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L’incontro storico fra Santa Lucia e Sant’Agata

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Catania – Incontro storico fra i due pilastri siciliani della fede cattolica, avvocate del popolo della Trinacria presso il trono di Cristo Re.

Ieri è stato il giorno dello storico incontro tra Sant’Agata e Santa Lucia.

Le reliquie della patrona di Siracusa sono state accolte nella cattedrale di Catania in presenza del busto della patrona etnea. Un momento di grazia che ricorda il pellegrinaggio della vergine siracusana, in preghiera sulla tomba di Agata per impetrare la guarigione della madre, cento anni dopo la mortedella santa catanese già nota ai fedeli di quel tempo delle persecuzioni.

Alle 19 il corpo di Lucia è stato accolto davanti alla Chiesa di San Placido alla presenza di una folla di fedeli.

Poi la processione verso piazza Duomo e l’ingresso in cattedrale, con l’apertura straordinaria del sacello. A mezzanotte la messa, domenica mattina alle 6.30, con diverse celebrazioni oggi.

Il corpo di Santa Lucia restò per molti secoli a Siracusa: dalla catacomba dove era stato tumulato fu portato nella basilica innalzata in suo onore, vicino alla quale fu eretto un monastero al principio del VI secolo. Dopo la conquista islamica della Sicilia le reliquie furono nascoste in un luogo segreto.

Le sue spoglie mortali sono state custodite nel Santuario di Lucia a Venezia. È tornata nella sua Siracusa qualche giorno fa e ieri a Catania.

Il luogo di culto principale è il santuario di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa.

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Operatori del settore extra alberghiero creano un coordinamento

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A Palazzo Regina Margherita, sede della Confcommercio di Gela, si è svolta una riunione di grande rilevanza per il settore dell’ospitalità extra alberghiera. All’incontro hanno partecipato il Presidente di Confesercenti della Provincia di Caltanissetta, Rocco Pardo, il Presidente della Confcommercio Ascom di Gela, Francesco Trainito, e numerosi titolari di strutture extra alberghiere, tra cui Bed & Breakfast, affittacamere e altre attività ricettive.


L’obiettivo principale della riunione era quello di promuovere la creazione di un coordinamento tra tutte le strutture ricettive, per garantire un’informazione precisa e aggiornata sulle normative vigenti, sulle opportunità di crescita e sulle problematiche del settore. Questo con il supporto delle associazioni datoriali a livello nazionale, che possono offrire assistenza e orientamento.


Tra i temi discussi, è stata posta particolare attenzione sulla tassa di soggiorno comunale e sulle modalità della sua applicazione. È stata quindi avanzata la richiesta di un incontro tecnico con l’amministrazione comunale e i tecnici competenti, per discutere e approfondire le implicazioni e le possibili misure da adottare a favore degli operatori del settore. Durante la riunione sono emerse anche altre problematiche legate alla gestione delle strutture ricettive, come la necessità di una maggiore semplificazione burocratica e l’importanza di strategie condivise per migliorare la promozione turistica del territorio.


L’incontro ha rappresentato un primo passo concreto verso una maggiore sinergia tra gli operatori dell’ospitalità extra alberghiera, con l’obiettivo di una crescita condivisa e strutturata del settore turistico locale. Le parti coinvolte si sono impegnate a continuare il dialogo con ulteriori confronti, per sviluppare soluzioni che possano rendere l’offerta turistica sempre più competitiva e in linea con le esigenze del mercato

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Per l’Inner Wheel di Niscemi, la Giornata della donna è cultura e arte

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Per l’Inner Wheel di Niscemi, la Giornata della donna è cultura. Ha organizzato così il direttivo e la presidente Carmelinda Pepi, la ricorrenza, con una carrellata nel mondo dell’arte al femminile condotta magistralmente dallo storico dell’arte Giuseppe Ingaglio che ha ‘rapito’ il pubblico con il suo racconto coinvolgente.

L’arte pittorica femminile esiste da tempo immemorabile ma nessuno l’ha ammirata: è stata lasciata nascosta da un telo scuro per millenni. Tele dipinte finemente da centinaia di donne ma mai esposte per essere apprezzate, mai quanto gli uomini.

La cultura e l’arte per celebrare le donne, quindi ieri sera al Museo civico di Niscemi. Per secoli, il mondo dell’arte è stato dominato dagli uomini: le donne erano spesso muse, soggetti di rappresentazione, ma raramente riconosciute come artiste.Le accademie d’arte, ad esempio, le escludevano.

Eppure, molte artiste hanno sfidato queste barriere: Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Rosa Bonheur e tante altre hanno lasciato il segno in epoche in cui il loro talento era considerato un’eccezione.

A Niscemi, un incontro per riflettere su quanto sia necessario continuare a dare spazio e voce a queste e molte altre artiste, riconoscendo il loro valore senza filtri di genere

Il relatore Ingaglio ha scoperchiato il vaso di Pandora, sollecitato dalle domande della giornalista Liliana Blanco, raccontando di donne artiste dell’antichità. “Siamo a conoscenza di donne artiste dell’antica Grecia – ha detto Ingaglio – come sostiene Plinio il Vecchio e riprendendo gli scritti di Erodoto ricorda che l’arte sia nata donna, come Butade, addolorata per la partenza del marito che andava in guerra, Timare del IV secolo a.C., Calipso del 200 a.C., Aristatene, Hera. Anche la romana Iaia ricordata da Varrone”.

E poi la lunga carrellata di artiste del Medioevo, Rinascimento, eta’ moderna passando per l’età napoleonica, fino all’ attualità con le installazioni di Patricia Cronin con i tessuti strappati in segno di solidarietà in mostra alla Biennale di Venezia.

“Grazie al magistrale contributo dello storico dell’arte Giuseppe Ingaglio – ha detto l’assessore Marianna Avila – che con “La tela di Penelope. Arte di donne, donne di arte”, su iniziativa dell’ Inner Wheel, Museo Civico e Amministrazione Comunale di Niscemi, ha guidato in un viaggio per incontrare non solo le donne che creano arte, festeggiare la donna con la cultura mi sembra il migliore omaggio che le si possa tributare”.

“Grazie al sindaco Massimiliano Conti – ha detto la presidente dell’Inner Weel Carmelinda Pepi – all’Assessore alla Cultura Marianna Avila e al Direttore del Museo Civico Enzo Liardo per la sensibilità al tema e l’accoglienza riservata oltreché alla presidente Inner Carmelinda Pepi, e al prof. Peppuccio Ingaglio che ci hanno preso per mano, guidandoci in questo itinerario di bellezza”.

Il direttore del Museo Civico Enzo Liardo ha sottolineato che non c’è modo più opportuno per celebrare la bellezza e le donne, simbolo di tenacia, fecondità e pregio, supporto imprescindibile per l’uomo e per il mondo.

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Il WWF Sicilia Centrale critica il disegno di legge sugli animali

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Caltanissetta – Con una nota indirizzata ai Deputati all’Assemblea Regionale Siciliana eletti in provincia di Caltanissetta – on. Nuccio Di Paola (M5S), on. Michele Mancuso (FI) e on. Salvatore Scuvera (FdI) – il WWF Sicilia Centrale ha criticato i contenuti del disegno di legge n. 738 – all’ordine del giorno della seduta dell’ARS di martedì 11 marzo – che apporta diverse e rilevanti modifiche all’attuale normativa regionale in materia di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo.

L’Associazione ha rappresentato alla deputazione la forte preoccupazione – propria e delle decine di volontarie e volontari coinvolti – per gli effetti che tale D.D.L. potrebbe avere sulla delicata e complessa problematica del randagismo. «Abbiamo studiato ed esaminato l’articolato in qualità di addetti ai lavori con particolare competenza in materia, visto che da anni svolgiamo attività dirette di prevenzione del randagismo, assistenza agli animali in difficoltà, adozione dei randagi e collaborazione con Comuni e Servizi veterinari nella Provincia di Caltanissetta per l’applicazione delle normative in argomento, anche attraverso l’attività di vigilanza e controllo delle nostre Guardie volontarie zoofile – dichiara Ennio Bonfanti, Presidente di WWF Sicilia Centrale -. Ebbene, le modifiche previste – tra abrogazioni di disposizioni vigenti e introduzione di nuove previsioni legislative – rappresentano un grave peggioramento delle politiche attive di contrasto al randagismo, depotenziandone le strategie più importanti (es. reimmissione sul territorio dei randagi sterilizzati) o sopprimendo tout-court la possibilità per le Associazioni animaliste e zoofile di esercitare concretamente l’autonoma iniziativa nello svolgimento di attività di interesse generale, in grave contrasto col principio di sussidiarietà orizzontale sancito dall’art. 118 della Costituzione».

Gli esperti legali dell’Associazione, inoltre, hanno ravvisato alcuni profili di illegittimità delle nuove norme proposte, che mal si conciliano con le superiori e vincolanti disposizioni del Codice del Terzo settore di cui al D.Lgs. n. 117/2017 e del Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 36/2023 (es. concessione in comodato di beni immobili degli Enti pubblici; affidamento in gestione dei rifugi per cani ecc.). Altre disposizioni contemplate nel Ddl, ancora, contrastano con la necessità di garantire efficacia ed efficienza alle azioni demandate a Comuni ed ASP, addirittura comportando ulteriori oneri finanziari da parte degli Enti locali che sarebbero chiamati ad impiegare maggiori risorse per la custodia, in strutture private convenzionate, di randagi non più reintroducibili nei territori di provenienza. Infine, diverse previsioni suscitano seria preoccupazione in quanto ridurrebbero notevolmente i livelli di trasparenza nella gestione delle strutture di ricovero dei cani e, in generale, comprometterebbero il benessere animale.

«Con le nuove norme si favoriscono in maniera palese le dinamiche nefaste e spregiudicate relative ai canili privati – denuncia Bonfanti – che, lucrando sulla pelle degli animali, prosciugano ingenti risorse pubbliche grazie a convenzioni milionarie con i Comuni. Si tratta di realtà che nella nostra Regione si sono già manifestate e diffuse, tanto da dover far intervenire l’Autorità giudiziaria per debellare il riprovevole fenomeno del c.d. “business randagismo”».

Nella nota inviata agli onorevoli Di Paola, Mancuso e Scuvera, il WWF evidenzia che «ogni intervento legislativo sulla materia debba necessariamente contribuire ad innalzare i livelli di tutela degli animali e di rispetto dei loro diritti, anche in ossequio ai valori della Costituzione italiana recentemente emendata (ex L. cost. 11 febbraio 2022 n. 1, recante “Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente”) con la specifica previsione per cui lo Stato promuove la «tutela degli animali», ora inserita tra i principi fondamentali dalla Carta costituzionale. Inoltre, anche nel contrasto al randagismo occorre dare spazio ai nuovi processi che puntano all’aggregazione di risorse – finanziarie, umane, informative e ideative – potenzialmente generatrici di un valore aggiunto e di innovazione sociale, di cui le Associazioni di tutela degli animali sono formidabili esempi».

Con queste motivazioni il WWF ha chiesto ai tre deputati regionali di attivarsi con le più opportune azioni affinché il Ddl n. 738 venga ritirato dai l’avori d’aula dell’ARS per essere riportato in VI Commissione “Salute, Servizi Sociali e Sanitari”, al fine di assicurarne un maggiore e più approfondito esame anche attraverso l’apporto conoscitivo e propositivo degli Enti del Terzo settore che, sul territorio, sono impegnati da decenni nella tutela degli animali e nelle attività di contrasto al randagismo. Con l’occasione, il Presidente Bonfanti ha proposto agli onorevoli Di Paola, Mancuso e Scuvera di partecipare ad un incontro tematico sul randagismo nel Nisseno, per un utile confronto diretto ed operativo con i rappresentanti dell’associazionismo zoofilo ed i volontari che si occupano del randagismo, nel quale affrontare eventuali proposte che i tre deputati potranno recepite nell’ambito del proprio mandato parlamentare.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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