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Cronaca

La bimba sfortunata vittima della madre

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 Il castello di bugie è crollato. È stata la madre ad uccidere la bimba di 5 anni. La piccola Elena Del Pozzo, che nel racconto di Marina Patti sarebbe stata rapita da un commando di uomini armati, è stata uccisa da chi le aveva dato la vita e che ha indicato ai carabinieri dove trovare il corpo.

“Non ero in me”, ha detto a conclusione della confessione che ha portato al fermo, che dovrà poi essere convalidato. La piccola – hanno affermato i carabinieri di Catania nel corso di una conferenza stampa – è stata uccisa in casa con un coltello da cucina dopo essere stata prelevata all’asilo. Il movente, negato dalla donna, è la gelosia per la relazione intrecciata dal padre di Elena con un’altra donna. Prima di andare a prendere la bambina a scuola, la donna si è procurata una pala e una zappa e le ha portate sul luogo”. Dunque, un omicidio premeditato e studiato in ogni particolare, secondo il pm.

La confessione è venuta ventiquattrore dopo il sequestro che non è mai avvenuto. È stata la donna a indicare dove trovare il corpo, che si trovava in un campo incolto, sulla via Turati, a Mascalucia, nel Catanese. La madre abita in via Euclide che è il proseguimento di via Turati. Dal luogo del ritrovamento alla casa della donna ci sono circa 200 metri. 

La donna, separata dal marito, Alessandro Del Pozzo, “stanotte ha subito un lungo interrogatorio e le erano state contestate varie incongruenze. Stamattina ha fatto ritrovare il cadavere – dice all’AGI il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro – e adesso stiamo raccogliendo le sue dichiarazioni presumibilmente confessorie”.

Martina Patti aveva denunciato il sequestro ai carabinieri di Mascalucia: aveva raccontato che tre persone incappucciate l’avevano prelevata nel primo pomeriggio a Tremestieri etneo. Una notte di ricerche e interrogatori di parenti e conoscenti in caserma non ha dato esito fino al ritrovamento.

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Cronaca

Il cordoglio del sindaco per la morte di Papa Francesco

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Il sindaco Terenziano Di Stefano ha diffuso questo messaggio per la scomparsa del Pontefice:

“Ci lascia un uomo che ha fatto la storia.La morte di Papa Francesco ci colpisce profondamente. Se ne va non solo il Pontefice, ma un padre, una guida, una coscienza viva del nostro tempo.Da fedele, lo ringrazio per averci mostrato il volto più autentico del Vangelo: quello dell’amore, della misericordia, dell’umiltà.Da cittadino, lo ringrazio per la sua voce instancabile in difesa della pace, della giustizia sociale, degli ultimi e dei dimenticati. Per aver acceso la luce nei luoghi più bui dell’umanità.Da uomo, lo ringrazio per l’esempio: semplice, diretto, profondo. Ha parlato al cuore del mondo con gesti che resteranno per sempre.

Papa Francesco ha tracciato un cammino che ci impegna tutti a fare la nostra parte.
Il suo spirito, la sua visione, il suo coraggio non moriranno mai.Grazie di tutto, Santo Padre

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Cronaca

E’ morto Papa Francesco

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Ieri, nel giorno di Pasqua, l’ultima apparizione tra i fedeli per la benedizione Urbi et Orbi.Qualche minuto prima delle 10 le agenzie hanno diffuso la triste notizia della morte di Papa Francesco. Ecco il testo diffuso dall’Agi:

Poco fa Sua Eminenza, il Card Farrell, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma,Francesco, e’ tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera e’ stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedelta’, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei piu’ poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesu’, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amoremisericordioso di Dio Uno e Trino”.

Papa Bergoglio, il primo successore di Pietro, che veniva dall’Argentina aveva 88 anni.

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Cronaca

Imprenditore agricolo si considera miracolato

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Si sente un miracolato l’imprenditore Franco Cassarino. Alla vigilia di Pasqua stava lavorando nel suo terreno in Contrada Bulala. Un terreno che conosce bene. Per anni e anni è stato coltivato. Stavolta l’imprenditore stava effettuando lavori di fresatura. Rivoltando il terreno è emerso un ordigno bellico.

È andato tutto liscio. L’ordigno poteva esplodere ma così non è stato. Cassarino perciò ringrazia Dio per ciò che non è accaduto. Ha subito chiamato le forze dell’ordine. Sono intervenuti polizia e vigili. L’ordigno sarà disinnescato nei prossimi giorni mentre Cassarino ha potuto trascorrere una Pasqua serena con moglie, figli e nipoti.

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