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Politica

La commissione servizi sociali protesta

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L’assessore Gnoffo ed i componenti di maggioranza della commissione servizi sociali Caci, Morselli e Incardona,non possono non manifestare le proprie perplessità per la scelta del presidente del consiglio Sammito di convocare in via d’urgenza una capigruppo e ciò
nel bel mezzo degli incessanti lavori di commissione di questi giorni sul tema del regolamento sul trasporto disabili, lavori disturbati solo da un malinteso di comunicazione all’ interno della commissione stessa.
Una scelta inopportuna ed inaccettabile sia sotto il profilo del reciproco rispetto dei ruoli istituzionali tra presidenza del consiglio e commissioni consiliari sia sotto quello politico. Non possiamo quindi non dissociarci da questa sua personale scelta con l’auspicio che sia stata del tutto casuale.
Riteniamo dunque di non poter accettare allo stato dell’arte l’invito alla partecipazione per la data prevista dal Presidente Sammito oltre a suo invito a
a fare tutti un passo indietro rispetto a quanto fatto e detto….allo stesso va detto che fare un passo indietro equivarrebbe ad interrompere bruscamente la nostra seria e puntigliosa attività di ricostruzione della vicenda rispetto alla quale si è già cercato di individuare soluzioni più consone al servizio di trasporto disabili, e ciò in assoluta sinergia con l’amministrazione comunale chiamata a compiere scelte amministrative oculate che di certo non possono già essere stoppate sul nascere da una discussione allargata ad una capigruppo che ad oggi ancora non si è addentrata nei particolari della vicenda rischiando così di degenerare in una sterile discussione. Sarebbe come ricominciare da zero annullando tutto quanto fatto fino ad oggi.
Peraltro, anche alla luce dell’ulteriore approfondimento di stasera tenutosi alla presenza del dirigente Morinello e degli assessori Gnoffo e Giordano, si sente l’esigenza di richiedere una posticipazione della capigruppo di lunedì per consentire gli ulteriori sviluppi dei lavori di commissione e dell’assessore che già hanno sul tavolo una serie di soluzioni in fase di vaglio tecnico da parte del dirigente al ramo.

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Politica

Il Tar boccia ricorso contro le elezioni di secondo livello delle ex Province

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Le trattative politiche per la scelta dei candidati possono prossguire.Stavolta sembra proprio che si voterà.

Il Tar Sicilia ha respinto il ricorso presentato dal presidente del consiglio comunale di Ispica contro le elezioni di secondo grado nelle ex Province della Sicilia, fissate per il 27 aprile. La sentenza della giudice Maria Cappellano, presidente della Prima sezione del tribunale amministrativo regionale, giudica “inammissibile” il ricorso “per difetto di giurisdizione.

Si va al voto e nel Nisseno si profila per il centrosinistra la candidatura di Terenziano Di Stefano,nel centrodestra potrebbero essere il forzista Walter Tesauro ma c’è il campo pure la candidatura del civico Massimiliano Conti.

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Il dott.Scerra alla corte del Mpa con in dono una consulenza

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Data di nascita, città e codice fiscale sono occultati ma tutte le piste portano a lui, all’ex candidato a sindaco e ex consigliere comunale Salvatore Scerra.

Se non c’è stata ancora l’ufficialità della sua adesione al Mpa basta averla con il decreto assessoriale del 27 febbraio che porta la firma di un assessore Mpa Giovanni Roberto Di Mauro. Il titolare dell’Assessorato regionale all’energia e fedelissimo del leader Raffaele Lombardo ha firmato una convenzione per sei mesi,al costo di 1670 euro al mese, con il dott.Salvatore Scerra per ricevere aiuto nella gestione del personale soprattutto per quanto riguarda i rapporti con i sindacati. Tema su cui l’incaricato avrebbe grande competenza.

Questi i fatti che vedono l’ex consigliere organico al Mpa di cui gode i frutti anche senza avere ufficializzato la sua adesione nelle fila degli autonomisti che governano a Gela con Di Stefano ed occupano un assessorato che potrebbe prima o poi andare a Scerra anche se l’impegno con lui il sindaco l’ha preso quando non era ancora autonomista.

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Flash news

“Il sindaco Faraci formi un governo tecnico per la salvezza della città”

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Mazzarino.Salvatore Battaglia,Giuseppe Calì e Rosario Lo Bartolo dirigenti comunali di FDI con Fabrizio Marotta dirigente provinciale FDI con una lettera aperta affrontano le questioni della politica locale a Mazzarino e quelle che riguardano il partito.

I quattro esponenti di FdI sostengono che” l’azzeramento della Giunta comunale è solo la punta dell’iceberg di radicate contrapposizioni e beghe interne alla variopinta e litigiosa coalizione di maggioranza, e come ipotizzato in campagna elettorale, sono sfociate in una prevedibile e fulminea crisi politica dell’amministrazione Faraci, che
non sorprende ma preoccupa assai per i nefasti risvolti che ha sulle attività della sclerotizzataamministrazione, oramai in stato comatoso.Ben più pesanti sono e saranno i contraccolpi per la collettività, incapace di comprendere le ragioni di una crisi deflagrata ad appena sei mesi dalle elezioni ma i cui segnali erano chiari fin
dalle prime settimane e sulla quale pende, innanzitutto, la spada di Damocle di un possibile nuovo dissesto finanziario, nonché l’incertezza di una riorganizzazione degli uffici, il casus belli dellacrisi.
Il Sindaco, impegnato in sterili polemiche ed a risolvere le diatribe interne, oltre a scelte estemporanee e velleitarie, è latitante rispetto alle nuove sfide da affrontare, dall’agricoltura, al vasto patrimonio culturale, al degrado sociale, ai servizi sanitari del territorio e su tanto altro ancora.A questa eterogenea ed impalpabile maggioranza, a nostro parere manca un progetto di città, una visione prospettica e strategica del futuro, una idea per fare di Mazzarino una città sicura ed attrattiva valorizzandone la vocazione agricola e turistica, per farne volano di sviluppo economico”.

In un’epoca parricida in cui si è figli di nessuno, da subito si è pronti ad essere statisti in pectore senza spazio per la gavetta, è indispensabile tornare al confronto: il destino del paese non può essere affidato alla mediocrità e all’improvvisazione o peggio ridotto a
pura mercificazione. I 4 esponenti meloniano rivendicano il salto di qualità, primariamente, per il Circolo locale di FDI.
“Il congresso ha rappresentato, per noi- sostengono, lo spartiacque rispetto il recente passato, sancendo la nuova fase di un partito strutturato, non autoreferenziale, inclusivo, critico, propositivo, pronto ad affrontare sfide e a cogliere opportunità di sviluppo determinando le scelte future della
città: bisogna iniziare il dialogo con tutte le forze che si riconoscono nel centro-destra ed il confronto con le istituzioni per affrontare gli atavici problemi cittadini.
Coerentemente con i principi statutari, l’azione politica di FDI deve guardare esclusivamenteall’interesse collettivo, essendo stati ed essendo alternativi sia alla conflittuale maggioranza sia all’opposizione e, non avendo rappresentanza consiliare, per evitare alla città un ulteriore vulnus ed una continua pantomima, proponiamo al Sindaco ed alla sua irresponsabile coalizione di fare un
passo indietro e di costituire un governo per la salvezza della città di alto profilo e di natura esclusivamente tecnica, con un preciso mandato: immediata approvazionde del bilancio pluriennale riequilibrato, ed esecuzione di tutte quelle iniziative non procrastinabili, al termine del quale procedere con nuove elezioni.


“In attesa che il coordinamento comunale indichi e l’assemblea degli iscritti determini la linea politica di FDI, facciamo nostro il patrimonio ideale, morale e storico della destra mazzarinese, improntato da sempre alla chiarezza ed alla lealtà, il quale non deve essere svilito da scelte personalistiche e non partecipate e dalle quale, eventualmente, noi in rappresentanza di
numerosi iscritti, simpatizzanti ed elettori di FDI, fin da ora ci dissociamo”- concludono.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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