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Cronaca

Incidente con auto ribaltata vicino al Tribunale

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Pauroso incidente nella strada che costeggia il Tribunale di Gela.

Prima lo scontro e poi un’auto si è ribaltata ed è rimasta nella posizione che si vede nella foto di copertina.

Lo scontro laterale è avvenuto fra una Fiat Panda vecchio modello ed una Q 3. A seguito dell’incidente la panda è finita nella rotonda. Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco per liberare gli occupanti dell’abitacolo dell’auto e i Carabinieri per i rilievi sul sinistro.

Un altro scontro fra due auto è avvenuto nel pomeriggio di oggi in via F 10 nel quartiere Cantina sociale. Una delle due auto era condotta dal consigliere comunale Vincenzo Casciana. Nessuno è rimasto ferito.

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Cronaca

Incendio auto a Macchitella

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Incendio auto a Macchitella alle 23, mentre la movida gode della serata del venerdì.

Vicino la Casa di cura, un’auto ha preso fuoco. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco per estinguere le fiamme. Non si conoscono le cause dell’incendio.

Vigili e forze dell’ordine stanno valutando il caso.

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Cronaca

Gela brucia: incendi in tre zone

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Quattro squadre dei Vigili del fuoco impegnate a spegnere un vasto incendio a Piano Mendola e le fiamme sono ancora altre.

Un incendio in viale Mediterraneo a ridosso del Grest ed un altro vicino la scuola Enrico Mattei.

Cronaca di una città invasa da sterpaglie che prendono fuoco ad ogni cicca di sigaretta abbandonata per caso.

Per l’ incendio di Piano Mendola sono intervenuti i vigili del fuoco di Mazzarino per evitare che le fiamme danneggiasseero una fattoria che si trova nella zona.

La Procivis è intervenuta nei pressi della scuola Mattei: qui l’allarme è scattato per la casa del custode della scuola.

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Cronaca

Razza: “Sicilia porta dell’Europa”

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L’importanza strategica della Sicilia è stata una consapevolezza dei popoli dell’ antichità. I Greci, 2600 anni fa, lo hanno capito bene e oggi sembra tanto ovvio da essere quasi dimenticato. A ricordarlo ci ha pensato il deputato europeo Ruggero Razza che si prepara al suo nuovo impegno politico in seno all’Europa.

Sicilia, Mediterraneo ed Europa rappresentano un’ unità inscindibile. La Trinacria è la porta dell’Europa, punto di passaggio per gli scambi commerciali e la sua vocazione mediterranea rappresenta l’esigenza di pensare a soluzioni di rilancio, che si fondano sulle identità locali, modello di una Europa più unita e aggregata.

Una questione ampia e che riguarda i siciliani molto da vicino, discussa durante gli study days del gruppo Ecr, alla quale ha preso parte il neo eletto al Parlamento europeo Ruggero Razza che ha presieduto la sessione di lavori sul Mediterraneo, che è sempre più centrale e con esso la Sicilia.

Il Mediterraneo è cruciale per l’Europa.“Parlano i numeri: in uno specchio d’acqua pari all’ 1 per cento della superficie marina globale transita il 20 per cento del traffico marittimo del pianeta che, in uno scenario di area mediterranea allargata, genera il 13,4 per cento del Pil mondiale”, ha spiegato l’ex assessore regionale alla Salute. E aggiunge: “Sono dati incontrovertibili che confermano anche l’importanza dell’azione condotta dal governo italiano che ha individuato nel Sud la piattaforma energetica naturale per emancipare gradualmente l’intera Europa da approvvigionamenti extracomunitari”.

All’interno di questo ampio contesto c’è la Sicilia al centro del Mediterraneo che torna a essere crocevia del mondo e di interessi internazionali importanti. La guerra in Ucraina ha confermato un’esigenza per il Sud fondamentale: l’autonomia energetica, con la possibilità per la Sicilia di fare da ponte di dialogo dell’Europa. Su questo fronte servono investimenti di miliardi di euro che potrebbero transitare nella Regione e che potranno dare all’Isola una centralità economica di cui si avverte da tempo la necessità.

“Se è vero che l’Italia è l’unica nazione Ue su cui transitano ben 5 metanodotti, con lo sviluppo dei giacimenti di Argo e Cassiopea, a largo delle coste siciliane, si segnerà – continua Razza –  una tappa importante per raggiungere quella indipendenza energetica di cui oggi non possiamo più fare a meno, soprattutto dopo l’aggressione Russa all’Ucraina“.

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