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Il sindaco:”tradito da Giuda e voltagabbana”

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Il sindaco ha esordito chiedendosi se in un contesto così drammatico è importante parlare delle sue dimissioni.Ha parlato poi di Giuda che ha tradito. Taluni consiglieri che hanno chiesto le dimissioni sono voltagabbana che hanno tradito gli elettori perché eletti in maggioranza ed hanno saltato il fosso.

“Alla gente interessava sapere perché si è arrivati ad una scelta così difficile da assumere e di chi sono le responsabilità. Io – ha detto Greco- mi sono sentito tradito da Giuda che ha messo l’ultima firma sulla sfiducia ( il consigliere Cascino) cui rimane il marchio e voltagabbana.Mi sono sentito tradito da dirigente al bilancio che si è dimesso. Noi abbiamo la responsabilità di non aver capito tutto quello che stava dietro e cioè tutto il disavanzo e i problemi economici che c’erano dietro. Io ho sempre avuto rispetto del consiglio e non avrei mai messo il consiglio di fronte al dilemma di votare un bilancio del 2022 con il parere negativo dei revisori. Chiesi al dirigente di apportare le modifiche, di darci chiarimenti e dirci come superare le criticità”

Il sindaco ha attaccato duramente Spata suo avversario al ballottaggio dicendogli che deve vergognarsi per le tante cose che non comprende. Ha risposto via via a tutti gli interventi dei consiglieri facendo emergere che non approfondiscono le questioni.

“La scelta del dissesto è dolorosa- ha aggiunto- ma abbiamo fatto tutto con coraggio e fermezza.Il problema del dissesto nasce nel 2015 quando la Corte dei Conti invitò commissario Arena ad introdurre correttivi. Noi abbiamo fatto tutto il possibile. Sono cattivo se litigo con i dirigenti o se non li punisco.I consiglieri dicono oggi una cosa ora un’altra contraria.Vengono a giocare invece di mantenere comportamenti seri e responsabili”.

Mentre il sindaco parlava il consigliere Cascino protestava e disturbava e il sindaco ha invitato il presidente di sbatterlo fuori.

Greco ha proseguito così: “il dissesto è nato non solo per la massa debitoria ma per problemi organizzativi interni al Comune.Noi andiamo avanti per il bene della città. I consiglieri si accaniscono e dicono bugie perché temono che io sia ricandidato. Io ho avuto il coraggio di invertire la rotta e di voltare pagina.Chi dice il contrario è in malafede o è ignorante.Stasera invece su di me solo invettive.Prima di chiedere le dimissioni a me certi consiglieri dovrebbero dimettersi loro”. Il sindaco ha concluso dicendo che è preoccupato anche per il comportamento di FdI che non si è presentato in aula con motivazioni puerili. Un gruppo che non ha mai fatto il bene della città.

“Voglio augurarmi che il consiglio senza strategie subdole possa votare unito pur con sofferenza il dissesto rispettando la legge.Non è il momento della campagna elettorale ” – ha concluso.

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Cronaca

Ddl per istituire il 10 gennaio la Giornata nazionale Antiracket

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L’istituzione di una Giornata nazionale dell’Antiracket, ogni anno il 10 gennaio, è la proposta del presidente della commissione Antimafia, all’Ars, Antonello Cracolici, approvata all’unanimità dai componenti della commissione, per tenere alta l’attenzione della cittadinanza sul racket delle estorsioni.

Il disegno di legge (n.861) di cui è primo firmatario il presidente Cracolici, sarà inoltrato al Parlamento dopo il voto dell’Assemblea Regionale Siciliana. 

La data del 10 gennaio coincide con la denuncia fatta dall’imprenditore Libero Grassi attraverso le pagine del Giornale di Sicilia contro le richieste di pizzo alla sua azienda da parte di un fantomatico “geometra Anzalone”. Un rifiuto, quello di Libero Grassi, che con coraggio nel 1991 ha rotto il clima di omertà attorno al pizzo, al punto da essere ucciso dalla mafia il 29 agosto dello stesso anno.

Cracolici ha raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da alcune associazioni antiracket che hanno sollecitato maggiore sensibilizzazione sul fenomeno.

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Cronaca

Evade dai domiciliari, arrestato

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Un quarantenne nisseno è stato arrestato dai poliziotti della sezione volanti, in esecuzione di provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, che ha aggravato la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, sostituendola con la custodia in carcere.

L’uomo, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, infatti, in diverse occasioni, è stato trovato dagli agenti della Polizia di Stato fuori dalla propria abitazione e denunciato per evasione. Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto in carcere.

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Flash news

Tempo di rimpastino in Giunta? Sembra di sì

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Rimpastino in vista nella Giunta Di Stefano? Potrebbe essere. Qualcosa bolle in pentola. La voce è tornata a circolare in questi giorni e non solo negli ambienti politici. C’entra invece la mancata organizzazione da parte dell’Assessorato alla cultura di un evento per le scuole dedicato alla Giornata del Ricordo che cade il 10 febbraio. Come per la Giornata della Memoria, anche per il ricordo del massacro delle foibe era in corso l’organizzazione di un incontro in collaborazione con il mondo dell’associazionismo. Ma l’iter non è andato avanti perchè – questa la voce circolata- potrebbero esserci novità nella Giunta che coinvolgerebbero l’assessore alla cultura Viviana Altamore. Dinissioni? Revoca delle deleghe? Non si sa. Tutto è nella sfera delle voci che circolano. La voce tornata in auge del rimpastino, non sorprende perché il sindaco ha fatto patti in campagna elettorale con vari gruppi politici, ha preso impegni che sono noti a tutti e che intende rispettare.Ma è lui che vuole dettare i tempi delle modifiche in Giunta. Voci insistenti dicono che sia imminente il tempo del rimpastino.

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