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Il Tenente Colonnello Salvatore Menta è il nuovo Comandante del Reparto Operativo di Caltanissetta

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Caltanissetta – Il nuovo Comandante del Reparto Operativo di Caltanissetta è il Tenente Colonnello Salvatore Menta, che succede al Tenente Colonnello Alessio Artioli, destinato al Battaglione di Vibo Valentia.Il Tenente Colonnello Menta, 51enne nato a Catania, si è arruolato nel 1998 e dopo avere frequentato la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, è stato destinato, come primo incarico, all’8° Battaglione Carabinieri “Lazio”, quale Comandante di plotone.

Dal 2002 al 2008, è stato Ufficiale addetto presso l’Ufficio Pianificazione, Programmazione e Controllo del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Successivamente, ha ricoperto incarichi nell’ambito dell’organizzazione territoriale dell’Arma, quale Comandante della Compagnia Carabinieri di San Marcello Pistoiese (PT) dal 2008 al 2010 e Comandante della Compagnia Carabinieri di Canicattì (AG) dal 2010 al 2015; dal 2015 al 2020, ha retto il comando Compagnia Carabinieri per l’Aeronautica di Sigonella (SR), e da ultimo, tra il 2020 e il 2024, è stato Comandante del Reparto Servizi Magistratura di Reggio Calabria.

Da qualche giorno si sono insediati anche il nuovo Comandante della Compagnia Carabinieri di Mussomeli, il Cap. Lorenzo Pallotta, e il Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile del capoluogo, il Tenente Ciro Lanna.Il Capitano Pallotta, 29enne nato a Benevento che subentra al Maggiore Giuseppe Tomaselli destinato alla Compagnia Carabinieri di Mazara del Vallo (TP), ha frequentato il 196° corso presso l’Accademia Militare di Modena ed il 25° corso di Applicazione presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Come primo incarico, dal 2019 al 2021, è stato destinato al 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, quale Comandante di plotone.Successivamente, è stato impiegato nell’ambito dell’organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri, ricoprendo dal 2021 al 2024 l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bianco (RC).Il Tenente Ciro Lanna, 25enne nato a Caserta, succede al Tenente Simone Di Monaco, destinato al Nucleo Investigativo di Bologna.

Arruolato nel 2018, dopo la formazione presso l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, il Tenente Lanna ha ricoperto l’incarico di Comandante di plotone presso il 2^ Reggimento allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri.

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Attualità

Sindaco: ‘i contatori di aria saranno sostituiti’

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Il sindaco di Gela Di Stefano apre le porte alla speranza sulla questione acqua, richieste di verifica di perdite occulte, turni, diminuzione degli importi in bollette e, perché cambio di gestione. Lo fa ai nostri microfoni in una lunga diretta che i nostri lettori potranno trovare sulla pagina Facebook de ‘ilgazzettinodigela.it’, il cui link trovate sotto.

Il sindaco sollecitato dalle domande della giornalista chiarisce quattro punti: qual è la procedura per la verifica sulle presunte perdite sottolineate da Caltaqua; l’accordo in sede di Prefettura in base al quale devono essere sostituiti i contatori che conteggiato aria e non effettivi consumi idrici:

il finanziamento di un milione di euro per il potabilizzatore che aumenterà le dotazioni idriche,

la posizione dell’amministrazione dalla parte degli utenti.

Ecco l’intervista:

https://www.facebook.com/share/r/mkjrzkwmCZtFz1jw/

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Il secondo relitto sarà restaurato nei locali di Bosco Littorio

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Entrano nel vivo le operazioni di recupero del relitto denominato “Gela 2”, individuato nel 1995 nei fondali di contrada Bulala a Gela, nel Nisseno. Si tratta di una nave greca del V secolo a.C. lunga circa 15 metri e larga 5, rinvenuta a circa 6 metri di profondità. La Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, grazie ad un finanziamento del Fondo sociale di coesione di oltre 900 mila euro, già nel mese di luglio aveva avviato lo scavo archeologico subacqueo per liberare i legni dell’imbarcazione, oltre che i materiali relativi al carico della nave, dai fondali particolarmente sabbiosi.

Le operazioni sono state realizzate dalla ditta specializzata in lavori subacquei Atlantis scrl di Monreale, in provincia di Palermo, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza del mare. Il tempo stimato per l’esecuzione dei lavori di recupero è di 270 giorni. 

Per cominciare, sarà completato lo smontaggio e il recupero dei legni dell’imbarcazione e poi inizieranno i lavori di restauro all’interno dei locali di Bosco Littorio, messi a disposizione dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Caltanissetta, all’interno del Parco archeologico di Gela. 

«Nei prossimi mesi – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – i visitatori che si recheranno al Bosco Littorio potranno assistere alle operazioni di desalinizzazione e restauro dei componenti dell’imbarcazione, così come avvenuto per il Marausa 2. Una volta completate queste attività, si provvederà alla conservazione della nave dentro il “Museo della navi di Gela” all’interno dello stesso Bosco Littorio».

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Attualità

Rinviata assemblea della Ghelas di domani

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Il caso Ghelas non si chiude domani. L’assemblea tra il sindaco Terenziano Di Stefano e l’amministratore unico Guido Siragusa prevista per domani è stata rinviata a data da destinarsi.

Pare che la decisione sia stata presa univocamente.Tregua tra Di Stefano e Siragusa in attesa di chiarire alcuni aspetti.Chi punta al posto di Siragusa alla Ghelas tra gli alleati del sindaco dovrà attendere.

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