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Cronaca

Ipab: ecco i particolari dell’ indagine. Diretta video

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La Procura della Repubblica ha delegato il Reparto Territoriale Carabinieri di Gela all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Gela nei confronti di 4 soggetti (1 agli arresti domiciliari Giovanni Tandurella e 3 destinatari del divieto di esercitare per un anno uffici direttivi in imprese o società e dell’obbligo di presentazione alla P.G. si tratta dei consiglieri comunali Salvatore Scerra e Sandra Bennici e dell’ex funzionario comunale Renato Mauro), per i reati di “corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio”, “falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici”, “circonvenzione d’incapace”, “truffa”, “appropriazione indebita” e “riciclaggio”. Tra i destinatari della misura figurano anche un sacerdote della Diocesi di Piazza Armerina e due consiglieri del Comune di Gela.
Il provvedimento scaturisce da un’indagine avviata a gennaio del 2020 dal Nucleo Operativo e Radiomobile Carabinieri del citato Reparto Territoriale a seguito delle denunce sporte da familiari di anziani ricoverati presso un istituto pubblico di assistenza e beneficienza di Gela, operante sotto il controllo della Regione Siciliana, che avevano segnalato il grave peggioramento delle condizioni di vita dei propri cari, concomitante con un notevole aumento delle quote di compartecipazione alle rette.
Dalle investigazioni, allo stato, sono emersi episodi corruttivi in relazione alla illegittima cessione, agevolata da uno dei due consiglieri comunali, del citato istituto ad una società privata di Gela, operante nel settore dell’assistenza sanitaria per disabili, gestita da un imprenditore del luogo e dall’altro consigliere. In particolare, il sacerdote – legale rappresentante dell’istituto pubblico – senza osservare le procedure previste dalla normativa in materia di appalti pubblici, avrebbe svenduto la struttura, cedendola in locazione alla detta società privata, a un canone inferiore a quello di mercato, ottenendo in cambio favori di varia natura, nonché somme di denaro versate ad un suo congiunto.
Con il medesimo provvedimento è stato altresì disposto il sequestro preventivo di una unità immobiliare, del valore di circa 75 mila euro e di diversi conti correnti riferibili al sacerdote.

ecco la diretta della conferenza stampa

https://www.facebook.com/ilgazzettinodigela.it/videos/718644095951172/

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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