La risoluzione delle problematiche idriche è stato il cavallo di battaglia di Lucio Greco fin dal suo debutto in politica come consigliere comunale e poi nelle due campagne elettorali per la carica di sindaco. Dopo oltre dieci anni i disservizi idrici sono ancora una realtà. Ma greco non molla econtinua a tuonare contro Caltaqua, contro i politici nostrani dai nomi ben precisi che dovrebbero vergognarsi, contro il contratto capestro. Contro tutto e tutti. Lo ha fatto anche ieri per far sentire la sua vicinanza ai cittadini di Cantina sociale e Macchitella che avevano denunciato disservizi. Come risolvere il problema? La soluzione non c’è e lo ammette lo stesso primo cittadino che però vuole fare la sua parte. Lucio Greco ha rilasciato ieri dichiarazioni per rassicurare i concittadini. La soluzione non c’è. Ma lui vuole fare sentire la sua voce presso tutti gli organi competenti. E non esclude iniziative forti e persino clamorose. Di che si tratta? Questo non è specificato nelle dichiarazioni diffuse tramite un comunicato. Che resta ai cittadini da fare? Aspettare. Da una parte l’acqua che arriva nei rubinetti, dall’altra le iniziative forti ed eclatanti annunciate dal sindaco. Se non saranno efficaci, arrivederci al prossimo disservizio idrico. Al momento sul tappeto c’è il sindaco che tuona contro Caltaqua. <Certi limiti – dichiara – non vanno mai nemmeno sfiorati, invece nella nostra città sono stati ampiamente superati>. E aggiunge: <Sono anni che Gela versa in questo stato, e ancora permangono forti criticità in diverse zone della città. Molti quartieri hanno problemi, e le tariffe restano altissime a fronte di un servizio pessimo. A questo punto, non è più tempo né di mediazioni né di continuare a parlare il politichese; è tempo, invece, di portare avanti iniziative forti ben precise per tutelare i cittadini. Assistere a scene di gente sconfortata con i rubinetti a secco da giorni e costretta perfino ad alzarsi di notte per accaparrarsi un po’ d’acqua non è degno di un paese civile. In un momento, poi, particolarmente delicato come quello che stiamo vivendo dal punto di vista sanitario, diventa tutto ancora più tragico>. <So bene – conclude- che la soluzione del problema è alquanto difficile – sottolinea il primo cittadino – per via di un contratto capestro e di una mancanza di controlli di cui certi politici nostrani dai nomi ben precisi dovrebbero vergognarsi. Ci sono anche, purtroppo, regole farraginose che sembrano fatte apposta per difendere Caltaqua, oltre al fatto che non è stato dato seguito a tutto il lavoro svolto dalla commissione di valutazione dell’operato del servizio idrico, ma voglio rassicurare i miei concittadini che farò sentire la mia voce presso tutti gli organi competenti e che non escludo iniziative forti e persino clamorose>