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La Femca Cisl vigilerà sull’attuazione di tutto il progetto di Enimed sui pozzi di gas

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“A 10 anni dalla firma del protocollo d’intesa per l’area di Gela, vediamo realizzata un’altra parte importante del piano condiviso con ENI. Siamo soddisfatti per la messa in marcia da parte di Enimed del giacimento Argo Cassiopea, che riveste un’importanza strategica per il territorio, dal punto di vista economico, ambientale e sociale”. Questo il commento di Carmelo Tandurella, Segretario Generale Femca Cisl di Gela, alla notizia dell’avvio della produzione, nel giacimento considerato il più importante progetto di sviluppo a gas sul territorio italiano.

“La linea sottomarina – spiega il sindacalista – trasporta il gas, proveniente da uno dei quattro pozzi del Canale di Sicilia, fino all’impianto di Gela. Tutta l’attività di trattamento, prima dell’immissione nella rete nazionale, rappresenta un’opportunità di rilancio occupazionale per la città di Gela e l’intera area circostante. Il progetto ha già creato nuovi posti di lavoro, sia diretti che nell’indotto, in un contesto che ha subìto pesantemente la crisi industriale degli ultimi decenni. Con questa operazione, il settore energetico interviene sulla diversificazione economica di un’area storicamente legata all’industria petrolchimica. L’utilizzo del gas come fonte energetica contribuisce inoltre a soddisfare il fabbisogno italiano ed è un passo avanti verso la transizione ambientale. Il progetto è all’avanguardia in termini di sostenibilità e rispetta standard rigorosi volti a minimizzare l’impatto sull’ecosistema marino e terrestre. L’operazione potrà inoltre stimolare ulteriori investimenti nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, rafforzando la resilienza del territorio di Gela rispetto alle sfide future”.

“Siamo tuttavia consapevoli – conclude il Segretario Nazionale Femca Cisl Comparto Energia, Sebastiano Tripoli – che l’avvio del giacimento riguarda solo una parte dell’intero parco pozzi nel Canale di Sicilia. L’auspicio della Femca Cisl è quindi che in tempi brevi si possa arrivare alla messa a regime dei tutti i siti estrattivi. Non vorremmo che questa partenza sia stata solo il taglio del nastro di un’opera ancora incompiuta. Come sindacato continueremo a incalzare Eni affinché la completa messa a regime di Argo Cassiopea possa compiersi in tempi stretti”.

Le riserve di Argo Cassiopea sono stimate in circa 10 miliardi di metri cubi di gas e la produzione annuale di picco si attesterà su 1,5 miliardi.

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L’on.Totò Scuvera: “è importante via libera ai dissalatori”

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Via Libera all’installazione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani: soddisfazione viene espressa dall’on Totò Scuvera.

“La collaborazione tra il governo Nazionale e Regionale, con la scelta di affidare pieni poteri al commissario straordinario nazionale per interventi urgenti connesi al fenomeno della scarsità idrica, snellisce i processi burocratici, consentendo di avviare più rapidamente la costruzione dei tre dissalatori previsti, i quali dovrebbero entrare in funzione entro la prossima

stagione” – dice il deputato di FdI
“Questi impianti avranno il compito di trasformare l’acqua marina in acqua potabile, un aiuto fondamentale per fronteggiare la scarsità idrica che affligge molte aree dell’isola.La misura si inserisce in una serie di azioni che il governo Meloni ed il Governo Regionale sta implementando per sostenere la Sicilia di fronte alle sfide ambientali e infrastrutturali”- conclude.

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Dissalatori,tempi dimezzati con i poteri in deroga

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«La riattivazione in Sicilia dei tre dissalatori potrà avvenire in tempi compatibili con l’emergenza idrica che sta coinvolgendo l’Isola. E questo grazie alla mia richiesta di poteri in deroga ribadita oggi durante la riunione della Cabina nazionale di regia per la crisi idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini». Lo afferma il presidente della Regione, Renato Schifani, al termine dell’incontro al quale hanno partecipato anche il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, il viceministro all’Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo, il sottosegretario al Dipe Alessandro Morelli e il commissario straordinario per l’emergenza idrica nazionale, Nicola Dell’Acqua.

«Sono contento – continua soddisfatto il presidente Schifani – che sia stata accolta la mia proposta, grazie alla quale avverrà il dimezzamento dei tempi di costruzione. Pur avendo già reperito le risorse finanziarie necessarie, 90 milioni nell’Accordo di coesione e 10 di fondi regionali con i quali faremo anche un dissalatore temporaneo a Porto Empedocle  – continua –  c’era il rischio, infatti, di non potere realizzare gli impianti entro la prossima stagione a causa dei lunghi tempi richiesti dalle procedure ordinarie. In uno spirito di massima collaborazione istituzionale e nell’esclusivo interesse della popolazione, pertanto, ho suggerito che ad occuparsene sia il commissario Dell’Acqua, al quale la legge aveva assegnato pieni poteri di deroga e non limitati come quelli concessi a me da una semplice ordinanza del capo del dipartimento nazionale di Protezione civile. Voglio ringraziare il governo nazionale per l’attenzione dedicata al tema dell’emergenza idrica in Sicilia e per le risorse stanziate per adeguare, finalmente, la rete idrica siciliana. Opere fondamentali per il prossimo futuro, visto che a seguito dei cambiamenti climatici ormai irreversibili saremo costretti a fare sempre più spesso i conti con lunghi periodi di siccità».

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Convalidato arresto di Tinnirello. Prima del matricidio, aveva assunto cocaina

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Il Gip del tribunale di Gela, ha convalidato l’arresto di Filippo Tinnirello, 43 anni, ed ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere, così come chiesto dalla Procura diretta da Salvatore Vella. Dai primi risultati dell’autopsia, intanto, emerge che l’uomo avrebbe colpito violentemente la madre Francesca Ferrigno alla testa causandole un trauma cranico, prima di finirla con un taglio alla gola, mentre lei era ormai probabilmente priva di sensi. Dinanzi al Gip l’indagato ha confessato di aver ucciso la madre “d’impeto”, dopo l’ennesimo litigio in casa, aggiungendo che la mattina aveva assunto cocaina.

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