Mentre la città brucia il sindaco di Gela si preoccupa di porre l’accento sulla promessa arrivata ieri da Palermo: la Protezione Civile della Regione Siciliana, su disposizione del governatore Nello Musumeci, interverrà a Gela per riparare la condotta principale di collegamento dell’invaso Cimia-Vasca Badia, che ha funzione di irrigazione per l’intero comprensorio Disueri.
Interverrà. Speriamo che il futuro di questo verbo si trasformi in realtà.
I lavori, che interesseranno il chilometro 80+700 della SS 117 Bis, porranno fine ai problemi di approvvigionamento idrico delle aziende agricole ricadenti nella vasta area e ai frequenti allagamenti di un tratto di strada e di una rotatoria dell’Anas.
“Da due mesi gli agricoltori di quella zona soffrono la penuria di acqua, a causa della semplice rottura di un tubo della condotta nei pressi di Giaurone. Problema che si è aggiunto a quelli, atavici, dovuti agli invasi fuori uso. Non solo. Qualche tempo fa, un altro guasto aveva interessato l’interconnessione tra Disueri e Cimia, e anche in quel caso la riparazione era arrivata dopo mesi.
Quindi, a fronte di questa bella notizia, faccio mie le preoccupazioni degli agricoltori della Piana di Gela, le cui attività imprenditoriali sono in serie difficoltà e che, con la stagione estiva imminente, e la conseguente diminuzione delle piogge, non riescono a dormire sonni sereni.
I lavori dell’invaso Cimia-Vasca Badia, per i quali c’è un impegno di spesa di 180 mila euro, consisteranno nella collocazione di una nuova tubazione in polietilene con “pressotrivella”, all’interno di quella già esistente in vetroresina. E’, di certo, un intervento che denota attenzione verso il nostro territorio, nonché un primo, timido ma importante segnale a sostegno degli imprenditori agricoli. Chiedo, però che la Regione non dimentichi che rimaniamo in attesa della manutenzione ordinaria e straordinaria delle dighe e dello sfangamento, per evitare di sversare ancora in mare. Da anni gli agricoltori sollecitano i lavori di ripristino necessari per poter erogare l’acqua nei campi e nelle serre con regolarità, e speriamo che, sulla scia di questo stanziamento annunciato ieri, si possa proseguire su questa linea. Ne va delle sorti future di un intero settore, vitale per la nostra economia