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L’ on.Catania plaude al piano per abbattere le liste d’attesa negli ospedali siciliani

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L’ on Giuseppe Catania in una nota esprime vivo apprezzamento nei confronti del Presidente Schifani che, insieme all’assessore Volo e alla sua giunta, nella giornata di ieri, ha approvato un piano operativo da 50 milioni di euro per l’abbattimento delle liste d’attesa negli ospedali siciliani, di cui anche gli ospedali della provincia nissena potranno usufruire nel tentativo di dare risposte alle tante esigenze inevase dei nostri concittadini.
” I tempi di attesa per le prestazioni sanitarie – dichiara- costituiscono una delle principali criticità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), anche nella nostra provincia, con cui cittadini e pazienti si scontrano quotidianamente subendo gravi disagi (necessità di ricorrere alle strutture private, migrazione sanitaria, aumento della spesa out-of-pocket, impoverimento), sino alla rinuncia alle cure con pesanti conseguenze sulla salute”.


“Appare opportuno evidenziare che il problema delle liste di attesa affligge da sempre il nostro SSN, ma negli ultimi anni si è aggravato per l’enorme quantità di prestazioni non erogate durante la pandemia Covid-19.Per fronteggiare il problema sono state stanziate risorse ad hoc per il recupero delle prestazioni.
A livello nazionale, delle 20,3 milioni di prestazioni arretrate, nel 2022 complessivamente ne sono state recuperate poco meno di due su tre, ovvero il 65%.
Il monitoraggio del Ministero della Salute dimostra che complessivamente che le Regioni non hanno recuperato il 35% delle prestazioni ‘saltate’ durante la pandemia per complessive 7,13 milioni di prestazioni. In dettaglio, 174 mila ricoveri programmati, 914 mila inviti e 936 mila di prestazioni per gli screening oncologici e 5,1 milioni di prestazioni ambulatoriali”.
” E’ verosimile affermare – continua il deputato – che anche in provincia di Caltanissetta le percentuali sopra richiamate non si discostano dalla media nazionale. Ecco perchè plaudo al piano predisposto dall’assessorato alla Salute ed approvato dalla giunta Schifani che, così, delinea una strategia di intervento per smaltire, nel più breve tempo possibile, le prestazioni in sospeso.E’ importante sottolineare anche la significativa dotazione finanziaria messa a disposizione che ammonta complessivamente a 48,5 milioni di euro. Così come da linee guida nazionali, il piano approvato in giunta prevede anche il coinvolgimento delle strutture specialistiche private convenzionate a supporto del sistema sanitario pubblico.Sono convinto che il Commissario Straordinario, Ing. Alessandro Caltagirone, metterà in campo tutti gli sforzi possibili al fine di dare piena e rapida operatività alle azioni previste dal piano. Solo così l’offerta sanitaria degli ospedali nisseni potrà registrare un miglioramento ed i nostri concittadini potranno usufruire di un trattamento sanitario in linea con gli standard ottimali”

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La pulizia automatizzata arriva al cimitero di Delia

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Delia. La pulizia automatizzata arriva al cimitero comunale di Delia tra cappelle e monumentini. “Con una programmazione seria e attenta- dice il sindaco Gianfilippo Bancheri che è pure il presidente della Srr Sud- siamo riusciti a chiudere il cerchio. La spazzatrice grande verrà usato per il centro abitato e la spazzatrice piccola per i viali del nostro cimitero comunale”.

“Questo significa amministrare la cosa pubblica e questo vuol dire conoscere le realtà, questo vuol dire guardare sempre avanti-dice il sindaco ‘- risultati su risultati, servizi su servizi, finanziamenti su finanziamenti fanno di Delia un paese migliore e l’Amministrazione comunale che realizza da anni tutto ciò non può che esserne felice ed orgogliosa”.

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San Giovanni Bosco, conclusi i festeggiamenti: Liria Ferraro nuova salesiana cooperatrice 

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Con la solenne celebrazione eucaristica presieduta da don Pascual Chavez Villanueva, Rettor maggiore emerito, si è conclusa la settimana di festeggiamenti in onore di San Giovanni Bosco. La comunità salesiana gelese si è stretta intorno al santo, da sempre ritenuto “Padre, maestro ed amico”, partecipando con entusiasmo e devozione alle tante iniziative realizzate.

Gremito ieri il PalaDonBosco per la funzione, al termine della quale c’è stata anche la promessa di Liria Ferraro come nuova salesiana cooperatrice. Una donna cresciuta nella realtà dell’oratorio che adesso, con coraggio e fede, porterà avanti la propria missione al servizio della comunità e non solo, nel segno di don Bosco.

Importanti gli incontri tenuti in questi giorni dal IX successore del santo con i giovani. Si chiude dunque un capitolo dell’esperienza pastorale salesiana di quest’anno, con la soddisfazione del parroco della chiesa di San Domenico savio don Gianni Lo Grande e del direttore dell’oratorio don Antonio Lauretta. 

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Cracolici:”c’è un calo drammatico delle denunce.Bisogna non essere indifferenti alla mafia”

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È impressionante la quantità di armi in circolazione a Gela, ma anche nel resto della Sicilia: un fenomeno che riguarda sempre più i giovani e che dimostra come il tema della sicurezza sia un tutt’uno con la lotta alla criminalità: ecco perché rispetto alla narrazione comune di una mafia che oggi non spara più bisogna mettere in guardia sulla diminuzione dell’allarme sociale da parte dell’opinione pubblica, meno attenta rispetto alla reazione registrata dopo le grandi stragi di mafia ma anche rispetto ai fatti di sangue che si sono avuti qui a Gela”: Lo ha detto il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, intervenendo al Comune di Gela.

All’iniziativa erano presenti anche il vicepresidente Ars, Nuccio Di Paola, la senatrice Enza Rando della commissione nazionale Antimafia, il sindaco di Gela, Giuseppe Terenziano Di Stefano, e alcuni assessori e consiglieri del consiglio comunale della città. Diversi i temi affrontanti durante l’incontro, come il calo di attenzione e di denunce contro il racket: “C’è un abbassamento drammatico delle denunce – ha aggiunto il presidente Cracolici – anzi, spesso, sono le stesse vittime a chiamare gli estorsori e oggi molte attività estorsive sono connaturate a uno scambio di servizi, forniture o imposizione di prodotti al valore fissato dalle organizzazioni criminali, cioè di una mafia che oggi preferisce emettere fattura”

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“Gli amministratori sono l’avamposto più importante nell’azione di contrasto alle mafie – ha concluso Cracolici – per questo con la commissione Antimafia, dopo avere ascoltato oltre 300 sindaci, stiamo lavorando a un patrimonio di conoscenza del fenomeno da trasmettere proprio agli amministratori locali, perché la lotta non può essere lasciata solo alle forze dell’ordine: in questa fase storica dobbiamo conquistare il popolo degli indifferenti per sottrarli a una neutralità che giova alla mafia”.

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