L’ VIII° commissione permanente Turismo e spettacolo presieduta da Vincenzo Cascino, interpretando la richiesta dell’associazione sportiva Pegasus presieduta da Giovanni Blanco ha presentato al Presidente del Consiglio comunale di Gela una richiesta per l’intitolazione del PalaTenda di Macchitella in memoria di Alessandro Urso. Tecnico storico della Pallavolo maschile di Gela, Alessandro Urso era molto conosciuto in città per i suoi brillanti traguardi in campo sportivo che iniziano negli anni 90 e lo hanno accompagnato fino alle fine prematura della sua vita, avvenuta nel settembre 2017. La commissione formata dal presidente Vincenzo Cascino, dal vicepresidente Emanuele Alabiso, dai consiglieri comunali Sandra Bennici, Romina Morselli, Luigi Di Dio, Davide Sincero e Gabriele Pellegrino è stata concorde nel presentare la richiesta al fine di perpetuare la memoria di un illustre cittadino che si è speso per decenni nel mondo dello sport affinchè le giovani generazioni possano conservarne il ricordo.
“Il Professore Urso, conosciuto in città per i suoi brillanti raggiungimenti in campo sportivo nella pallavolo maschile è stato un pilastro dell’associazione nonché maestro di vita per moltissimi giovani gelesi – si legge nella richiesta dell’Ads Pegasus a firma del presidente Giovanni Blanco – Nato sportivamente negli anni 90 con il Team Volley ha poi fondato la sua associazione con il nome di Top Volley portando la città di Gela tra i primi della classe in quello scenario giovanile tanto amato da lui. Successivamente fonda assieme ai suoi collaboratori un’altra associazione, l’attuale A.s.d. Pegasus lavorando sodo con centinaia di giovani sin dalla tenera età e negli anni a seguire, grazie ai successi regionali, viene nominato dalla FIPAV Sicilia, federazione regionale pallavolo, primo allenatore della squadra giovanile della regione Sicilia, titolo prestigioso che lo porta tra le figure più importanti di tutto il movimento pallavolistico della regione. Alessandro Urso non era soltanto un allenatore, ma anche un docente di Educazione Fisica presso la scuola “E. Mattei”, un’intera vita dedicata allo sport e ai giovani. Padre di due splendide ragazze e marito di una grande donna che lo ha sempre seguito e supportato. Per la ASD Pegasus rappresenta il giusto riconoscimento ad una persona che si è spesa tanto e che vorremmo intimamente omaggiare, per tenere sempre vivido il ricordo, con l’intitolazione del Pala Tenda in Pala Urso, passaggio importante affinché possa essere evidenziato non solo nei calendari delle partite, cosa gradita per le squadre ospitate, ma certamente lasciare un ricordo indelebile per tutta la passione dimostrata in 30 anni di carriera”.
Il mondo della scuola siciliana si mobilita in occasione della Giornata della Memoria per rinnovare il ricordo delle vittime della Shoah.
Gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado delle nove province della Sicilia promuovono dibattiti, momenti di riflessione, incontri, letture, proiezioni di film, canti e spettacoli teatrali con l’intento non solo di ricordare, ma anche di sensibilizzare i giovani sull’importanza della memoria e su temi importanti quali la pace, la fratellanza, il rispetto tra i popoli.
In questo panorama di ricordo storico, culturale ed etico, il Liceo Scientifico Elio Vittorini di Gela diretto dalla Prof. Ina Ciotta, fa strike con una manifestazione che copre l’arco di tre giorni e che annovera la testimonianza di una sopravvissuta al genocidio, puntando sul tema della violenza sulle donne che in quel frangente è stata senza eguali.
Gli appuntamenti sono iniziati ieri con l’ incontro online importante e significativo con Edit Bruck sopravvissuta all’ Olocausto che ha presentoto il suo libro ‘’ I frutti delle memoria, la mia testimonianza a scuola ‘’ scritto da Eugenio Murrali, giornalista e e scrittore.
Oggi un altro incontro online organizzato dalla Fondazione museo della shoah di Roma, con Sami Modiano, presso teatro Argentina di Roma. Presenta il suo libro ‘’ Così siamo diventati fratelli ‘’.Ha condiviso la sua toccante testimonianza di sopravvissuto alla shoah.
Anche quest’anno il liceo scientifico Elio Vittorini in occasione della memoria presenta una serie di iniziative che confluiscono in un progetto dal nome ‘’ La donna nella shoah’’ presentato dalla professoressa di storia e filosofia Enza Rinella che come ogni anno è molto attenta alla tematica.
Gli studenti hanno realizzato attraverso l’ausilio dell’intelligenza artificiale un dialogo simbolico e multimediale con alcune sopravvissute : Bucci, Segre, heyman , Arendis , Springer , Breuk, hanno esposto le loro ricerche di apprendimento del campo femminile di Ravensbruk con esperimenti fisici,chimici , scientifici. A ciò si aggiunge la scrittura di alcune poesie canti e musiche ebraiche ricercate.
Successivamente l’inaugurazione della mostra ‘’ Punti luce la donna nella shoah ‘’ fornita a noi dall’ istituto Yad Vashem e dall‘associazione figli della shoah di Milano. Siamo onorati di essere stati scelti come scuola,unica in tutta la Sicilia. Si compone di 30 tele che raccontano le donne nella shoah. La mostra di grande prestigio e importanza ha attirato presso ilMuseo ebraico di Gerusalemme milioni di visitatori.
Il 27 gennaio, Giornata della memoria verrà inaugurata la sagra del dolce ebraico realizzata dagli alunni del liceo, le cui ricette saranno raccontate con tradizioni storiche ebraiche.
“Durante gli anni dell’orrore – ha detto la prof.ssa Rinella nella sua presentazione – le donne, spesso trascurate nella narrazione della storia, hanno vissuto esperienze devastanti che meritano di essere esplorate e riconosciute, vittime di un sistema di oppressione, umiliazioni e violenze di genere. Subirono persecuzioni fisiche, morali e psicologiche mirante ad annientare la loro dignità”.
Ecco chi è Edith Bruck:
Edith Steinschreiber, sposata Bruck , nacque a Tiszabercel, e cresce a Tiszakarád, un piccolo villaggio ungherese ai confini con la Slovacchia. Fu l’ultima dei sei figli di una povera famiglia ebraica. Conosce, fin dall’infanzia, l’ostilità e le discriminazioni che nel suo Paese, come nel resto d’Europa, investono gli ebrei. Nella primavera del 1944, a tredici anni, dal ghetto di Sátoraljaújhely viene deportata ad Auschwitz e poi in altri campi tedeschi: Kaufering, Landsberg, Dachau, Christianstadt e, infine, Bergen-Belsen, dove verrà liberata, insieme alla sorella, nell’aprile del 1945.
Non faranno ritorno la madre, il padre, un fratello e altri familiari. Dopo la liberazione da parte degli anglo-americani tenta il rientro in Ungheria, nella sua casa; ben presto scopre però che la fine della guerra non significa pace né accoglienza, ma nuove difficoltà e, soprattutto, nuove peregrinazioni alla ricerca di un posto nel mondo dove poter vivere. Nel 1946 raggiunge in Cecoslovacchia una delle sue sorelle maggiori, salvate da Perlasca a Budapest, ma il tentativo di ricongiungimento fallisce.
Nel settembre del 1948 raggiunge Israele, a ridosso della nascita del nuovo Stato. Qui – per evitare il servizio militare – si sposa e prende il cognome che ancora oggi porta: Bruck. Nel 1954, spinta dall’impossibilità di inserirsi e di riconoscersi nel Paese immaginato “di latte e miele”, non riuscendo ad accettare la realtà segnata da conflitti e tensioni, giunge in Italia e si stabilisce a Roma, dove ancora oggi risiede,
Un tempo come componente e segretario del comitato di quartiere di San Giacomo era lui che sui social denunciava disservizi e sollecitava l’intervento dell’amministrazione. Oggi Massimiliano Giorrannello è consigliere comunale di maggioranza e le risposte alle denunce e alle sollecitazioni deve darle lui che sta dall’altra parte della barricata. Dal quartiere San Giacomo arrivano segnali di malumore.
” Posso riferire lo stato di ciò di cui mi sono occupato personalmente con gli assessori competenti- dice Giorrannello- a breve saranno manutenzione la via San Giacomo e la via Pignatelli nel tratto in cui è disastrato.È stato effettuato anche il sopralluogo per la segnaletica mancante nella parte alta del quartiere ed anche lì qualche fondo per intervenire c è.Il mese prossimo saranno posizionati gli arredi del bando di Democrazia partecipata.Alla villa comunale si stanno rimuovendo i rami che potrebbero creare pericolo e lunedì dovrebbe riaprire. Non c’è personale e questo è un serio problema”
Ogni delibera con incarichi affidati dall’amministrazione comunale per lavori da avviare con i finanziamenti esterni crea polemiche a non finire negli ambienti politici. Non si è spenta l’eco delle polemiche per l’incarico della direzione dei lavori del secondo tratto del lungomare all’arch. Virginia Farruggia fino a giugno consigliere comunale del m5s ed una degli esponenti del gruppo gelese. Subito ne spunta un’altra che stavolta va a toccare gli ambienti dell’opposizione.
Si tratta dell’incarico di 50 mila euro per coordinare la sicurezza nei lavori della palestra dello stadio Presti finanziati con il programma Qualità Abitare che è stato affidato tramite Mepa (come nel caso della Farruggia) all’ing. Marco Biundo parente del vice presidente del consiglio, il forzista Antonino Biundo, unico rappresentante degli azzurri in aula. Così le chat politiche sono diventate subito bollenti.
Ed infine sempre riguardo ai lavori del Lungomare il coordinamento è stato affidato all’ing. Stefano Sammartino. Nel suo caso il chiacchiericcio non riguarda appartenenze e parentele politiche ma il fatto che ha avuto di recente anche un altro incarico cioè il monitoraggio complessivo di tutti i progetti finanziati con i fondi del programma “Qualità abitare”. Polemiche a parte, si aspetta l’apertura dei cantieri.