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Dall'Italia e dal Mondo

Incontro Udc di Assisi: presentato testo di Decio Terrana sull’ impegno dei cattolici in politica

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Assisi – In occasione dell’ incontro nazionale dell’ Udc tenutosi ad Assisi nei giorni scorsi sul tema  “L’impegno dei cattolici in politica e il valore della Dottrina sociale della Chiesa ” è stato presentato il testo di Decio Terrana, attuale coordinatore dell’ Udc in Sicilia, intitolato “L’ impegno dei Cattolici in politica. Un’ alleanza per il futuro dell’ Italia”. All’ incontro ha partecipato una numerosa delegazione della Sicilia.

Nel testo Terrana ripercorre il contesto politico attuale alla luce degli ultimi eventi storici prospettando “l’ esigenza di riunirsi intorno a valori condivisi e a un maggiore impegno politico”. 

Oggi nonostante le sfide e la militanza dei cittadini in numerosi partiti, un partito unico cattolico potrebbe anche rappresentare un’opportunità significativa per rinnovare l’impegno dei cattolici nella vita pubblica, promuovendo una politica che sia non solo etica ma anche inclusiva e aperta al dialogo. 

Terrana nel testo ripercorre l’ attuale contesto politico alla luce di alcuni significativi eventi storici  evidenziando oggi l’ esigenza di riunirsi attorno ad alcuni valori condivisi e a un maggiore impegno politico. Il testo nei prossimi mesi verrà presentato in Sicilia con un tour che interesserà le diverse province. “I cattolici impegnati nella vita pubblica – scrive Terrana – sono chiamati a rispettare la visione cristiana della vita, che implica anche un ‘unità di intenti basata su valori comuni.

È fondamentale che i cristiani dimostrino coerenza, dedizione al servizio, professionalità e un rigoroso senso morale

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Fuori dal G7. “Per salvare l’agricoltura e la pesca, bisogna superare il modello neoliberista

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Siracusa – “Secondo i dati Istat, più del 95% delle aziende agricole italiane sono condotte a livello famigliare, mentre secondo fonti della Unioncamere, in Italia chiudono decine di migliaia di aziende del settore primario ogni anno, rilevando nei primi otto mesi di quest’anno una cancellazione record di oltre 26.000 imprese con tantissime aziende già espropriate e vendute all’asta. Dato in accelerazione rispetto al trend che ha visto chiudere in pochi decenni oltre il 50% delle imprese agricole. Dal 1996 le aziende della pesca passano da 23.000 imprese circa a 11.700 circa (anche qui il 50%), in una crisi economica tale per cui il bando che finanzia la rottamazione dei motopescherecci che si sta chiudendo proprio oggi, 30 settembre 2024 – 74 milioni di euro di fondi pubblici – sta raccogliendo l’adesione di circa 400 imprese che perderemo presto.”

È questo l’incipit del documento di Alleanza sociale per la sovranità alimentare redatto a Siracusa durante la tre giorni di Forum “Fuori dal G7, Contro il Wto, per un Commercio Giusto e per la Nuova Riforma di Agricoltura e Pesca”.E la crisi dell’agricoltura italiana è certificata anche dal dato del Prodotto interno lordo: “Mentre il Pil italiano nel 2003 è stato in crescita, il valore aggiunto dell’agricoltura è diminuito del 3,5% (perdendo circa un miliardo di euro) – si fa notare nel documento, che sarà presto inviato con richiesta di incontro al ministro c dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha presieduto il G7 Agricoltura di Siracusa.Le crisi di questi anni, secondo l’assise di Siracusa tra oltre 40 associazioni e sindacati, è stata causata dal modello economico neoliberista, scelto per gestire i processi di produzione, trasformazione e commercializzazione: “quello delle banche, della GdO, delle Multinazionali e del Wto che impone regole commerciali medioevali”.

Tanto è vero che “Chi cresce, in realtà, sono l’agroindustria e la commercializzazione che vedono ampliare la loro capacità di produrre valore aggiunto, mentre il settore primario perde, trascinando vaste aree del Paese nella crisi lasciate sole da decenni a fare i conti con l’abbandono dei territori, la desertificazione ambientale e social, gli effetti delle crisi ambientali come le alluvioni – si legge ancora nel documento finale del Forum adottato in assemblea e consegnato ad un gruppo di lavoro per la stesura finale e la prossima pubblicazione.

Il documento chiede alla politica di passare dalle petizioni di principio alle iniziative concrete che portino risultati. Tre gli obiettivi:1) ottenere dall’Europa un cambio profondo di orientamenti restituendo centralità all’agricoltura ed alla pesca e al Mediterraneo,2) adottare in Italia ogni iniziativa possibile per favorire il reddito delle imprese produttive piccole e medie piuttosto che l’agroalimentare dell’agribusiness,3) adottare in Italia una forte iniziativa di risanamento delle aziende agricole scongiurando il dramma della debitoria delle imprese legata al fallimento del modello imposto.“Per parte nostra – è scritto ancora nel documento – lavoreremo nei prossimi mesi perché su queste proposte si costruisca l’Unità degli agricoltori e dei Pescatori impegnati da mesi contro la crisi e per dare vita alla più ampia alleanza con i braccianti, i tecnici e i cittadini”.Sulla base del documento del Forum, l’Assemblea nella Chiesa di Bosco Minniti in Siracusa ha approvato la proposta che si costituisca una “Rete Permanente di iniziativa per la Nuova Riforma dell’Agricoltura, della Pesca e del diritto al cibo e al lavoro” dando mandato al Coordinamento dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare di convocare un incontro per avviarne i lavori.

L’Assemblea ha anche adottato una risoluzione proposta da Altragricoltura che impegna il movimento a sostenere, estendere e rafforzare le mobilitazioni di contadini e cittadini in difesa del territorio ed a partecipare a tre prime iniziative:- la mobilitazione degli allevatori contro la crisi economica e per l’eradicazione delle zoonosi (Brucellosi e Tubercolosi) e delle epizoozie (Lingua Blu e Peste suina africana su tutte), anche per difendere i territori delle aree interne dall’abbandono dei territori di cui i pastori e gli allevatori sono spesso uno degli ultimi presidi.- la mobilitazione per difendere i territori dal dilagare dell’eolico selvaggio e per un modello della produzione energetica popolare e non in mano all’agribusiness delle multinazionali e della speculazione energetica (in particolare a sostegno della mobilitazione dei pastori, dei contadini e dei cittadini sardi impegnati a scongiurare che l’isola diventi una industria della produzione energetica industriale compromettendo il territorio).- il sostegno a iniziative unitarie per dare vita nelle aree alluvionate dell’Emilia Romagna alla più forte risposta popolare di fronte ai ritardi con cui si risponde ai problemi delle famiglie ed alle imprese rurali alluvionate ed alla assenza di piani e azioni credibili di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione.

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Crisi Ast “più gestionale che economica”, riunione Faisa Cisal Sicilia

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Catania – È certamente la situazione trasporto pubblico locale in Sicilia, il tema principale di quelli all’ordine del giorno della riunione del Consiglio direttivo regionale Faisa Cisal Sicilia.

L’incontro nella sede della Segreteria regionale di via Adua, a Catania. Tra i temi più rilevanti e delicati che saranno discussi oggi, come vi dicevamo, spicca la crisi dell’Azienda Siciliana Trasporti (AST) Spa.

Al centro dell’organizzazione sindacale, come più volte evidenziato nel corso del 2024, la denuncia di degrado del parco autobus dell’Ast che ha provocato disservizi nel trasporto extraurbano, penalizzando viaggiatori, studenti e lavoratori.

“Nonostante le ripetute segnalazioni, i vertici aziendali non hanno ascoltato questi allarmi, determinando un’elevata soppressione di corse in tutta la Sicilia, con gravi conseguenze soprattutto per i pendolari”, spiegano i componenti della Segreteria regionale della Faisa Cisal Sicilia Lo Schiavo, Moschella, Di Maio e Crisafulli.La situazione critica dell’Azienda siciliana trasporti è emersa in maniera più evidente con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, aggravata da soluzioni improvvisate e scelte contrastanti tra il Governo Regionale e i vertici aziendali.

“Un esempio di queste è il Decreto Direttoriale n. 2031 del 18 settembre 2024 – continuano Lo Schiavo, Moschella, Di Maio e Crisafulli – che imponeva l’Obbligo di Servizio Pubblico (OSP), ma è stato ritirato pochi giorni dopo, il 27 settembre 2024”.Nonostante la volontà espressa dal nuovo Presidente dell’Ast, Alessandro Virgara, di garantire la mobilità nelle province di Ragusa e Siracusa utilizzando mezzi e personale dell’azienda, la Faisa Cisal sottolinea che “non è stato ancora comunicato alcun cronoprogramma per riparare gli autobus guasti nelle sedi periferiche di Palermo, Catania, Messina, Trapani, Ragusa e Siracusa”.Secondo l’organizzazione sindacale, “la crisi dell’Ast è più gestionale che economica.

La mancanza di figure professionali chiave e di un organigramma completo sta compromettendo la funzionalità del servizio. Lo sblocco delle assunzioni e le progressioni di carriera sono ritenuti indispensabili per garantire un servizio di trasporto adeguato ai cittadini”, concludono dalla Faisa Cisal Sicilia.In foto da sinistra verso destra: Lo Schiavo, Di Maio, Moschella e Crisafulli.

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Festival del Giornalismo Enogastronomico

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Galati Mamertino – L’edizione 2024 del Festival del Giornalismo Enogastronomico, che si terrà il primo weekend di ottobre a Galati Mamertino, ha come tema centrale il ‘Valore Territorio’. L’evento si concentrerà sull’importanza di comprendere e valorizzare l’identità territoriale come elemento di sviluppo economico.

Si rifletterà su quanto un’identità forte, legata alle specificità produttive e culturali del territorio, possa rappresentare un fattore di crescita per le piccole e medie imprese locali.

Il festival esplorerà il tema da diverse prospettive:

Dal punto di vista del territorio, si analizzerà come istituzioni e imprese abbiano un ruolo centrale nella costruzione e promozione di un’identità territoriale forte. Si cercherà di rispondere a domande cruciali: Quanto vale economicamente un’identità forte legata al territorio? Come si possono valorizzare le peculiarità che rendono unica un’area geografica?

Dal punto di vista dell’informazione, verrà discusso il valore del giornalismo locale e del racconto del territorio. Esiste un modello vincente per garantire la sopravvivenza e la rilevanza dell’informazione legata al territorio e ai suoi attori?

Dal punto di vista del mercato, il focus sarà su come una narrazione efficace possa trasformarsi in una risorsa fondamentale per le micro e piccole imprese. Si esplorerà l’importanza dello storytelling e di strategie di marketing mirate che, raccontando il territorio, possono creare valore economico e promuovere lo sviluppo.

Quest’anno, il festival non solo celebrerà le eccellenze gastronomiche e vinicole della regione, ma offrirà una piattaforma di confronto su come l’identità territoriale possa essere il motore di un futuro economico e sociale sostenibile per le aree interne della Sicilia, con uno sguardo proiettato verso il 2025, anno in cui la Sicilia sarà riconosciuta come “Regione europea della gastronomia.Tracciando la rotta verso il 2025 Galati Mamertino, con il suo ruolo di incubatore di imprese locali supportate da fondi europei, si conferma un simbolo di vitalità rurale e innovazione, rendendo questa edizione un appuntamento imperdibile per chiunque voglia conoscere il futuro enogastronomico della Sicilia.

Sede: Incubatore dei Nebrodi Via Pianoporta 98070 Galati Mamertino (ME )

Programma completo: https://festivaldelgiornalismoenogastronomico.it/programma/

Durante il Festival sono stati programmati tre incontri formativi per i giornalisti:

4 ottobre ore 17

Festival del giornalismo enogastronomico “Valore territorio”- Libertà di stampa e non solo dopo le ultime riforme

Data: 04/10/2024 Ora inizio 17:00 Ora fine 19:00

Valido 2 crediti formativi

Libertà di stampa e non solo dopo le ultime riforme

RELATORI

Valerio Vartolo, avvocato; Alfredo Pecoraro, giornalista; Nino Amadore, giornalista; Giacomo Di Girolamo, giornalista. Modera Alessandra Serio, giornalista

5 ottobre ore 10

Festival del giornalismo enogastronomico  “Valore territorio”- Giornalismo locale: i deserti di informazione nelle aree interne

Data: 05/10/2024 Ora inizio 10:00 Ora fine 12:00

Valido 2 crediti formativi

Il giornalismo locale ha un peso non indifferente sulla diffusione dell’informazione giornalistica, rappresenta una risorsa importante nel mondo della comunicazione territoriale. L’analisi del valore di una informazione capillare attraverso i numeri del web ci consente di capire come gestire la desertificazione della notizia nelle aree interne

RELATORI

Biagio Semilia, presidente Federazione editori digitali; Salvo Li Castri, vice presidente Odg Sicilia; Giacomo Di Girolamo (Tp24); Enzo Scarso (direttore Ragusa Oggi). Modera Nino Giordano

5 ottobre ore 17

Festival del giornalismo enogastronomico “Valore territorio”- Fake news, un progetto dell’Università di Palermo per contrastare il fenomeno della disinformazione

Data: 05/10/2024 Ora inizio 17:00 Ora fine.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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