzi volontari che hanno sposato l’iniziativa in toto, ma anche alla professionalità con la quale sono stati curati i minimi dettagli che hanno fatto la differenza, portando in scena uno spettacolo mai visto. Sono orgogliosa di questi ragazzi rari e preziosi.

Sono sicura che questo gruppo rimarrà compatto e affiatato perché ha ancora tanto da dare alla nostra comunità. Sono già a conoscenza di numerose sorprese in serbo per chiunque vorrà fare un salto a Delia in vari momenti dell’anno. Sono orgogliosa del mio paese che ha dimostrato la capacità di declinarsi in innumerevoli situazioni, diventando sempre nuovo, sempre pronto a stupire a dare sempre qualcosa di buono» – così l’Assessore alla Cultura Deborah Lo Porto, entusiasta e lusingata dal successo riscontrato.

Sabato 21, l’intero paese ha risuonato al battito dei tamburi e delle trombe dei vari gruppi medievali che hanno sfilato per le vie centrali del paese, alternandosi con il saldo gruppo deliano dei Giocolieri di stendardi e tamburi. Sfilata conclusasi con i tanto attesi giochi medievali. Domenica 22, straordinario successo per il Villaggio Medievale e per il Musical dai Vespri Siciliani: “La Bella Castellana” su copione di Lillo Montebello e musiche di Totó Montebello che hanno trovato nuova vita grazie agli arrangiamenti del Maestro Pierangelo Carvello, orgoglio deliano, con la regia del Maestro Michele Carvello e coreografie di Lucrezia Candura.

Il Sindaco Bancheri, il quale non ha potuto frenare l’entusiasmo, mostrando numerosi momenti delle giornate tramite post e storie sui social: «Una chiusura da pelle d’oca alla nostra estate 2024. Un successo e un’emozione inspiegabili per eventi che hanno visto a Delia migliaia di persone provenienti da qualsiasi parte della Sicilia, disposte a fare anche due/tre ore di macchina pur di essere presenti agli eventi organizzati a Delia. In occasione di questo grande festival promosso e organizzato dall’Associazione Folklore Petiliano, il nostro bellissimo Castello si è trasformato, o meglio, è tornato alle origini, offrendosi quale panorama perfetto del Villaggio Medievale messo sù dalle numerose realtà confluite nel nostro paese per l’organizzazione della manifestazione». E ancora, il Sindaco Bancheri ci tiene a chiarire alcune cose a proposito del sito tramite un post facebook: «L’Amministrazione Bancheri ha già realizzato opere per 200 mila euro ed altre per ulteriori 90 mila euro vedranno a breve la luce». È già trapelata la notizia che è volontà dell’Amministrazione, dell’Associazione Folklore Petiliano e di tutta la crew che ha dato vita all’ambizioso progetto, dare continuità al Festival, rendendolo un appuntamento annuale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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