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La cronaca nera di Niscemi nel libro di D’Alessandro

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Niscemi – La cronaca nera di Niscemi passata al setaccio nel libro del poliedrico avv. D’Alessandro. Fatti di sangue e storie del sottobosco della cittadina nissena.

Nel giorno dedicato a San Giuseppe, in un auditorium stracolmo di persone, presso il Museo Civico di Niscemi è stato presentato il terzo volume dell’avv. Giuseppe D’Alessandro per la serie “Niscemi tra cronaca e storia”. Il periodo preso in considerazione va dall’assassinio del Mago di Tobruk (18 luglio 1983) alla fine del secolo scorso. Una ricchissima carrellata di fatti di sangue, per come si evince dal sottotitolo “La guerra di mafia”.

Accanto all’autore i due storici cronisti di Niscemi, Giuseppe Vaccaro e Salvatore Federico, che hanno narrato dal punto di vista
giornalistico quella turbolenta stagione, ricordando gli episodi più clamorosi.

Un contributo alla narrazione è stato dato dal luogotenente Domenico Resciniti, che
all’epoca comandava la stazione dei carabinieri di Niscemi, che ha ricordato anche
un’inedita estorsione in danno degli stessi militari e dal magistrato Lirio Conti,
attualmente in servizio come Gip a Palermo, ma all’epoca dei fatti poco più che un
ragazzino di Niscemi, che ha vissuto in prima persona gli eventi. Al saluto delle
autorità presenti (il sindaco Massimiliano Conti, il presidente del consiglio comunale
Angelo Chessari e l’assessore alla cultura Marianna Avila) si è aggiunta la
presentazione del prof. Gaetano Vicari sull’importanza della storia, dei libri e della
cultura in generale.

L’incontro è stato organizzato dal Lions Club di Niscemi, il cui presidente Paolo Cacciato ha ricordato come lo stesso sia stato il trentanovesimo evento dall’istituzione del service denominato “Pomeriggi culturali”, iniziato nel lontano 2008. Moderata la serata dalla dr.ssa Cristina Disca, sono stati evocati i più importati accadimenti di quegli anni, ricordando anche alcune vittime innocenti,
come i due bambini assassinati mentre giocavano per strada e soprattutto spiegando
le dinamiche mafiose di quel periodo, che vedeva una feroce lotta tra Cosa Nostra e
Stidda e all’interno di Cosa Nostra niscemese, spaccata in due fazioni e svelando una
cosca “riservata” all’interno di una di esse, che faceva capo ad Alfredo Campisi, poi
assassinato. Guerra che ebbe inizio con l’assassinio di Salvatore Arcerito (il
“Patriarca”) da parte di Giuseppe Vacirca, poi morto ammazzato.

All’interno di questa guerra di mafia si inseriva l’ascesa della Stidda, che ha visto nei tre fratelli
Russo di Niscemi i protagonisti di quegli anni di piombo. Ma non solo mafia: si è parlato della frana, del Muos e della “Banca Carrubba”, una iniziativa abusiva di raccolta fondi che mandò nella disperazione gli abitanti della città dei carciofi. Infine è stato letto un brano semiserio del libro dal titolo provocatorio: “Scusi, Niscemi in che provincia è”? A chiusura il direttore del Museo Franco Mongelli ha donato ai
relatori delle augurali spighe di grano, mentre l’autore ha dato appuntamento per il
quarto volume, che tratterà degli avvenimenti che hanno interessato Niscemi nell’ultimo ventennio.

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Lungomare: prima dei lavori, la rimozione dell’amianto

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A un mese dall’ inizio dei lavori per la ristrutturazione del secondo tratto del Lungomare, l’intervento sembra già arenato e i gelesi si chiedono già il perché.

“Non si registra alcun fermo – spiega il sindaco Terenziano Di Stefano – eravamo già a conoscenza del fatto che gli impianti turistici presenti in quell’area, necessitavano di un intervento specifico per la rimozione di quantitativi di amianto che nessuno ha pensato mai di rimuovere. Per far questo servono autorizzazioni specifiche e squadre di intervento specializzate ed opportunamente formate a questo compito delicato.

L’iter procede quindi in questo senso. Solo dopo la rimozione dell’amianto, prevista peraltro, si potranno iniziare le operazioni di demolizione delle vecchie strutture e i successivi interventi su un tratto più lungo del precedente”.

I lavori avranno la durata di diciotto mesi ( già uno è passato) e riguarderanno il tratto che va dal vecchio pontile sino all’area dell’ex lido La Conchiglia. Sarà realizzata, in continuità al primo progetto originario, una lunga passeggiata a più livelli, con aree verdi e spazi esterni rivisitati in chiave moderna e accessibile a chiunque. Il progetto redatto dall’arch. Rino Anzaldi, è stato adottato dall’amministrazione Crocetta circa 20 fa.

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Gela ha avuto un incontro con l’assessorato competente per ottenere l’autorizzazione Vinca utile per gli accessi al mare.

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Ultimo giorno di lavoro per l’ispettore Campisciano

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L’Ispettore della Polizia di Stato Salvatore Campisciano ha cessato il servizio attivo. In Polizia nel 1985, ha iniziato la sua carriera a Palermo, prestando servizio al Commissariato di pubblica sicurezza “Zisa” e alla Squadra Mobile. Nel 1990 è stato trasferito alla Questura di Caltanissetta e assegnato al Commissariato di Niscemi; nel 1992 da Niscemi è stato trasferito al locale Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti. Nel 1993 è stato trasferito al Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta dove ha prestato l’ultimo servizio.

L’Ispettore Campisciano nel corso della sua carriera ha partecipato a numerose indagini di polizia giudiziaria, conseguendo ricompense e onorificenze. Il Questore Pinuccia Albertina Agnello, nell’ultimo giorno di servizio, gli ha rivolto un affettuoso ringraziamento per l’impegno profuso in 40 anni di servizio.

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Salvo Russo nuovo presidente di Ance Sicilia

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Palermo – E’ Salvo Russo, il nuovo presidente di Ance Sicilia.

Russo 56 anni, di Bagheria, Amministratore unico e direttore tecnico della Icored è stato eletto all’unanimità nuovo presidente di Ance Sicilia Giovani, formazione, sicurezza, servizi alle imprese le priorità del programma .

“Sarà un lavoro di squadra per raggiungere importanti obiettivi” – ha detto il nuovo presidente, dopo l’elezione.

Salvo Russo ha designato una squadra di vicepresidenti, fra cui due donne, anche questa approvata all’unanimità dall’Assemblea.

Si tratta dei vicepresidenti Rosaria  Ricciardello (con delega ai Lavori pubblici), Sabrina Burgarello (Rapporti interni e Organizzazione), Michelangelo Geraci (Urbanistica ed Edilizia residenziale), Giorgio Firrincieli (Lavoro e Relazioni sindacali), Paolo Augliera (Partenariato pubblico-privato), Rosario Fresta (Tesoriere).

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