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Cronaca

Il WWF presenta un esposto sull’incendio all’Eni

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Lo scorso 11 gennaio si è sviluppato un incendio all’Ecofining della raffineria ENI di Gela , dove si è verificato il possibile guasto ad uno dei forni della “green refinery”; il giorno successivo la locale Procura della Repubblica ha disposto accertamenti sulle cause e le modalità dell’incendio, delegando le indagini alla Capitaneria di Porto. A seguito di tali notizie, al WWF Sicilia Centrale sono giunte diverse segnalazioni di soci e simpatizzanti allarmati per le potenziali conseguenze negative sulla salute pubblica e sulle matrici ambientali. Adesso, quindi, l’Associazione ambientalista ha presentato un esposto a numerose Autorità ed Organi competenti chiedendo di “avviare un’urgente indagine per accertare i fatti e le responsabilità di quanto accaduto, adottando tutti i provvedimenti conseguenti; in particolare, oltre all’accertamento dell’avvenuto rispetto delle norme, disposizioni tecniche e di sicurezza e dei Piani di emergenza prescritti, si chiede di espletare le più opportune attività di verifica dei dati dei Sistemi di Monitoraggio delle Emissioni (SME) e di effettuare appositi e specifici accertamenti tecnici, analisi e prove laboratoriali, procedendo all’applicazione del D. Lgs. 152/2006 in ordine a possibili rischi di inquinamento e contaminazione”.

Nell’esposto – inviato ad ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), Dipartimento regionale dell’Ambiente, Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, Dipartimento delle attività produttive, Dipartimento regionale della Protezione Civile, ASP (Azienda Sanitaria Provinciale), Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Guardia Costiera di Gela e Comune di Gela – WWF Sicilia Centrale ricorda che “il sito di Gela ricade tra le Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) e costituisce Sito di Interesse Nazionale (SIN) sul quale si applica il Piano di Risanamento dell’Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale di Gela; per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, il Piano Regionale per la Tutela della qualità dell’Aria classifica il Comune di Gela tra quelli ricompresi nella Zona IT1914 “Aree Industriali”; per tali aree a rischio, l’Assessorato regionale Territorio e Ambiente ha emanato i Piani di Azione per il risanamento della qualità dell’aria e le indicazioni per la realizzazione di una rete di rilevamento della qualità dell’aria e per il monitoraggio e la caratterizzazione delle molestie olfattive”. A tutti i destinatari dell’esposto è stato chiesto, inoltre, chedi quanto riscontrato e degli esiti degli accertamenti effettuati, qualora dovessero emergere eventuali violazioni penalmente rilevanti in materia di ambiente e danno ambientale” si provveda a “darne immediata comunicazione alla Procura della Repubblica di Gela”.

Il documento è stato inviato anche al Prefetto di Caltanissetta “per supervisionare e monitorare le azioni ed attività di controllo e verifica di quanto accaduto”; il WWF, infine, ha chiesto di essere informato circa gli esiti degli accertamenti richiesti “onde consentire allo scrivente Ente di protezione ambientale l’attuazione delle finalità statutarie”.

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Cronaca

Corriere della droga bloccato in Sardegna. Giovane nisseno aveva 36 panetti di cocaina

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E’ della provincia di Caltanissetta (non è stata specificata la città), il ventenne arrestato dai finanzieri del Gruppo Olbia con l’accusa di traffico di stupefacenti. Il giovane è stato fermato durante le operazioni di sbarco delle motonavi al porto di Isola Bianca, mentre trasportava un carico di droga, appena sceso dalla nave Grimaldi proveniente da Livorno.

Le Fiamme Gialle, con l’ausilio dei cani antidroga Betty, Semia, Joy e Dante, hanno scoperto 36 panetti di cocaina, nascosti abilmente nelle intercapedini del veicolo. Il carico, dal peso complessivo di circa 39 chili è stato sequestrato.

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Cronaca

Molestie ripetute all’ex moglie, braccialetto elettronico per niscemese

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Un cinquantaduenne di Niscemi, più volte denunciato dall’ex moglie vittima da diversi anni di ripetute molestie dopo la fine della loro storia a cui non si era rassegnato, su proposta del Questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, è stato sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, per la durata di un anno e sei mesi, con l’applicazione del braccialetto elettronico. La misura, disposta dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, è stata eseguita dai poliziotti del Commissariato di Niscemi. Il sorvegliato era già stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e condannato con sentenza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela.

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Cronaca

Controllo del territorio per reprimere l’illegalità

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La Compagnia Carabinieri di Caltanissetta, in aderenza alle indicazioni fornite dal Prefetto del capoluogo nisseno, ha organizzato un servizio straordinario di controllo del territorio. L’attività, che ha visto l’impegno dei militari del Nucleo Operativo – Sezione Radiomobile, con pattuglie in colori d’istituto, ha riguardato l’identificazione di persone e mezzi con posti di controllo e posti di blocco lungo le principali arterie di comunicazione stradale, dove si registra, soprattutto il fine settimana, un consistente movimento di veicoli e di persone. L’operazione rientra nel quadro delle iniziative di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità e di degrado urbano, con particolare attenzione al contrasto della mala movida e al controllo delle aree sensibili del territorio. Nell’occasione, la Sezione Motociclisti del Comando Provinciale è intervenuta durante l’evento “Babbo Natale in Moto”, che ha visto la partecipazione di circa 300 motociclisti, offrendo insieme agli altri centauri doni ai piccoli intervenuti.

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