La Giunta che non nasce? Il sindaco esce fuori la sua versione. Alla città vuole fare passare il messaggio che sta consultando le forze sindacali e sociali, che essendo senza assessori gli impegni anche fuori città si sono moltiplicati e per questo non ha mantenuto l’impegno preso con i gelesi di chiuderla in pochi giorni. Insomma è come se tutti i malumori che hanno esternato i suoi alleati in questi giorni fossero invenzioni giornalistiche e non dichiarazioni ufficiali, come se certe chat bollenti non esistessero. Greco ha cercato di portare in Giunta Pd e Cinquestelle senza riuscirci ma mentre per la posizione netta dei Cinquestelle ha parole di apprezzamento, ai suoi ex alleati del PD riserva parole di biasimo reo di mettere paletti e dettare condizioni. Ecco il testo integrale della nota politica diffusa dal sindaco
” A Palazzo di città le porte non sono girevoli, ma aperte a tutti. O meglio, a chiunque voglia dare il proprio contributo e aggiungere un tassello alla costruzione del futuro di Gela.
La verifica politico – amministrativa è ancora in atto, ma sarei pronto ad annunciare i componenti della mia nuova giunta anche domani mattina. I nomi sono pronti, e se ancora non lo faccio e prendo tempo è perché voglio ascoltare tutti e valutare le idee e le posizioni di quanti stanno dimostrando grande interesse nei confronti della programmazione strategica in atto, che nel nostro territorio si è vista raramente.
Le consultazioni, lungi dal rimanere confinate nell’alveo politico, essendo il mio un progetto civico, stanno coinvolgendo il mondo sindacale, sociale e imprenditoriale, per allargare il perimetro delle forze in campo e dare maggiore vigore a tutto quello che, da qui alla fine della legislatura, c’è da fare e completare.
Un Sindaco non può sottrarsi all’ascolto e alla valutazione del coinvolgimento di chi dimostri apprezzamento e interesse nei confronti dell’immane lavoro fatto in questi due anni e mezzo, e che vuole impegnarsi concretamente con un ingresso in giunta o semplicemente sostenere dall’esterno.
Vero è che avevo annunciato che i tempi sarebbero stati brevi, ma tra i mille impegni tra Catania, Palermo e Roma e l’attività amministrativa che, essendo gli assessori dimissionari, grava ora unicamente sulle mie spalle, inevitabilmente i tempi della verifica si sono dilatati. Io per primo ho urgenza di dare una giunta alla città, ma l’incontro e l’ascolto in questa fase sono essenziali. Non si preclude a nessuno l’ingresso in giunta, ma niente diktat, giochi e tatticismi. Non sto pensando al mio futuro politico, sto facendo il possibile per creare le migliori condizioni politiche e amministrative per affrontare e risolvere i problemi della città una volta per tutte. Chiunque voglia, con serietà e interesse, costruire dei percorsi per portare avanti il nostro programma, che neanche l’emergenza Covid ha fermato, è il benvenuto; chi, invece, vuole farmi perdere tempo con la demagogia no.
In questo senso, ho apprezzato la posizione del M5S, che ha detto chiaramente di non avere interesse ad entrare in giunta, ma ha garantito che la propria deputazione continuerà a seguire con attenzione i nostri progetti a Palermo e a Roma. Di tutt’altro tenore il comportamento del PD, che prima manifesta una certa apertura al dialogo e poi mette paletti e detta condizioni.In questo momento la città ha bisogno di tutti. Chi vuole collaborare ci dica come e in che termini, noi siamo aperti al dialogo ma non saremo mai disposti a scendere a compromessi”