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Cronaca

La fine delle trasmissioni televisive locali potrebbe essere vicina. La REA non ci sta!

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Una mannaia sta per abbattersi sulla informazione della rete periferica. Il coordinatore regionale della Rea Sicilia, Gaetano Casciana, esprime in una nota tutto il disappunto dell’organismo che rappresenta:

“Sembra essere passato un secolo da quel 1972 quando l’imprenditore  Giuseppe Sacchi creò TeleBiella ricorrendo alla trasmissione via etere. Da quel giorno il pluralismo dell’informazione ha ‘rubato la scena’ alla televisione di Stato, unica voce dalle prime trasmissioni via etere dal 1954. Adesso si torna indietro con un colpo di spugna e si rischia di tagliare il 65% delle televisioni private che hanno dato voce alle realtà locali permettendo ai cittadini di entrare nei meandri delle stanze dei bottoni e nell’ambiente circostante.  Il 5G potrebbe decretare la fine della democrazia della comunicazione dal basso. E’ nato come sistema di ultima generazione e  supportare la transizione del sistema radiotelevisivo verso la nuova tecnologia DVBT-2, il governo è pronto a spegnere la maggior parte delle emittenti televisive locali italiane, esponendo al rischio della  informazione pluralista ed il posto di lavoro  migliaia di operatori della comunicazione, giornalisti e tecnici.

Il legislatore ha disposto il taglio delle frequenze assegnate con un piano di “rottamazione” dei canali TV e, nel contempo un nuovo bando che scade il 21 settembre 2021. 

Con questa nuova redistribuzione dei canali, il 65% delle emittenti televisive locali, se non troverà spazio sui mux gestiti dai nuovi operatori di rete, dovrà rinunciare alle attività editoriali con grave danno per i dipendenti, l’economia e la comunicazione democratica. Una decisione che sa di stretta politica se si considerano le scelte governative con contributi per dare spazio a spot mirati in tempo di covid. 

“il nostro pubblico da 49 anni –  dice il Coordinatore Regionale REA Sicilia , RADIOTELEVISIONI EUROPEE ASSOCIATE di Gela , Gaetano Casciana – è abituato a seguire i fatti attraverso le emittenti televisive che, nel tempo, si sono susseguite partecipando attivamente alla vita politica e sociale. Il nostro panorama mass-mediatico ha prodotto personaggi e occasioni di lavoro. Di fronte a questo sommovimento che ci riporta indietro di mezzo secolo non posso che dissentire e sentirmi vicino agli imprenditori delle TV locali di tutta la Sicilia che, a costo di grandi sforzi, hanno offerto un servizio gratuito per i fruitori che, non può essere azzerato fra qualche mese non un taglio netto. Il nostro sindacato Rea Radio-televisioni Europee Associate  ha già espresso il proprio dissenso nel corso del convegno di Bari e assicuriamo il nostro appoggio incondizionato nella speranza di ottenere nuove condizioni di inserimento nelle rete di trasmissioni per chi ha lavorato per decenni nel campo dell’informazione messo oggi a dura prova da restrizioni inaspettate”.

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Cronaca

Mi chiamano Mimì”, domani al teatro Eschilo

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“Mi chiamano Mimì” è la rappresentazione teatrale promossa dal Comune di Gela, Assessorato alla Cultura e Istruzione, Assessorato ai Servizi sociali e Pari opportunità e dai club service cittadini.

Il recital, prodotto dall’associazione Casamatta, vedrà sul palco Alida Di Raimondo, Alessia Gurrieri, Massimo Leggio, Francesca Morselli. L’adattamento e la regia sono di Massimo Leggio.

L’evento, in programma giovedì 28 novembre alle ore 21,00, si inserisce nell’ambito delle iniziative organizzate dal Comune in occasione della settimana dedicata alla lotta contro la violenza nei riguardi delle donne

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Cronaca

Litiga, poi prende pistola e spara contro la saracinesca della vittima. Arrestato diciassettenne gelese

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Un ragazzo di 17 anni, è stato arrestato dai carabinieridel Reparto Territoriale di Gela che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, su richiesta della Procura. Il giovane è ritenuto responsabile di porto e detenzione illegale di armi e munizioniIl provvedimento scaturisce da un episodio verificatosi a Gela la sera del 17 novembre scorso, quando il minore, a seguito di una lite per futili motivi con un altro soggetto, si sarebbe armato di pistola e in sella ad uno scooter – poi risultato rubato a Gela un anno fa – avrebbe esploso sei colpi di arma da fuoco cal 7.65 contro la saracinesca e il garage della vittima, con chiare finalità intimidatorie.Le immediate indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di ricostruire in breve tempo la dinamica dei fatti, grazie alle testimonianze raccolte e all’analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Gli elementi emersi hanno delineato un solido quadro indiziario a carico del giovane. Nel corso di una perquisizione operata a carico del minore è stato rinvenuto nella sua disponibilità lo scooter verosimilmente utilizzato per compiere il gesto e alcune munizioni dello stesso calibro occultate nella tasca del giubbotto.Il minore, indagato anche per minaccia aggravata e ricettazione, è stato condotto presso l’Istituto Penale per Minorenni di Caltanissetta, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Incendio: la polizia locale accerta il dolo ed individua il responsabile

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Modica – La polizia municipale e’ intervenuta in Via Fiumara, alle spalle del depuratore comunale, per un incendio nei pressi di una struttura abbandonata, presumibilmente il vecchio impianto municipale.

La pattuglia, nel corso del sopralluogo, unitamente ai vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme, ha riscontrato la presenza di cumuli di rifiuti speciali di vario genere. L’incendio rischiava di estendersi anche alla vallata della Modica – Fiumelato – Scicli, in particolare all’area demaniale. Le fiamme avevano interessato, nello specifico, la carcassa di un’autovettura, un fusto metallico, sedie e tavoli di plastica, porte di legno, alcune complete di vetri, materiale ferroso, tre recipienti in cemento-amianto e un contenitore per rifiuti di plastica.

La zona era stata avvolta da una coltre di fumo nero visibile anche dal centro città. Nel proseguimento delle indagini si è risalito all’autore, un 41enne residente a Scicli.

L’uomo è stato denunciaro alla Procura della Repubblica di Ragusa per abbandono incontrollato di rifiuti al suolo e combustione illecita.

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