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In piazza a Niscemi contro la guerra

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Sabato 25 febbraio il Comitato No Muos scenderà ancora una volta in piazza a Niscemi contro la guerra.

Queste le loro rivendicazioni:

“Abbiamo scelto di manifestare lì per denunciare che la guerra che divampa a qualche centinaio di chilometri da casa nostra, si può fare anche perché la Sicilia è diventata la portaerei della Nato e degli Stati Uniti.
La base di Sigonella e il Muos di Niscemi sono infatti fondamentali per le ricognizioni che effettuano sul teatro di guerra, mettendoci di fornte al fatto che anche noi siamo, senza volerlo in prima linea in questa guerra.
Una guerra che rappresenta la conseguenza più nefasta delle crescenti tensioni interimperialiste delle principali potenze capitalistiche negli ultimi anni. Guerra che rimane l’unica risposta che gli Stati capitalisti riescono a trovare per tentare di salvaguardare il loro potere.


In contemporanea si terrà a Catania una manifestazione promossa da diverse sigle tra cui la Cgil che nonostante noi avessimo chiamato alla mobilitazione con molto anticipo hanno deciso di sovrapporsi alla nostra manifestazione.
Ci chiediamo perché non rafforzare un momento di lotta in un luogo simbolo delle guerre che si combattono nel mondo? 
Ci chiediamo perché nel loro appello non ci sia una parola di denuncia contro il governo Meloni che in piena continuità con l’Agenda Draghi e col sostegno della quasi totalità del Parlamento, conferma un coinvolgimento spinto del nostro Paese nel conflitto imperialista ucraino, favorendo così l’industria italiana delle armi e tutti quei settori economici che vedono opportunità di profitto nella ricostruzione dei territori distrutti.


Ci chiediamo perché non si parla della guerra che questo governo fa contro le classi popolari, per poter sostenere le ingenti spese militari che superano oramai gli 80 milioni di euro al giorno, con il taglio del reddito di cittadinanza, la reintroduzione dei voucher e la rimozione dei limiti sull’utilizzo dei contratti a tempo determinato, nonché una continua riduzione di spesa per sanità scuola e università.


E ancora non una parola su scuole e università che vengono sempre più militarizzate per diventare centri di consenso alla guerra con la ricerca orientata a scopi bellici e l’istituzione di PCTO nelle caserme e addirittura presso la base di Sigonella. 
Ci dispiace ma non ci sentiamo in linea con chi organizza questa manifestazione svuotata di significati e contenuti per permettere di stare comode quelle forze politiche che sporcano la parola pace, votando in parlamento l’invio di armi, chiedendo l’aumento delle spese militari o sedendo nei consigli di amministrazione delle industrie delle armi. Forze che spudoratamente piegano un momento che potrebbe essere catastrofico per l’umanità ai loro giochetti di alleanze per le prossime elezioni comunali. 
Rispettiamo chi scenderà in piazza a Catania, ma rinnoviamo il nostro invito a partecipare alla manifestazione di Niscemi per costruire realmente opposizione a chi fa la guerra.
Rinnoviamo invece il nostro gemellaggio con la manifestazione di Genova organizzata dai lavoratori portuali del CALP che in questi mesi hanno realmente sabotato la guerra impedendo il traffico delle navi cariche di armi”.

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Dalla Regione 4mln per stipendi del personale delle Ipab

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Quattro milioni di euro per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali dei dipendenti delle Ipab (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) della Sicilia. L’assessorato della Famiglia e delle politiche sociali ha liquidato agli enti i fondi per il 2024: 3,2 milioni di euro serviranno per pagare le integrazioni stipendiali e gli oneri previdenziali del personale dipendente delle Ipab e 800 mila euro saranno riservati, invece, alla regolarizzazione contributiva delle posizioni dei dipendenti degli istituti definitivamente inattivi.

«Gli uffici, quest’anno, sono riusciti ad assegnare e liquidare i contributi in anticipo rispetto al passato – dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano – L’attenzione del governo Schifani è sempre stata massima sulle condizioni dei lavoratori delle Ipab, molti dei quali attendono numerose mensilità. Questi fondi, infatti, serviranno agli enti per regolarizzare la posizione stipendiale e contributiva dei dipendenti».

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Extracosti chiesti agli utenti dalle strutture private convenzionate con l’ASP di Ragusa. Vittima la deputata Campo

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Palermo – Esami diagnostici a pagamento con un extracosto rispetto a chi ha un ticket in esenzione totale, giustificato dalle strutture convenzionate come ‘tassa per le nuove tecnologie’.

Lo ha scoperto la deputata regionale del Movimento 5 Stelle all’ARS Stefania Campo che nelle scorse settimane si era recata presso una struttura sanitaria privata convenzionata con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa e al momento dell’esibizione della ricetta medica, la struttura le ha chiesto un extra costo per poter effettuare l’esame con un apparecchio di ultima generazione. Insospettita dall’accaduto, la deputata ha voluto approfondire la questione, interfacciandosi con altri pazienti e scoprendo un vero e proprio vaso di Pandora con un giro di extra costi che le strutture private del ragusano in convenzione con la locale ASP continuano a richiedere ai pazienti, giustificando l’obolo come tassa per poter utilizzare un macchinario di nuova generazione.

Scatta l’interrogazione al presidente della Regione e all’Asssore Regionale per la Salute. Nell’ambito del Piano straordinario per l’abbattimento delle Liste d’attesa e sulla scorta dei finanziamenti ricevuti dall’Assessorato regionale per la Salute, l’ASP di Ragusa ha comunicato lo scorso luglio di aver contrattualizzato con alcune strutture convenzionate n.7244 prestazioni diagnostiche, di cui: n.1022 Risonanze magnetiche; n. 834 Tac; n. 5388 Ecografie.

Nel mese di luglio l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa comunicava di aver arricchito il proprio parco tecnologico con un mammografo digitale che amplia e migliora l’offerta dell’Unità di Screening mammografico e diagnostica senologica. L’apparecchiatura, che si trova all’ospedale “Maria Paternò Arezzo” di Ragusa Ibla, ha una capacità in termini di risoluzione dell’immagine e di adeguatezza della diagnosi, di gran lunga superiore rispetto alle versioni precedenti.

“La scorsa settimana – racconta la deputata regionale Stefania Campo – mi sono recata dopo ben sette mesi dalla prenotazione, in una struttura convenzionata nel comune di Comiso per effettuare una mammografia. In questa struttura mi viene proposto di pagare una cifra extra, nonostante l’esenzione, per effettuare l’esame con un mammografo 3D di ultima generazione. Avendo obiettato che l’ambulatorio mi era stato assegnato automaticamente dal Centro Unico di Prenotazione e che se avessi voluto effettuare una prestazione a pagamento sicuramente non avrei aspettato sette mesi e l’avrei effettuata nel mio comune di residenza, mi viene risposto che allora sarei stata sottoposta a mammografia con l’apparecchiatura obsoleta, con l’avvertenza che, per le prossime visite, nonostante le prenotazioni del CUP, dovrà pagare ugualmente la prestazione. Vengo inoltre a conoscenza che il medesimo costo extra ‘supplemento nuovi macchinari’ era stato proposto a tutte le altre donne in attesa.

Un fatto gravissimo che a quanto pare avviene quotidianamente con migliaia di pazienti. Considerato chele risorse stanziate dalla Regione per l’ASP di Ragusa per abbattere le liste d’attesa sono stimate in 3 milioni di euro, esigo immediati chiarimenti da parte della Regione Siciliana”. Nella sua interrogazione la deputata Cinquestelle chiede alla Regione Siciliana se siano a conoscenza che alcune strutture convenzionate chiedono agli utenti quella che può essere a tutti gli effetti definita una “tassa per le nuove tecnologie”; in che modo vengono spesi dall’ASP di Ragusa i circa 3 milioni stanziati per le oltre 7000 convenzioni aggiuntive; se le convenzioni con le strutture private valgono solo per i macchinari obsoleti e non anche per gli apparecchi di ultima generazione in possesso delle strutture; se le risorse stanziate dalla Regione per l’ASP di Ragusa, stimate in 3 milioni di euro, siano state sottratte dalle risorse destinate al servizio sanitario pubblico; a quanto ammontano le risorse stanziate per l’ASP di Ragusa per gli anni 2022, 2023 e 2024 per il recupero delle liste d’attesa, e se sia stata rispettata (e in che modo) la ripartizione al 50 per cento tra pubblico e privato e ancora quali misure di controllo siano state adottate dalle strutture amministrative per evitare abusi o errori nella rendicontazione.

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Presentati 20 progetti per il Piano territoriale regionale

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L’amministrazione comunale ha presentato questa mattina le proposte progettuali che confluiranno nel P.T.R., il Piano Territoriale Regionale. Lo strumento di pianificazione territoriale definisce le strategie e gli obiettivi per lo sviluppo del territorio regionale. Fonda le sue radici nei principi definiti dall’Agenda 2030.


“La scadenza per presentare i progetti era risicata – hanno detto il Sindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore Simone Morgana – si tratta di uno strumento urbanistico che porta ad una visione strategica regionale. Per Gela è una visione per i prossimi 50 anni. In queste settimane ci sono stati incontri preliminari, con tecnici e parti sociali e datoriali, compresa Sicindustria e la commissione consiliare Urbanistica. “Credo che il Comune di Gela sia tra quelli con il maggior numero di proposte presentate in Sicilia”, ha aggiunto l’assessore Franzone.


Tra i progetti l’Interporto, il nuovo ospedale di Ponte Olivo, un grande terminal portuale per i container, i tratti territoriali della Siracusa-Gela e l’adeguamento della statale 117 bis e 417, oltre che della ciclopedonalità di Manfria. Ecco l’elenco dettagliato dei progetti.
ELENCO PROGETTI P.T.R.
Water front
Villa Comunale
Ring e laminazione
Rigenerazione
Pontile sbarcatoio
Poggio Arena
Parco fluviale
Lungomare Manfria
Fogna via Venezia
Ex Dogana
Cittadella dello Sport – Marchitello
Gateway del Mediterraneo del Golfo, un terminal container nel Canale di Sicilia per unire l’Europa al Mediterraneo (3 progetti)
Porto One Work
Mappa cammini Francigeni
Gela smart city
Greenway Gela-Manfria ciclopedonale
Mega ospedale Gela Ponte Olivo
Autostrada Gela-Siracusa
Approvvigionamento idrico
Adeguamento funzionale SS 117 bis SS 417

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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