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Inner Wheel e Fidapa di Niscemi donano televisori al Reparto di Riabilitazione dell‘Ospedale Basarocco

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Inner Wheel e Fidapa di Niscemi hanno donato all’Unità operativa di Riabilitazione e recupero Funzionale dell’ospedale Suor Cecilia Basarocco di Niscemi, diretto da Luigi Virone, quattro televisori con la finalità di rendere meno pesante il periodo della degenza dei pazienti ricoverati nel reparto. I televisori sono stati così consegnati dalle presidenti della Fidapa Marianna Avila e dall’Inner Wheel Simona La Rosa stamane al direttore sanitario dell’ospedale di Niscemi Alfonso Cirrone Cipolla nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato le socie, il vice Sindaco del Comune di Niscemi Piero Stimolo e diversi operatori sanitari i quali hanno manifestato gratitudine per l’iniziativa.
La donazione dei televisori è stata possibile grazie ad una tombolata di beneficienza che ha promosso la Fidapa e che è stata sponsorizzata da diverse aziende locali. Ed è stato proprio il ricavato della tombolata infatti ad avere consentito l’acquisto e la donazione dei televisori da parte della Fidapa all’Ospedale di Niscemi.

“Con il nostro dono – ha detto la presidente dell’ Inner Wheel La Rosa – abbiamo voluto sostenere il percorso di umanizzazione delle cure riabilitative all’interno delle strutture del Basarocco che è di eccellenza e rappresenta un fiore all occhiello per l’intero comprensorio”.

Il Direttore Sanitario Cirrone Cipolla ha ringraziato a nome della Direzione Strategica dell’ASP di Caltanissetta le due associazioni locali: “Un piccolo grande gesto che è stato molto apprezzato da parte di tutti noi, che ha consentito di creare ulteriori sinergie tra il sistema sanitario e l’associazionismo locale che continua a dimostrare tutta la sua generosità, che spesso è una preziosa chiave che apre alla speranza di una salute sempre più tutelata e protetta”

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Murales di Nino a rischio:l’edificio crolla

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L’edificio è un vecchio rudere ed è a forte rischio di cedimento. Ma su quel rudere di via Morello c’è un murales che raffigura Nino un personaggio conosciuto da tutta la città e tramandato alle nuove generazioni anche con quel ritratto sul muro di un quartiere che collega il centro storico con il fronte mare.

Oggi il murale di Nino è a rischio perché l’edificio è interessato giorno dopo giorno a cedimenti. Importante un tempestivo intervento per evitare che ciò accada.

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Niente podi ma ottime prestazioni per tre atleti dell’Atletica Gela a Vittoria

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Vittoria – Questa settimana niente podi ma ottime prestazioni per i tre atleti dell’Atletica Gela impegnati oggi alla ottava edizione della jazz liberty run che si è corsa a Vittoria come prova valida del trentesimo gran Prix  di corsa Sicilia.

In particolare si sono distinti Carmelo Cafa’ e Alessandro Tona che confermano i progressi mostrati già nelle precedenti gare dove si sono messi in gioco. Un po’ più attardato  Mirko Maniglia che comunque è riuscito a completare la gara nonostante una crisi sul finale di gara.

Prossima appuntamento per gli atleti della società sportiva domenica prossima nella vicina Niscemi in occasione della prima edizione del trofeo città di Niscemi. La società sarà rappresentata da ben 18 partecipanti.

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L’ultimo libro di Vincenzo Cascino presentato a Livorno

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Livorno – ‘Le menti gelesi in fuga’ si distinguono ancora. Una di queste è Vincenzo Cascino invitato a presentare la sua ultima creatura cartacea a Livorno, frutto di una lunga ricerca costata anni di studio.

La presentazione è avvenuta al Circolo ufficiali ‘Mambelli’ di Livorno nell’ambito del 1° Convegno per la Comunità scolastica della Provincia di Livorno.

Il libro prende le mosse dalla ricerca pilota, di tipo longitudinale, dal titolo “DADA-logica e competenze creative”, promossa dal Centro Italiano Gestalt in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, insegnamento di Pedagogia Speciale, cdL Educazione Professionale, Dipartimento Scienze della Salute (Dissal), ha evidenziato come i bambini che apprendono mediante il modello DADA-logica, sviluppino alcune caratteristiche che risultano del tutto assenti invece in quegli alunni che seguono il metodo delle scuole tradizionali.

Nel caso specifico, la caratteristica in questione riguarda la dimensione comunicativa non più “brachilogica” tipica dei bambini “digitali” ma “megalogica” distintiva dei DADA-logici Digitali. Essa costituisce la dimensione comunicativa, strategica per la costruzione di un “pensiero complesso” che sappia guardare al mondo in maniera interconnessa, inclusiva e glocale. L’ Autore, alla luce dei risultati della detta ricerca, propone alla comunità scientifica internazionale la nascita di una nuova categoria antropologica chiamata “DADA- logici digitali” le cui caratteristiche sono illustrate nel testo.

L’ albero è tutta la realtà (chioma realtà virtuale, tronco realtà materiale) i due bambini (gli occhiali sono simboli del digitale) . I bambini chi hanno appreso attraverso il modello dadalogica recuperano alcune caratteristiche dell analogico come ad es l apprendimento alfabetico(rappresentato dal libro ), chi non ha fatto esperienze dadalogica invece continua ad avere caratteristiche digitali, (rappresentato dal tablet)

Vincenzo Cascino insegna Pedagogia Speciale e Pedagogia della Devianza all’Università degli Studi di Genova. Da un decennio si occupa di comprendere i cambiamenti antropogenetici dei nativi digitali a livello cognitivo, affettivo-emotivo e socio-relazionale. A lui si devono alcuni termini che attualmente troviamo nella letteratura nazionale e internazionale: “intelligenza plurilitica” (“spazio” di incontro tra le ”intelligenze multiple” di H. Gardner e l’”intelligenza digitale” di P. Ferri), “selfnet” (identità digitale), “linguaggi digilitici”(strumenti digitali usati dai bambini), “virtualescenti” (adolescenti che vivono nella/la realtà virtuale), DADA-logici digitali (bambini con “intelligenza digitale” che recuperano alcune caratteristiche tipiche della dimensione “analogica”) e comunicazione “megalogica” (ricchezza lessicale scritta e orale in opposizione a quella “brachilogica”, caratterizzata da povertà e frammentazione lessicale).

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