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Cronaca

Imprenditore gelese arrestato nel piacentino

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Gaetano Gallo, un imprenditore gelese di 52 anni, da diverso tempo residente in provincia di Piacenza, è stato arrestato dai Carabinieri che hanno eseguito l’ordine di carcerazione per esecuzione di espiazione di pena detentiva a seguito della cessazione dell’affidamento in prova per sopravvenienza di un nuovo titolo esecutivo emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Caltanissetta.

L’uomo è accusato di reati fiscali, di associazione di tipo mafioso, estorsione e rapina commessi in provincia di Caltanissetta e in altre località del territorio nazionale dal 2008 al 2020.

Già sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, condannato con sentenza definitiva della Corte d’Appello di Caltanissetta, dovrà scontare la pena residua per un totale di 6 anni 9 mesi e un giorno.

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Cronaca

Droga, un arresto a Mazzarino

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Un pregiudicato di 45 anni, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Mazzarino, nel corso di un servizio di controllo del territorio.

I militari hanno notato il sospetto scambio di sostanze stupefacenti tra il soggetto in questione e un uomo successivamente identificato come tossicodipendente. Il tempestivo intervento ha permesso di interrompere la cessione e di avviare immediatamente le indagini. A seguito di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’arrestato, i Carabinieri hanno rinvenuto ulteriori quantità di cocaina, oltre a materiale idoneo al confezionamento e alla pesatura della sostanza, indicativo di un’attività di spaccio. L’uomo è stato tratto in arresto e condotto presso la casa circondariale, in attesa dell’udienza di convalida. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela ha convalidato l’arresto e disposto per il pregiudicato la misura cautelare degli arresti domiciliari, con l’obbligo di non allontanarsi dal luogo di residenza senza autorizzazione.

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Cronaca

Confiscati beni a imprenditore gelese legato a Cosa Nostra

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La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca definitiva di beni, ai sensi della normativa antimafia, emesso dalla Corte di Appello – Sezione Misure di Prevenzione di Caltanissetta, nei confronti di soggetto risultato vicino alla famiglia gelese di “Cosa Nostra” riconducibile al noto boss Giuseppe “Piddu” Madonia.

La misura, originata da una proposta a firma del Direttore della Dia, era scaturita dalle risultanze di una articolata attività investigativa, eseguita dal Centro Operativo di Caltanissetta, che aveva consentito di poter acclarare che il soggetto, nella sua qualità di socio e/o amministratore di attività imprenditoriali, è risultato negli anni essere stato a disposizione della famiglia mafiosa di Gela, in rapporto sinallagmatico con la stessa, destinando a questa ingenti disponibilità finanziarie, in cambio di interventi finalizzati ad imporre le proprie forniture di inerti, utilizzando, per l’illecito scopo, il metodo delle sovrafatturazioni di forniture e/o di trasporti. Sono stati confiscati una società di capitale operante nel settore della produzione di inerti, titolare tra l’altro di una grossa cava con impianto di estrazione, due quote di partecipazione societarie, 9 immobili tra i quali una multiproprietà alle Isole Eolie, numerosi rapporti bancari, un autocarro, per un valore complessivo di 2,2 milioni di euro.

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Cronaca

Droga, armi e munizioni: carabinieri arrestano extracomunitario

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Un cittadino extracomunitario di 43 anni, è stato arrestato dai Carabinieri nell’ambito dei servizi di prevenzione generale finalizzati a preservare la sicurezza del territorio.

Il Comando Provinciale Carabinieri di Caltanissetta, coadiuvato dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, ha effettuato una serie di perquisizioni locali in provincia e nel corso di una perquisizione domiciliare operata a Gela in un’abitazione rurale in uso all’uomo, i militari hanno rinvenuta, nascosta in un’intercapedine del soffitto, una pistola calibro 22 con matricola abrasa con relativo munizionamento, mentre nel vano tecnico dell’immobile era occultato un chilo di hashish. L’arma, il munizionamento e lo stupefacente sono stati posti sotto sequestro penale e messi a disposizione all’Autorità Giudiziaria per consentire approfondimenti balistici e tecnico-scientifici. Per l’arma, in particolare, si procederà a verifiche volte a stabilire l’eventuale provenienza delittuosa. L’arrestato, dopo le formalità di rito, su disposizione del Pubblico Ministero è stato tradotto presso la casa circondariale di Gela. Il Gip, a seguito dell’interrogatorio di garanzia, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere.

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