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La devozione di San Giuseppe

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È definito come uomo giusto. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870.

San Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente riconosciuti come la Sacra Famiglia.

La vicenda di Maria e Giuseppe ha inizio nei Vangeli con l’episodio dell’Annunciazione : «Nel sesto mese l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe, la vergine si chiamava Maria».

Giuseppe è presentato come il discendente di Davide, sposo della Vergine divenuta protagonista del Mistero dell’Incarnazione. Per opera dello Spirito Santo, Maria concepì un figlio “che sarà chiamato Figlio dell’Altissimo”. L’angelo, a conferma dell’evento straordinario, le disse poi che anche la cugina Elisabetta, benché sterile, aspettava un figlio. Maria si recò subito dalla parente e al suo ritorno, essendo già al terzo mese, erano visibili i segni della gravidanza.

In queste circostanze «Giuseppe suo sposo che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di allontanarla in segreto» come dice il Vangelo di Matteo. L’uomo non sapeva come comportarsi di fronte alla miracolosa maternità della moglie: certamente cercava una risposta all’inquietante interrogativo, ma soprattutto cercava una via di uscita da una situazione difficile senza esporre Maria alla pena della lapidazione.

Ecco però che gli apparve in sogno un angelo che gli disse: «Giuseppe figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesu’: egli salverà il suo popolo dai suoi peccati. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo e prese con sé la sua sposa, accettandone il mistero della maternità e le successive responsabilità.

Le Cene di San Giuseppe  sono una tradizione popolare siciliana. Consistono in alcune tavole imbandite di cibarie di vario genere, offerte come ex voto a San Giuseppe durante i festeggiamenti del 19 marzo, festa del papà.

È una vera e propria arte culinaria diffusa nei paesi dell’entroterra siciliano, dove la devozione al padre putativo di Gesu’ è particolarmente sentita.

Le Cene di San Giuseppe, vengono preparate nelle case dei devoti che per tutta la giornata rimarranno aperte al pubblico. Questa usanza ricorda così la Sacra Famiglia e lo spirito della carità cristiana nei confronti dei più poveri.

Le tavolate vengono apparecchiate con preziosi merletti, lenzuolini e immagini di San Giuseppe. Ciascun visitatore è libero di gustare le prelibatezze messe a disposizione dal proprietario, che prepara o commissiona i “Pupi ‘ri’ San Giuseppi”, ovvero del pane dalle forme particolari, plasmato appositamente per raffigurare gli oggetti quotidiani del Santo falegname. Oltre a questa assoluta prelibatezza, le tavole sono imbandite di primi piatti, come la pasta con le sarde e finocchi ; di salsicce, salami e formaggi; broccoli, cardi e altre verdure fritte; dolci come i cannoli, le cassate, la pignolata, le cassatelle, bocconcini e babà ripieni…e poi frutta e vivande. Inoltre le tavolate sono arricchite con finocchi e lattughe.

Nella Sicilia occidentale nei paesi di Salemi, Borgetto, Terrasini, vengono chiamate mense di San Giuseppe, nelle case dei devoti o spazi vengono preparati, e addobbati pareti con tanti quadri antichi che ritraggono San Giuseppe e la Sacra famiglia, gli altari i sono impreziositi con tovagliati di lino ricamati dalla donna di famiglia, e con un prezioso quadro con l’immagine di San Giuseppe, da una parte i tavoli lunghi sono decorati da tutte le pietanze tradizionali del luogo caponate frittate polpette di pesce dolci dai ravioli biscotti. In genere i piatti sono un centinaio, e al centro della mensa c’è un tavolo decorato con porcellane cristalli e argenti che ospiterà i tre bambini che rappresentano Gesù Giuseppe e Maria, viene messo a disposizione uno spazio raccolta spesa chi desidera può donare del cibo in scatola alle famiglie più povere. I devoti fanno preparare del pane di forma rotonda di varie misure con sesamo e il taglio nella parte sovrastante con una croce, questo viene benedetto e donato a tutti coloro che visitano la mensa. In alcuni casi fuori dalla mensa c’è del pane con olive, da gustare. I devoti giornalmente pregano e cantano antiche novene a San Giuseppe. Il giorno di San Giuseppe viene celebrato con i bambini.

L’usanza vuole che a queste tavolate partecipino delle comparse, per rappresentare le figure della Sacra Famiglia. Al centro siedono San Giuseppe, Gesu’Bambino e la Madonna accompagnati da San Gioacchino e Sant’Anna

Tra i tanti paesi italiani, vi è San Marzano in provincia di Taranto. Dal 1866 è stato chiamato San Marzano di San Giuseppe. Questo titolo è stato voluto dalla popolazione, dovuto alla forte devozione a San Giuseppe (Patrono della cittadina). Si svolgono le tavole di San Giuseppe, le “mattre” e i 13 piatti del Santo. Festa che attira migliaia di curiosi e turisti da tutto il Sud Italia. Si svolge ogni anno il 18 e il 19 marzo.

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L’importanza del giornalismo nelle dinamiche della comunicazione

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Siracusa – Il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, riunito a Siracusa, ha ricevuto la visita dell’arcivescovo di Siracusa monsignor Francesco Lomanto, delegato episcopale della Conferenza episcopale siciliana per le comunicazioni sociali e cultura.

L’ arcivescovo, accompagnato dal vice direttore dell’ Ufficio Comunicazioni dell’ Arcidiocesi di Siracusa Alessandro Ricupero,  è stato accolto dal presidente dell’ Ordine dei Giornalisti Roberto Gueli, dal vice Salvatore Li Castri, dal segretario Daniele Ditta e dal Tesoriere Salvatore Di Salvo, che è segretario nazionale Ucsi.

Durante la visita l’arcivescovo ha sottolineato l’importanza del giornalismo nelle dinamiche della comunicazione e invitato i giornalisti a cercare sempre la verità. A conclusione della visita l’arcivescovo ha consegnato al Consiglio la lettera pastorale “Congregavit nos in unum Christi Amor” per l’anno pastorale 2024/2025. Il presidente Roberto Gueli ha consegnato il gagliardetto ufficiale dell’Odg Sicilia Ordine e alcuni volumi sulla vita di Mario Francese.

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Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, incontro questa mattina al teatro Eschilo 

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“La sicurezza nelle scuole, l’abitudine delle buone pratiche in situazioni di emergenza”. Questo il tema affrontato questa mattina al teatro Eschilo in occasione della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, un’iniziativa che ha visto la presenza di numerosi organizzatori e partner: istituti scolastici, ordini professionali, enti pubblici e privati, associazioni.

Numerose le relazioni da parte degli addetti ai lavori, come si evince dalla locandina riportata a margine dell’articolo, per fare formazione verso le nuove generazioni: erano presenti in sala gli studenti delle scuole superiori, rappresentanze di Gela e di Caltanissetta.

Hanno moderato Pietro Giannone, Rspp dell’Itt “Morselli” di Gela, e Giuseppe Schillaci, Rspp dell’Iiss “Mottura” di Caltanissetta. L’evento si è svolto con l’alto patrocinio della Prefettura di Caltanissetta. 

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‘Ispettore Rifiutoni’: nuovo progetto di Impianti Srr Ato 4

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Le buone pratiche nascono con il coinvolgimento dei più piccoli.

Su questa linea prosegue l’ attività di creazione di “rete” e collaborazione tra le realtà del territorio gelese.
Impianti S.R.R. ATO 4 Caltanissetta Provincia Sud s.r.l e Generazione Gela annunciano la creazione del progetto ‘Ispettore Rifiutoni’.

Il Progetto di educazione ambientale prevede il coinvolgimento delle classi di quarta e
quinta elementare del territorio gelese con attività formative e ludico-ricreative e vuole sensibilizzare la cittadinanza sulle corrette pratiche sulla raccolta differenziata e, contestualmente, insegnare ai più piccoli a prendersi cura degli spazi in cui vivono.

L’obiettivo è quello di innescare, attraverso lo spirito di collaborazione e partecipazione, un sistema virtuoso ed incentivante che
generi un forte legame con il territorio e un nuovo e sano senso di appartenenza.
Infatti, educare i più piccoli genera un effetto moltiplicatore, in particolare nelle famiglie, e permette di ottenere risultati più efficaci attraverso un approccio di tipo bottom-up.


Le attività inizieranno martedì, 26 novembre, presso l’Istituto Comprensivo San Francesco di Gela e comprenderanno:

Un laboratorio di giochi a squadre, alternati a momenti di riflessione e confronto, nel quale gli studenti saranno chiamati ad individuare i rifiuti non conformi e a differenziali correttamente;

Un virtual tour, composto da immagine a 360°, che attraverso un visore 3D permetterà agli alunni di visitare gli impianti di riciclo, in particolar modo quello del vetro, da vicino.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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