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Istruzione, Regione-Università a sostegno degli alunni più fragili con il progetto “Nessuno resta indietro: percorsi per il recupero e il potenziamento in Sicilia”

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Si svolgerà domani, martedì 13 aprile, a partire dalle ore 14.30 il convegno sul progetto sperimentale dedicato agli alunni più fragili “Nessuno resta indietro: percorsi per il recupero e il potenziamento in Sicilia”, voluto dal governo Musumeci e finanziato con 221 mila euro dall’assessorato regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, realizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con il dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche, esercizio fisico e formazione dell’Università di Palermo (diretto da Gioacchino Lavanco), esteso anche all’Università Kore di Enna.

Il convegno in modalità remota – che potrà essere seguito sulla piattaforma Microsoft Teams https://tinyurl.com/zfn47amb – sarà aperto dai saluti dell’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale Roberto Lagalla. Seguiranno quelli di Stefano Suraniti, direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e del professore Gioacchino Lavanco, direttore del dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche, dell’esercizio fisico e della formazione.

I lavori continueranno con gli interventi della professoressa Alessandra La Marca, coordinatore del progetto, dell’ing. Filippo Ciancio, dirigente tecnico USR Sicilia, della professoressa Daniela Lo Verde, dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni Falcone”. Una sessione del convegno vedrà come relatori la tutor organizzatrice, Katia Fiandaca, e gli studenti Antonella La Susa, Elisabetta Albeggiani Giudice e Dalila Petrotto del corso di laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria di Palermo che racconteranno la loro esperienza. Infine, prenderanno la parola la professoressa Giulia Morvillo e Federica Martino, dottoranda di ricerca Health Promotion And Cognitive Sciences per una riflessione sulla metodologia didattica e sulla costruzione di esercizi per il recupero e il potenziamento degli alunni.

La virtual conference ha l’obiettivo di sviluppare una riflessione sugli interventi integrati sul territorio per favorire il recupero e il potenziamento dei minori in difficoltà. Il convegno sarà l’occasione per ascoltare l’esperienza degli studenti del corso di laurea magistrale (LM85 bis) di Scienze della Formazione Primaria di Palermo formati e supervisionati dai docenti tutor di tirocinio che stanno realizzando da febbraio scorso e fino a maggio, percorsi a distanza con gruppi piccoli di minori a rischio di insuccesso (per un totale di circa 70.000 ore di didattica erogata). Il progetto si propone, infatti, di mettere a punto un modello sostenibile, strategie e strumenti innovativi di recupero e potenziamento dell’apprendimento, applicabile nel periodo di emergenza sanitaria, volto a contrastare gli effetti a breve e a lungo termine della chiusura delle scuole sui minori in difficoltà, e utilizzabile anche dopo l’emergenza, in particolare grazie alla creazione di un repository di contenuti condivisi.

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Attualità

Ecco i turni di distribuzione dell’acqua

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L’acqua ancora non è sufficiente per il fabbisogno dei quartieri ed in considezione dei quantitativi di acqua, ancora ridotti, che Siciliacque sta fornendo ai serbatoi Caposoprano e Montelungo, Siciliacque ha comunjcato la programmazione della distribuzione con i turni:

25/01 Marchitello, Manfria

26/01 baracche, Caposoprano basso, Fondo Iozza27/01 Caposoprano alto, San Giacomo alto, San Giacomo basso, Scavone

28/01 Marchitello

Rimane invariata la distribuzione nelle zone servite dal serbatoio Spinasanta

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Attualità

Inaugurazione anno giudiziario, il procuratore generale: “Troppe armi a Gela”

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“C’è una elevatissima propensione alla violenza e alla disponibilità di ingenti quantitativi di armi nel mandamento di Gela. In relazione al numero di residenti è forse la più ‘armata’ d’Italia ed ha disponibilità di molte armi, anche da guerra, fra i quali i micidiali kalashnikov che, com’è noto, non sono mai stati utilizzati da ‘Cosa Nostra’ in Sicilia per colpire obiettivi ‘ordinari’”. Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna nella sua relazione presentata oggi in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Il mandamento di Gela ha un modus operandi apertamente ‘corleonese’ con una chiara propensione al ricorso alla violenza più efferata”.

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Lavori nel Castello di Butera

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Butera – A Butera se cade qualche calcinaccio da una parete umida, non si chiude una struttura, come è accaduto a Gela con la scuola Solito. Si trova una soluzione e si ripristina, come avviene in tutte la abitazioni private se si s rosta un muro interno.

Ed è così che sono iniziati i lavori di ripristino sugli interni del Castello medievale di Buemtera. L’amministrazione comunale ha acceso un mutuo a tasso zero con l’Istituto di credito sportivo per la somma di 430 mila euro ed ha affidato i lavori ad una ditta nissena, previa supervisione della Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta che ha già inviato un professionista per la custodia dell’Antiquarium che il Castello custodisce al suo interno.

 Il Caterina di Butera costituiva il nucleo centrale di una roccaforte la cui difesa era affidata, oltre che alla poderosa cinta muraria, alle scoscese pareti della collina sulla quale si erge, a quota 400 metri s.l.m., il centro storico di Butera.

Per la sua posizione strategica fu ambita preda di tutti i conquistatori della Sicilia. In origine il castello era costituito da un sistema di torri collegate tra loro da cortine murarie, delle quali restano oggi parti inglobate in edifici di epoca successiva.

L’ampia corte, racchiusa tra le mura del castello, è oggi adibita a pubblica piazza. Recenti scavi ivi effettuati hanno consentito l’individuazione di tre ampie cisterne interrate all’interno delle quali sono stati recuperati frammenti ceramici di età medievale.

La struttura attualmente esistente è soltanto una delle torri dell’antico complesso. Sul fronte prospicente la piazza Vittoria è visibile l’unica bifora originaria. Con i restauri degli ultimi anni è stata recuperata interamente la scala esterna d’accesso al secondo livello della torre, sono state consolidate le murature e ricostituiti gli ambienti superstiti nei volumi originari.

Sul lato nord della torre, a quota del terzo livello, è stato ricostruito il volume mancante con una struttura in ferro e vetro. Il terzo livello è coperto da una splendida volta a crociera costolonata con stemma gentilizio. La proprietà attuale è pubblica e ciò che rimane del castello è adibito a spazio espositivo

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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