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La Dc rinasce in Sicilia con Cirillo.Ora i congressi provinciali

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Totò Cuffaro fa rinascere la Dc e la  affida ad un suo uomo di fiducia  Stefano Cirillo che è da ieri il  nuovo segretario regionale in Sicilia. L’elezione è avvenuta al termine del  primo Congresso  che ha si è svolto presso l’Hotel Astoria Palace, a Palermo, e che ha visto la presenza di 1200 delegati provenienti dalle 9 province siciliane e duemila partecipanti in totale. Presidente del partito è stato eletto Carmelo Pullara, vice segretari Ignazio Abbate e Angela Cocita e responsabile organizzativo Carmelo Pace. 

E ora si celebreranno i congressi provinciali.Occhi puntati su Caltanissetta la provincia con il numero più alto di tesserati e delegati.

 Il neo segretario regionale Stefano Cirillo è un medico siciliano e manager della sanità con una lunga esperienza internazionale. Insieme a Totò Cuffaro ha fondato l’Onlus “Aiutiamo il Burundi”che, da otto anni, fornisce aiuti umanitari alla popolazione africana. Ha compiuto più di dieci missioni in Burundi dove, grazie alle tante iniziative di beneficienza, ha costruito ospedali e avviato progetti per migliore il sistema sanitario con un’attenzione particolare alle donne in gravidanza e ai neonati. 

 “Ho accettato con grande onore questo incarico e ringrazio chi mi ha scelto e sostenuto, ma l’ho fatto chiedendo a tutti un sacrificio, quello di affiancarmi in questa sfida di passione politica – dichiara Stefano Cirillo subito dopo l’elezione -.La Democrazia Cristiana è di tutti e siamo tutti segretari regionali, ognuno darà un contributo per la crescita del partito e per realizzare il nostro sogno. Un ringraziamento particolare al segretario nazionale, Totò Cuffaro, per la fiducia e soprattutto per l’affetto che ci lega. È riuscito a rifare la Dc, accrescendo giorno dopo giorno il consenso e facendo in modo che tornasse ad essere patrimonio di tutti i siciliani, sono certo che, presto, riuscirà a realizzare anche il sogno di farlo diventare il grande partito anche a livello nazionale”. “Abbiamo una Democrazia Cristiana composta da tanti giovani e tante donne. Due anni fa la Dc era un sogno, oggi è una realtà – ha dichiarato il segretario nazionale, Totò Cuffaro -. C’è la voglia di tanta gente, sfiduciata, di tornare alla politica che crede nei valori. Noi non diciamo alla gente votateci, ma venite per costruire insieme e partecipare”.

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Elezioni provinciali:scrutinio- caos

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A rischio di annullamento le elezioni provinciali di secondo livello. Sono emerse criticità durante lo scrutinio.

Le notizie che rimbalzano riguardano confusione tra schede di Comuni di fascia diversa e la presenza di qualche scheda in più.Sono in corso verifiche.

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Elezioni provinciali:urne chiuse,in 14 non si sono presentati

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È calato il sipario sulle elezioni di secondo livello per la guida dell’ex Provincia di Caltanissetta. Domani l’ente sarà guidato da uno dei tre candidati alla carica di presidente: il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano e il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.Quest’ultimo in caso di elezione resterà in carica un anno e mezzo e si dimetterà dalla presidenza dell’Ati idrico.

Altissima la percentuale di votanti: su 314 aventi diritto non sono andati a votare in 14. Di questi si sa finora che 2 sono di San Caltaldo e 1 di Butera.In 300 hanno determinato la guida della provincia che ritorna ad essere politica dopo oltre 10 anni.

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Gelesi al voto al 100%

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I 24 consiglieri gelesi hanno votato tutti per il presidente e il consiglio provinciale. Si è raggiunta la percentuale del 100%. Il voto dei rappresentanti dei Comuni di Catanissetta e Gela ha il “massimo peso”.Hanno votato tutti per Di Stefano? In linea teorica il sindaco dovrebbe ricevere da Gela 6 voti dal Pd, 4 dal M 5S e 5 da Una buona idea ma se ne prevedono di più. Uno arriva da Italia viva e almeno altri due potrebbe raccoglierli dall’opposizione consiliare.

Ad un’ora dalla chiusura delle urne avevano votato 287 aventi diritto su 314. Con i politici al voto e con questo tipo di elezione in cui peraltro il voto è segreto ma si fa per dire, non ci sono e non ci possono essere casi di diserzione delle urne.

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