Butera. Il sindaco Giovanni Zuccalá ha reso noto che la Regione ha nominato un commissario ad acta per l’approvazione del bilancio di previsione e ha lanciato accuse all’opposizione (che in consiglio è maggioranza) per non aver voluto approvare in tempo utile il bilancio quando l’amministrazione ha presentato la delibera in consiglio.
“Il sindaco ha evidenziato il danno derivante alla comunità buterese non per motivi politici ma per motivi personali da parte del gruppo “Tallarita- Balbo”.
“È del 7 aprile la mail da parte dell’Assessorato regionale al bilancio che applica le sanzioni di legge per la mancata trasmissione del bilancio armonizzato. A questo di aggiunge anche la perdita delle premialtà all’ente, che ammontano a 14.000 euro”- dice il sindaco.
Caltanissetta.In seguito a un costruttivo confronto sui temi dell’università, dello sport e della viabilità con il consigliere Carlo Vagginelli, eletto a Caltanissetta nella lista civica Caltanissetta Futura e Democratica, il sindaco Terenziano Di Stefano ha annunciato insieme a Vagginelli, con determinazione le proposte per il futuro del Libero Consorzio di Caltanissetta.
Università Il Consorzio Universitario di Caltanissetta, che oggi conta oltre 1000 iscritti, rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo culturale ed economico della nostra provincia. È indispensabile un sostegno economico a medio e lungo termine, in modo da rafforzare la qualità dell’offerta formativa e incentivare la crescita delle competenze tra tutti i comuni della provincia .
Sport Riteniamo urgente rivedere il bando per l’affidamento del Pala Carelli, affinché la struttura diventi maggiormente appetibile alle società sportive. Una gestione più mirata e trasparente delle risorse potrà favorire un ambiente competitivo e promuovere lo sviluppo degli sport a livello regionale
Viabilità Per migliorare la mobilità dei cittadini nisseni, è necessaria la realizzazione di nuove infrastrutture. Interventi mirati e ben pianificati consentiranno di ottimizzare i flussi di traffico e di garantire collegamenti più efficienti, contribuendo al benessere quotidiano della comunità.
“Questi impegni, che ci sentiamo di assumere con responsabilità, sono resi possibili dalla presenza di risorse già previste nel bilancio della Provincia, risorse che intendo utilizzare in maniera strategica per il bene della nostra comunità.Il confronto con il consigliere Vagginelli ha rafforzato la mia convinzione che investire in questi settori significhi investire nel futuro di Caltanissetta. Sono determinato a trasformare queste proposte in realtà, affinché il nostro territorio possa continuare a crescere e prosperare”- ha detto Di Stefano
I dottori Gaetano Alberghina, Cesare Francesco Cannemi, Antonio Carvello, Antonia Elia Dell’Aira, Michele Geraci, Antonino Aldo Lo Piparo, Benedetto Sergio Lombardo, Gennaro Rosario Longo, Calogero Mazzara, Salvatore Narese, Silvio Maria Perricone, Rocco Antonio Salerno, Francesco Tommasi e Biagio Roberto Torregrossa sono i professionisti che hanno raggiunto il traguardo dei 50 anni di laurea. Per loro l’OMCeO provinciale di Caltanissetta ha previsto una targa e una medaglia, un’onorificenza rivolta a chi ha svolto per mezzo secolo “il difficilissimo lavoro del medico, con impegno, dedizione, serietà, passione, coraggio ed umanità”, così come ha precisato nel suo discorso il Presidente dell’Ordine Provinciale Giovanni D’Ippolito. La consegna di questi riconoscimenti è avvenuta venerdì pomeriggio 11 aprile 2025 in presenza di familiari, amici e soprattutto dei nuovi colleghi e nuove colleghe, che nella stessa giornata hanno effettuato il Giuramento di Ippocrate.
“Siate consci che questa professione, bellissima e per niente facile, se vissuta con le regole e dunque eticamente esercitata, si sviluppa giorno dopo giorno, con lo studio continuo e con l’esercizio dell’umiltà – ha ribadito il Presidente D’Ippolito rivolgendosi ai nuovi medici e odontoiatri- ovvero abbiate la consapevolezza socratica “di sapere di non sapere”, che è lo stimolo per essere al passo con l’evoluzione della medicina. Soprattutto considerate che voi siete quelli che ci dovranno curare, mai perdendo di vista il valore della persona e l’umanità in ogni vostro atto. Sappiate tuttavia che la riconoscenza e la gratificazione di quanti si rivolgeranno a voi, ripagheranno tutte le fatiche e le inevitabili amarezze. Un buon medico è colui che sa ascoltare prima l’uomo e poi il paziente, è colui che è capace di stabilire con il proprio paziente un legame basato sulla fiducia e sull’alleanza, un legame insomma basato sulla relazione. La relazione di cura è un momento di contatto, di unione con il paziente. Momento che si nutre non dell’autorità del medico ma dell’autorevolezza. E l’autorevolezza ci viene riconosciuta, non è dovuta ma si alimenta con la relazione stessa”.
Parole dirette quelle pronunciate dal Presidente D’Ippolito per infondere coraggio ed entusiasmo ai giovani medici e odontoiatri, ma anche per ricordare le responsabilità che derivano da tale ruolo, i punti saldi della professione, esplicitati all’interno del Codice Deontologico consegnato insieme al giuramento, per ribadire quali sono le difficoltà affrontate dai professionisti e soprattutto professioniste nella realtà che ci circonda, come il tema della sicurezza dei medici spesso aggrediti non solo verbalmente ma anche fisicamente mentre svolgono il proprio lavoro e ancora dall’impatto dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, alle sfide che affronta e dovrà ancora affrontare il Sistema Sanitario Nazionale.
La cerimonia, che anche quest’anno ha affiancato la celebrazione di un inizio con il riconoscimento di anni di esperienza, rappresenta una sorta di passaggio di consegne tra le “vecchie” e le nuove generazioni di professionisti. “Ai giovani è inutile raccomandare le norme che sono già insite nello spirito che li accomuna, che ci accomuna- ha sottolineato il dottore Cesare Francesco Cannemi- ma qualche piccolo suggerimento io lo vorrei dare, innanzitutto lo stile di vita, quello deve essere importante. Dobbiamo avere più rispetto di noi stessi, perché noi medici abbiamo, come dire, una certa propensione a trascurarci e questo deve essere un principio che deve uniformare sempre la nostra vita, aprire alla mentalità di dovere avere più rispetto per noi stessi. Questo è un significativo suggerimento che io voglio dare ai giovani medici, si va bene certo la missione è quella di protendere per la salute del prossimo, ma anche la nostra salute è importante. Non voglio aggiungere altro- ha concluso – la prevenzione soprattutto”. Un concetto che ha ribadito anche il dottor Gennaro Rosario Longo: “a volte capita che ci trascuriamo per dedicarci completamente ai nostri pazienti con senso di liberalità, di abnegazione -ha affermato per poi aggiungere – il maggiore riconoscimento effettivamente è quello di constatare che il paziente, il soggetto che si affida alle nostre cure grazie a noi appunto sta meglio e questa è la migliore gratificazione che si possa avere”. In merito all’onoreficienza ricevuta ha dichiarato: “Questo riconoscimento in occasione della celebrazione del 50° anno di laurea mi fa prendere coscienza che effettivamente sono passati tanti anni, anche se forse non me ne sono bene accorto- ha commentato così il dottore Longo- di quanto sia stata una carriera piena di soddisfazioni ma anche di piccole sorprese”.
Gli occhi lucidi e pieni di orgoglio dei cari presenti nella sala conferenze dell’OMCeO provinciale sono stati la conferma della grande commozione condivisa durante questo momento di festa. “L’emozione è tanta, tanta perché è frutto di sacrifici di un lungo percorso e anche perché carico di responsabilità nel fare un mestiere comunque importante, la responsabilità appunto della salute del prossimo e dei pazienti”, ha esclamato il giovane medico Marco Antonino Averna. Di responsabilità ha parlato anche un’altra giovane professionista Giovanna Giannone che ha raccontato delle sue impressioni subito dopo la laurea, “l’emozione è stata forte e realizzare di avere la responsabilità di aiutare il prossimo, perché i sei anni di studio effettivamente non mi avevano proiettata, com’è successo poi nella realtà lavorativa, nel mondo del lavoro e non avevo effettivamente realizzato quello che era il lavoro che avrei dovuto appunto svolgere e quindi l’emozione era proprio quella di mettermi in qualcosa di nuovo”.
La cerimonia si è svolta al termine dell’Assemblea Ordinaria per l’approvazione del conto consuntivo 2024 e bilancio preventivo del 2025, nel corso dell’evento sono stati anche ricordati i medici che hanno perso la vita nell’ultimo anno, a loro è stato dedicato un lungo applauso e un minuto di silenzio.
Un messaggio whatsapp che ci giunge da un amico o da un nostro parente: “Vota la figlia della mia amica”. Attenzione è phishing!
Negli ultimi giorni il messaggio ha imperversato su whatsapp: è una truffa, e chi ci casca si fa sottrarre dallo smartphone i dati della rubrica.L’avvertimento giunge direttamente dalla Polizia.
ll messaggio ci arriva da un contatto che abbiamo sulla rubrica del cellulare, sembra innocuo: una giovanissima ballerina che potrebbe accedere a una borsa di studio se ottenesse abbastanza voti. “E’ la figlia di una mia amica”, è il messaggio che arriva su whatsapp. Non c’è richiesta di denaro, sembra una gentilezza da nulla.Chi clicca sul link deve loggarsi, poi riceve un sms con un numero da copiare in una casella. A quel punto è fatta: i truffatori si sono appropriati del nostro account whatsapp. In pochi istanti lo stesso link viene inviato a tutti i contatti della rubrica del nostro cellulare e così via.Sta succedendo anche nel Nisseno.Si tratta di un metodo usato dai cyber-criminali per impadronirsi dell’account whatsapp, sfruttare il servizio di messaggistica istantanea per compiere ulteriori frodi utilizzando il numero di telefono della vittima, e per avere accesso ai contatti salvati nella rubrica. Nel caso di messaggi sospetti, tra le raccomandazioni che giungono dalla Polizia, c’è quella di non cliccare mai sui link che ci vengono inviati e di contattare telefonicamente il mittente per accertarsi che sia stato veramente lui ad inviarceli.