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Intesa fra C.P.I.A. e Centro Impiego

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Caltanissetta- Sottoscritto il protocollo di intesa tra il Centro per l’impegno di Caltanissetta ed il Centro provinciale istruzione adulti- Caltanissetta/Enna (C.P.I.A.) con il supporto di Sviluppo lavoro Italia

Il Protocollo è stato firmato dal Dott. Gaspare Russo, Dirigente del Servizio VIII Centro per l’Impiego di Caltanissetta e il Dirigente Scolastico Dott. Giovanni Bevilacqua.

L’Intesa mira a promuovere una serie di azioni comuni che favoriscano la riqualificazione e la rigenerazione sociale ed economica del territorio di Caltanissetta e l’individuazione dei bisogni formativi della popolazione adulta, anche con riferimento all’abbandono scolastico, allo sviluppo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, al contrasto al fenomeno dei NEET.

Altro scopo comune alle due amministrazioni è la predisposizione di un’offerta formativa capace di soddisfare le esigenze di sviluppo personale, sociale e del mondo produttivo e l’aumento dell’attrattività complessiva del mercato del lavoro, con effetti benefici per quanto attiene all’occupazione e alla vivibilità del territorio.

Infine l’accordo intende rafforzare i servizi di prossimità alle imprese e alle fasce deboli della popolazione, con particolare riguardo ai giovani, alle donne e ai cittadini stranieri ed extra comunitari qui residenti, per favorire il contrasto alla disoccupazione e alle povertà, promuovendo l’incontro tra le professionalità sommerse e le realtà lavorative virtuose del territorio di Caltanissetta

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Per l’Inner Wheel di Niscemi, la Giornata della donna è cultura e arte

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Per l’Inner Wheel di Niscemi, la Giornata della donna è cultura. Ha organizzato così il direttivo e la presidente Carmelinda Pepi, la ricorrenza, con una carrellata nel mondo dell’arte al femminile condotta magistralmente dallo storico dell’arte Giuseppe Ingaglio che ha ‘rapito’ il pubblico con il suo racconto coinvolgente.

L’arte pittorica femminile esiste da tempo immemorabile ma nessuno l’ha ammirata: è stata lasciata nascosta da un telo scuro per millenni. Tele dipinte finemente da centinaia di donne ma mai esposte per essere apprezzate, mai quanto gli uomini.

La cultura e l’arte per celebrare le donne, quindi ieri sera al Museo civico di Niscemi. Per secoli, il mondo dell’arte è stato dominato dagli uomini: le donne erano spesso muse, soggetti di rappresentazione, ma raramente riconosciute come artiste.Le accademie d’arte, ad esempio, le escludevano.

Eppure, molte artiste hanno sfidato queste barriere: Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Rosa Bonheur e tante altre hanno lasciato il segno in epoche in cui il loro talento era considerato un’eccezione.

A Niscemi, un incontro per riflettere su quanto sia necessario continuare a dare spazio e voce a queste e molte altre artiste, riconoscendo il loro valore senza filtri di genere

Il relatore Ingaglio ha scoperchiato il vaso di Pandora, sollecitato dalle domande della giornalista Liliana Blanco, raccontando di donne artiste dell’antichità. “Siamo a conoscenza di donne artiste dell’antica Grecia – ha detto Ingaglio – come sostiene Plinio il Vecchio e riprendendo gli scritti di Erodoto ricorda che l’arte sia nata donna, come Butade, addolorata per la partenza del marito che andava in guerra, Timare del IV secolo a.C., Calipso del 200 a.C., Aristatene, Hera. Anche la romana Iaia ricordata da Varrone”.

E poi la lunga carrellata di artiste del Medioevo, Rinascimento, eta’ moderna passando per l’età napoleonica, fino all’ attualità con le installazioni di Patricia Cronin con i tessuti strappati in segno di solidarietà in mostra alla Biennale di Venezia.

“Grazie al magistrale contributo dello storico dell’arte Giuseppe Ingaglio – ha detto l’assessore Marianna Avila – che con “La tela di Penelope. Arte di donne, donne di arte”, su iniziativa dell’ Inner Wheel, Museo Civico e Amministrazione Comunale di Niscemi, ha guidato in un viaggio per incontrare non solo le donne che creano arte, festeggiare la donna con la cultura mi sembra il migliore omaggio che le si possa tributare”.

“Grazie al sindaco Massimiliano Conti – ha detto la presidente dell’Inner Weel Carmelinda Pepi – all’Assessore alla Cultura Marianna Avila e al Direttore del Museo Civico Enzo Liardo per la sensibilità al tema e l’accoglienza riservata oltreché alla presidente Inner Carmelinda Pepi, e al prof. Peppuccio Ingaglio che ci hanno preso per mano, guidandoci in questo itinerario di bellezza”.

Il direttore del Museo Civico Enzo Liardo ha sottolineato che non c’è modo più opportuno per celebrare la bellezza e le donne, simbolo di tenacia, fecondità e pregio, supporto imprescindibile per l’uomo e per il mondo.

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“La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata..”

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“La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco, per essere uguale. Un po’ più in basso del braccio, per essere protetta. Dal lato del cuore, per essere amata”.

Queste parole dell’eterno William Shakespeare sono esplicativa per sintetizzare il concetto di complementarietà della donna nella vita dell’uomo e nella società.

La complementarietà tra uomo e donna è un tema profondo che tocca molteplici aspetti della vita umana: biologico, psicologico, relazionale e sociale.

Il concetto non implica una gerarchia o una superiorità dell’uno sull’altro, ma piuttosto un’armonia nelle differenze, che permette una reciproca arricchimento, nonostante la storia narri tutt’altro.

Dal punto di vista biologico, l’uomo e la donna sono progettati per cooperare nella trasmissione della vita, un aspetto che manifesta la loro unità nella diversità.

Ma la complementarietà va oltre l’aspetto fisico: riguarda anche il modo di pensare, di sentire e di relazionarsi con il mondo. Spesso si dice che l’uomo sia più orientato all’azione e alla razionalità, mentre la donna abbia una sensibilità più spiccata verso le relazioni e l’empatia.

Anche se queste caratteristiche non sono rigide e possono variare da persona a persona, è innegabile che la diversità tra i due sessi arricchisce la vita umana. Nelle relazioni, questa differenza si manifesta come una risorsa. L’uomo e la donna, con le loro peculiarità, si completano a vicenda, offrendo prospettive differenti che aiutano a crescere insieme.

Questa dinamica è evidente nella famiglia, dove la presenza di una figura paterna e materna può offrire ai figli modelli complementari di affetto, educazione e guida. Anche nella società, il contributo di uomini e donne, con le loro diverse attitudini e capacità, crea un equilibrio prezioso. La storia dimostra come le società più floride siano quelle che hanno saputo valorizzare entrambi i sessi, riconoscendo l’importanza delle loro differenze senza cercare di annullarle.

La complementarietà tra uomo e donna è un invito a riconoscere la bellezza della diversità e a coltivare relazioni fondate sulla reciproca stima e collaborazione. Quando si supera la logica della competizione e si abbraccia quella della cooperazione, si scopre che l’unione delle differenze non è una fragilità, ma una straordinaria forza.

Eppure la storia è popolata da milioni di uomini…anche se altrettanti milioni sono state le donne. Nascoste…

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L’Ugl sulla ‘Giornata dedicata alla donna’

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Caltanissetta- “Mai più vittime di chi avrebbe dovuto solo amarle e rispettarle. Mai più violenze a loro danno. Mai più subalterne nel contesto delle opportunità lavorative”.

Nella giornata internazionale della donna, il segretario confederale Ugl Andrea Alario sottolinea come l’attenzione non sia mai troppa rispetto a una condizione, quella femminile, che non può essere trascurata.

“I dati sulle violenze e sugli omicidi, con donne vittime, sono ancora allarmanti – spiega – in tutte le sedi istituzionali e nelle realtà sociali, la tendenza deve mutare nettamente. La sola cultura delle quote rosa non può bastare. Su un piano occupazionale, reddituale e di prospettiva di vita, la parità di genere non può essere esclusivamente un mero auspicio da propaganda ma deve diventare punto ineludibile nei programmi politici e nelle azioni di governo, a ogni livello”.

Alario sottolinea l’importanza di una vera parità di genere. “Come organizzazione sindacale siamo con i lavoratori e siamo con le lavoratrici, ogni giorno e in qualsiasi contesto – continua – non bisogna mai abbassare la guardia. È inaccettabile che ancora oggi si faccia la drammatica conta delle donne uccise tra le mura domestiche o di quelle che patiscono infortuni sul lavoro e atteggiamenti vessatori, spesso vittime di incidenti o condotte discriminatorie”.

Sul piano locale, il segretario Ugl fa una proposta, diretta alle istituzioni politiche del territorio. “Vanno rafforzati gli strumenti atti ad assicurare una piena parità di genere – conclude – una consulta comunale che metta insieme donne del mondo del lavoro e delle istituzioni, per dare risposte concrete, può essere un primo passo, anzitutto nella definizione di interventi normativi.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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