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Cronaca

Indagine su un molestatore di una minore

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Enna – La Polizia di Enna ha notificato un avviso di conclusione indagini e relativa informazione di garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica di Enna, nei confronti di un uomo ritenuto responsabile del reato di violenza sessuale nei confronti di una minorenne.

Le indagini hanno avuto origine agli inizi del Marzo scorso quando la minorenne, accompagnata dai propri genitori, si è presentata presso gli uffici della Squadra Mobile di Enna, dove ha raccontato che poco prima, scesa nell’androne del palazzo dove abita, aveva ricevuto delle attenzioni da parte di un commesso giunto sul posto per consegnarle un plico, e che all’atto di farle mettere la firma sul documento di consegna, le si era avvicinato al punto di “strofinarsi” sulla stessa mimando l’atto sessuale.

La ragazza dopo essere riuscita a svincolarsi, rientrava a casa dove, in preda a una crisi di pianto, raccontava quanto accaduto, prima ad alcune sue amiche attraverso l’invio di un messaggio vocale WhatsApp, e successivamente ai suoi genitori che senza perdere tempo l’accompagnavano presso la Questura di Enna.

A seguito di mirati accertamenti, i poliziotti della Squadra Mobile, riuscivano a risalire all’identità del presunto autore del reato. A fronte di ciò, la Procura della Repubblica di Enna ha disposto l’audizione della minorenne in modalità protetta, eseguita nell’immediatezza da personale della Squadra Mobile con l’ausilio di una psicologa-giuridica forense.Nella circostanza, la vittima ha confermato con lucidità i fatti reato già riferiti in denuncia.

Il Questore di Enna ha manifestato pieno apprezzamento per la rapida indagine condotta dalla Squadra Mobile di Enna invitando chi subisce reati così odiosi a recarsi tempestivamente in Questura a sporgere denuncia, in modo da favorire il più rapido corso alle indagini ed assicurare una piena ed immediata tutela alle vittime.

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Cronaca

Incidente mortale: la vittima un vigile urbano di Caltanissetta

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Caltanissetta- Un raduno di motociclisti si è trasformata in tragedia. Giovanni Calvagno, 60 anni, di Caltanissetta, e’ il motociclista che ha perso la vita in un incidente autonomo lungo la strada statale 286 di Castelbuono.

L’ispettore della polizia municipale insieme a un gruppo di amici appassionato delle due ruote si stava recando a Castelbuono, in provincia di Palermo, quando per cause in corso di accertamento, ha perduto il controllo della sua Yamaha 900 ed è andato a finire contro la recinzione. Tra i primi a soccorrerlo il figlio che faceva parte della comitiva di motociclisti.

A causa dell’incidente mortale si registrano dei rallentamenti lungo la strada statale. Sul posto sono intervenute le squadre Anas e le Forze dell’Ordine per regolare in traffico.

Giovanni Calvagno, vigile urbano di Caltanissetta e figura molto nota in città, era parte di un gruppo di motociclisti in viaggio verso Castelbuono.

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Cronaca

Fugge dalla comunità terapeutica e ruba in un asilo sfondando l’ingresso a pietrate

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Ragusa – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ragusa hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria iblea per furto aggravato, danneggiamento e violazione degli obblighi imposti un 24enne marocchino che, nella notte tra martedì e mercoledì scorso, si era allontanato dalla comunità terapeutica ove risulta associato con vincolo di permanenza notturna.


Non nuovo a simili episodi, in quest’ultima circostanza il cittadino marocchino, con problematiche legate all’abuso di stupefacenti, ha sfogato i propri istinti criminali verso un asilo nido, fortunatamente deserto a quell’ora della notte, posto nelle immediate vicinanze della struttura terapeutica, prendendo a pietrate, con un grosso masso recuperato nelle vicinanze, la porta a vetri che consente l’accesso all’asilo da dove, riuscito ad intrufolarsi, rubava alcuni elettrodomestici, indumenti e generi alimentari.


Per il giovane extracomunitario, subito identificato e raggiunto dai militari grazie alle immediate ricerche attivate nel circondario a seguito dell’allarme lanciato dai responsabili dell’asilo non appena accortisi dell’accaduto, è scattato il deferimento all’Autorità Giudiziaria iblea.


Terminate le formalità di rito, il marocchino è stato quindi riaccompagnato presso la comunità terapeutica dalla quale si era arbitrariamente allontanato.

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Cronaca

Droga e armi, licatese in manette

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I Carabinieri di Licata, hanno arrestato, in flagranza di reato, un 51enne del luogo, perché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di arma clandestina e munizionamento.

I militari, con il supporto dei Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, nel corso di una perquisizione effettuata all’interno di un ovile di proprietà dell’uomo, in contrada Agrabona, hanno rinvenuto, abilmente occultati, oltre un chilogrammo di marijuana, suddivisa in 5 buste di cellophane, un fucile calibro 12 a canne mozze e quasi 100 cartucce di diverso calibro, alcune di queste caricate a pallettoni.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i successivi accertamenti.

L’arrestato, come disposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Agrigento in attesa dell’udienza di convalida.

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