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Politica

In Sicilia alle urne per le Regionali il 48,62% , dato superiore a 5 anni fa

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Per le elezioni regionali in Sicilia ha votato il 48,62 per cento degli aventi diritto, ovvero 2.249.870 votanti su 4.627.146 elettori. Il dato sull’affluenza del 2022 è comunque superiore a quello di cinque anni fa quando era stata del 46,75%.

Dai dati definitivi delle 23 di ieri la provincia con l’affluenza più alta è Messina, al 53,4% (nel 2017 era al 51,75%); a seguire Catania col 52,24% (51,56%) e Palermo al 50,14% (46,4%). Questo il dato per le altre province: Siracusa 48,37% (47,56%), Trapani 48,12% (45,43%), Ragusa 47,08% (47,28%), Agrigento al 41,46% (39,63%), Caltanissetta 40,81% (39,83%) e infine Enna al 39,99% (37,68%).

Lo scrutinio per il presidente della Regione e i deputati dell’Ars nelle 5.293 sezioni della Sicilia inizierà alle 14.

Settanta i deputati dell’Assemblea regionale siciliana che saranno eletti. Così la ripartizione dei seggi: 62 attribuiti con il sistema proporzionale puro e soglia di sbarramento al 5 per cento a livello regionale (16 a Palermo, 13 a Catania, 8 a Messina, 6 ad Agrigento, 5 a Siracusa e a Trapani, 4 a Ragusa, 3 a Caltanissetta e 2 a Enna); 1 seggio spetta al candidato alla Presidenza della Regione eletto e 1 seggio al candidato governatore arrivato secondo nelle preferenze.

Infine, 6 seggi vengono assegnati all’interno della lista regionale del candidato presidente (cosiddetto listino): si tratta, in sostanza, di una lista bloccata che funziona da premio di maggioranza e consente alla coalizione collegata al Presidente della Regione eletto di ottenere al massimo 42 seggi all’Ars. I seggi a tal fine non utilizzati sono distribuiti, con criterio proporzionale, alle liste di minoranza che abbiano superato lo sbarramento.

I dati relativi alle operazioni di scrutinio odierne, man mano che verranno trasmessi al dipartimento delle Autonomie locali dalle prefetture territorialmente competenti, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati sul portale elezioni.regione.sicilia.it, in modo da assicurare un aggiornamento in tempo reale.

I risultati ufficiali saranno proclamati dagli appositi Uffici centrali circoscrizionali, costituiti presso i Tribunali dei nove Comuni capoluogo, e dall’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Palermo.

Ulteriori informazioni sono presenti all’interno del portale della Regione Siciliana nella sezione dedicata alle elezioni regionali del 25 settembre 2022.

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Il Pd a Tallarita e Balbo:”Zuccalà governerà fino al 2027″

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Butera. La risposta del Pd agli attacchi ricevuti in questi giorni dal presidente del consiglio Emilio Tallarita  e da altri consiglieri di opposizione tra cui l’ex sindaco Balbo è netta: ” il Sindaco Zuccalà e la Sua Amministrazione governeranno fino alla scadenza del mandato prevista nel 2027″.

Il Pd ritiene invece che sia il Presidente di parte, che non può più svolgere le sue funzioni. 

Nel documento del circolo buterese dei Dem si fa una premessa:il Sindaco è stato eletto mediante un voto diretto degli elettori e non può essere sfiduciato in alcun modo dai consiglieri attualmente guidati dal Consigliere-Presidente in quanto non raggiungono il quorum dei 2/3 del Consiglio Comunale. Il Presidente, invece, può essere sottoposto a revoca della carica se non rispetta i criteri di imparzialità e le regole previste dallo statuto. Il  consiglio ha funzioni di indirizzo controllo e propositive con proposte mozioni e interrogazioni in materie di sua competenza, tassativamente indicate dalla legge. Quindi non ha potere gestionale. Gli atti Esecutivi sono di competenza dei dirigenti su atti di indirizzo della Giunta comunale  quale organo esecutivo.

In sostanza essere maggioranza in Consiglio non significa poter governare la Città. 

Ma c’è di più ed altro nella nota del Pd.

“Nelle ultime sedute del Consiglio Comunale del 17 dicembre 2024 e del 22 gennaio 2025 – si legge nella nota-   abbiamo assistito ad uno spettacolo indecente, con protagonista principale il Presidente Tallarita che ha attaccato violentemente il Sindaco e la Giunta, nonché il Partito Democratico anche con illazioni e attacchi personali. Nella seduta del 17 dicembre 2024 ha abbandonato l’aula seguito “fedelmente” dalla Consigliera Chimera, violando così il suo ruolo di Presidente super partes.Nell’ultima seduta del 22 gennaio 2025 ha deliberatamente violato il regolamento del Consiglio Comunale. Ha attaccato violentemente Sindaco e PD.

Ha distribuito volantini fra gli “spettatori”.

-Ha tessuto gli elogi dell’ex Sindaco Balbo comunicando testualmente “che il Sindaco Filippo Balbo ha fatto assumere più di 40 persone alla SRR4”.

Non ha spiegato come ha fatto e con quali strumenti legislativi.Il Consigliere Balbo, molto compiaciuto, ha ritenuto di avere l’obbligo di ringraziare pubblicamente per le sue comunicazioni il Presidente. Al Presidente diciamo: non può svolgere la sua funzione, essendo diventato un Presidente di parte e dovendo inoltre chiarire ulteriormente quanto dichiarato in consiglio sulle 40 assunzioni alla SRR4.All’ex Sindaco Balbo, sconfitto sonoramente dagli elettori ribadiamo che  si deve rassegnare.

“Il Sindaco Zuccalà continuerà a governare fino al 2027, portando avanti una politica di servizio verso la nostra Butera, rispondendo ai bisogni della nostra collettività e non a interessi di bottega di gruppi di potere”Il PD sostiene questo progetto ed è aperto ad ogni confronto anche con gli avversari, purché rispettino le regole e non abbiano come scopo della loro azione lo sfascio e la distruzione delle Istituzioni democratiche”- concludono i Dem

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Pepata replica del sindaco Zuccalà al deputato di FdI Scuvera

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Butera. Alla guerra dichiarata dall’on.Totò Scuvera non fa mancare la sua risposta il sindaco Giovanni Zuccalà che non accetta certo l’accusa di speculazioni politiche.Scuvera, come è noto, ha disconosciuto l’assessore Donzella come componente di FdI nella Giunta e ha poi annunciato in pompa magna l’adesione al partito della consigliera Elisabetta Pasqualetto sostenendo in questa circostanza che l”esperienza Zuccalà è finita.Insomma ha fatto capire di voler prendere le distanze dal sindaco.

“Fino a qualche mese fa non era così – replica il primo cittadino di Butera- il deputato di FdI è venuto a Butera ben felice di farsi fotografare con me all’inaugurazione del Presepe ed alla sagra. Un mese fa circa ad un convegno a Villa Peretti da lui organizzato mi ha rivolto i saluti davanti al pubblico anche se io non c’ero.Non sono comportamento di chi vuole prendere le distanze”.

Zuccalà aggiunge altro: “mi ha chiesto di poter avere visibilità a Butera e l’ha avuta.
Akcuni giorni prima del rimpasto mi ha chiesto un altro assessore, non gli bastava la Donzella che era già in Giunta.Il deputato disconosce l’assessore Donzella ma poi gli chiede il voto utile come assessore per l’elezione del direttivo di FdI
Che delusione e che figuraccia fa il deputato.Dice che il partito si sta allargando a Butera perché vi ha aderito la consigliera Pasqualetto sua cugina. Ma non vorrei che invece si è ristretto come i maglioni di lana lavati a 100 gradi”.

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Dal Pd ai Civici, ecco la sceneggiata di un’alleanza che si dice granitica e invece è di burro

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Non è successo niente: il Pd sostiene il sindaco Di Stefano, il nuovo ospedale è importante ma anche potenziare quello che già esiste, con i Civici solo un momento di incomprensione, l’assessore Franzone ha chiarito la sua posizione. Tutto a posto anche con lui: in sintesi questo è quello che il Pd ha confezionato per i gelesi dopo la riunione interna svoltasi stasera.

Da una settimana sulla vicenda ospedale anche sui social il commissario Pd Giuseppe Arancio va dicendo: non bisogna confondere il contenitore con il contenuto. Attenzione a non scivolare su una buccia di banana. Sagge parole e acqua sul fuoco. Così ieri sera quel Pd irato con i Civici che reclamava la riunione di maggioranza e metteva in crisi la presenza di Franzone in Giunta, è tornato ad essere il dolce e pacato gnellino alleato del sindaco.

Domani aspettiamo lo stesso copione da Una buona idea e lunedì completerà la sceneggiatura il sindaco dopo la verifica di maggioranza. Ci faranno sapere che è tutto a posto. Che la maggioranza è salda, sta bene, ha una linea unitaria sulla sanità.

Ma non è così:ciascuno dei tre partiti di maggioranza ha i suoi problemi interni e ha qualche consigliere che dissente ed è scontento. Inoltre i tre partiti non sono abituati a concertare e dialogare tra loro. E così qualche pasticcio viene fuori soprattutto quando il sindaco, bravo a mettere coperchi sulle pentole, si distrae perché ha cose più importanti a cui pensare. Hanno fatto brutta figura i suoi alleati di fronte ad una città in cui i suoi abitanti non possono curarsi perché manca di tutto a cominciare dai medici. Avrebbero potuto usare per il teatrino delle incomprensioni di questa settimana- se proprio non ne potevano fare a meno – un tema diverso da quello della salute.Ma hanno resistito fin troppo da luglio ad oggi a recitare la parte della maggioranza di granito. Non è così. Anche stavolta il sindaco riuscirà a mettere il coperchio sulla pentola. Ma non andrà in questo modo all’infinito e i giochetti di urlare e litigare per poi far finta che non è successo nulla, sono fin troppo scontati anche per gli spettatori più sprovveduti.Lo capiscono tutti che in apparenza l’alleanza è granitica , di fatto è di burro.

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