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Incentivi per 36 milioni alle aziende siciliane che innovano

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Risorse pari a 36 milioni destinate alle aziende siciliane per la realizzazione di investimenti che favoriscano l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la riconversione di siti produttivi.

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo hanno presentato questa mattina a Palazzo d’Orléans, a Palermo, la misura “Ripresa Sicilia”, una delle quattro linee di intervento all’interno del più ampio programma “Competitività Sicilia”. Presenti anche il dirigente generale dell’assessorato, Carmelo Frittitta, e il direttore generale dell’Irfis, Calogero Giulio Guagliano.

«Questo avviso pubblico – ha sottolineato il governatore Schifani – punta ad adeguare il nostro sistema produttivo agli standard europei e a renderlo sempre più efficiente e competitivo. Si tratta di misure pensate per la crescita delle nostre imprese, attuate attraverso una modalità che lascia alle aziende il tempo necessario per presentare le istanze e per la quale esprimo il mio apprezzamento all’assessorato e all’Irfis. Questo – ha aggiunto il presidente della Regione – è uno dei tanti interventi che stiamo mettendo in campo per il tessuto imprenditoriale dell’Isola, per il quale siamo fortemente impegnati su vari fronti: il depuratore di Priolo, vicenda che stiamo affrontando con grande senso di responsabilità e in collaborazione col governo nazionale, anche alla luce della buona notizia dell’acquisto da parte di un importante gruppo del settore petrolifero della raffineria Lukoil di Priolo; la riforma della Commissione tecnica specialistica; il “Bonus Energia”, misura tesa a contrastare il caro-bollette e a incentivare l’adozione di sistemi virtuosi di approvvigionamento energetico».

«La misura – ha aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – coniuga competitività, innovazione e ricerca, internazionalizzazione. Lo scopo del mio assessorato è supportare il più possibile le imprese attraverso strumenti finanziari e qualunque altro metodo innovativo volto ad aumentare la capacità di competere nel mercato globale. Per questo avviso abbiamo voluto abolire il click-day, un meccanismo che non condividiamo, perché pensiamo che i progetti vadano valutati secondo un criterio meritocratico. Ho chiesto ai miei uffici e a quelli dell’Irfis, che gestiranno i fondi, di avere tempi certi per le procedure amministrative, prevedendo anche delle penali nel caso in cui ci fosse qualche ritardo. In merito alle risorse destinate alla misura, in base alle richieste che arriveranno potremo eventualmente implementarle con la nuova programmazione 2021-2027, facendo scorrere le graduatorie».

“Ripresa Sicilia” ha una dotazione finanziaria complessiva di 36 milioni: 16 milioni provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione 2021-2027 e 20 milioni dal Poc 2014-2020. I beneficiari dei finanziamenti sono le piccole e medie imprese dell’Isola in forma singola o associata. Sono previste agevolazioni, tra finanziamento a tasso zero (della durata massima di 12 anni) e contributi a fondo perduto, sino al 75% dell’investimento per programmi di spesa tra i 400 mila e i 5 milioni di euro. Il cofinanziamento da parte dell’impresa richiedente non deve essere inferiore al 25% dell’investimento. L’agevolazione sarà erogata attraverso un’anticipazione che può raggiungere il 40% del finanziamento concesso, successivi stati di avanzamento lavori (al massimo tre) pari ad almeno il 25% e un’erogazione finale.

Innovando rispetto al passato, è richiesto un progetto integrato di investimento su ricerca e innovazione, competitività e internazionalizzazione, che dovrà avere una durata massima di 24 mesi. Le spese ammissibili devono prevedere la realizzazione di progetti imprenditoriali integrati con programmi di ricerca e sviluppo, a sostegno dell’industrializzazione dei risultati della ricerca, per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione. In quest’ottica, saranno ammesse le spese per progettazione e direzione lavori, opere murarie e costi di ristrutturazione, acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, spese per la formazione specialistica del personale, acquisto di software, brevetti e licenze, spese per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale; consulenza specialistica e programmi di internazionalizzazione, marketing ed e-business.

Il soggetto attuatore della misura sarà l’Irfis, l’istituto finanziario della Regione. Le istanze potranno essere presentate on line sulla piattaforma dedicata, attiva dal primo marzo, incentivisicilia.irfis.it. 

«Questa – ha spiegato il direttore dell’Istituto, Guagliano – è la prima iniziativa di ripresa degli investimenti, una vera e propria scommessa in questo momento di congiuntura economica. Abbiamo stabilito dei tempi definiti nell’esame delle richieste, al massimo 90 giorni, perché vogliamo dare garanzie alle aziende. Garanzie che dovranno offrire anche loro: dovranno essere imprese capaci di affrontare l’investimento e di rimanere sul mercato».
 
Il programma “Competitività Sicilia” predisposto dall’assessorato alle Attività produttive prevede anche le misure “Fare impresa in Sicilia”, “Connessioni” e “Cluster Sicilia”. Complessivamente, tutte e quattro le linee di intervento hanno una dotazione finanziaria di circa 105 milioni di euro, 71 dei quali a valere sul Fsc 2021/2027, 34 sul Poc 2014-2020.

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Seicento scout in città per il Thinking Day

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Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.

Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.

La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.

E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.

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Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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