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Dall'Italia e dal Mondo

Il ruolo del servizio 118 nei casi umani

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Catania – «Una delle più grandi soddisfazioni dei miei 30 anni di servizio sulle ambulanze del 118»: Fabio Pulvirenti, soccorritore della Seus, sintetizza così l’intervento che gli è valso un encomio da parte del presidente Riccardo Castro. Dopo un lungo e delicato dialogo è riuscito, infatti, a convincere una paziente destinataria di un trattamento sanitario obbligatorio a farsi trasportare in ospedale volontariamente. «È stato un evento più unico che raro, quasi sempre infatti interventi di questo tipo si concludono appunto con il Tso tramite sedazione», sottolinea Pulvirenti.

Tutto ha avuto inizio alcuni giorni fa a Zafferana Etnea, quando la postazione del 118 è stata allertata dalla Centrale Operativa per recarsi ad Aci Sant’Antonio per un trattamento sanitario obbligatorio nei confronti di una donna. A bordo dell’ambulanza, appunto Fabio Pulvirenti e il collega Giovanni Caltabiano.

«Sul luogo dell’intervento c’erano le Forze dell’ordine e il personale sanitario dell’Asp- racconta Pulvirenti- La donna non voleva andare in ospedale ed è rientrata in casa senza alcuna intenzione di uscirne. Ho chiesto e ottenuto, pertanto, di tentare di convincerla personalmente senza ricorrere al TSO. Era molto nervosa, ho cercato di farle capire che eravamo lì per aiutarla. Mi sono fatto raccontare un po’ della sua vita e si è progressivamente tranquillizzata. Dopo una lunga conversazione si è fidata, convincendosi ad uscire da casa in serenità e senza alcuna forzatura a salire in ambulanza. Infine ci siamo recati all’ospedale di Giarre dove i medici del reparto di psichiatria l’hanno presa in carico».

Il presidente della Seus Riccardo Castro sottolinea: «Grande professionalità e notevole umanità sono le due qualità principali dei soccorritori del 118 e Fabio Pulvirenti costituisce un perfetto esempio in tale senso. L’encomio che ho voluto attribuirgli è meritato proprio per questo motivo

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Agroalimentare: chiude Taormina Food Expo 2024: grande partecipazione

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Taormina – E’ stata un’edizione molto partecipata e ricca di successi quella del Taormina Food Expo 2024, che si è tenuta dal 21 al 24 novembre, presso il Palazzo dei congressi della città ionica.

L’evento, giunto alla sua terza edizione, è stato organizzato dalla Cna Sicilia, con il contributo dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, il patrocinio oneroso dell’Assessorato Regionale al Turismo e quello non oneroso del Comune di Taormina.

A tagliare il nastro inaugurale della manifestazione, giovedì scorso, Nello Battiato e Piero Giglione, rispettivamente presidente e segretario della Cna Sicilia, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali ed internazionali, tra cui il sindaco di Taormina Cateno De Luca, l’assessore regionale all’agricoltura, Salvatore Barbagallo, il ministro dell’agricoltura maltese, Anton Refalo, e il presidente del Parlamento maltese, Angelo Farrugia.

Durante i 4 giorni della manifestazione migliaia di persone hanno visitato gli stand delle oltre 50 aziende presenti, che operano nel settore dell’agroalimentare siciliano e maltese, con prodotti d’eccellenza. Molto partecipati anche gli show cooking, in cui ogni giorno i cuochi dell’Unione Regionale Cuochi Siciliani siciliani e maltesi hanno proposto i piatti della tradizione, e i talk show prestigiosi esperti ed esponenti del mondo delle istituzioni hanno dibattuto sui temi della dieta mediterranea.

Ad impreziosire ulteriormente il programma delle iniziative la rubrica “Il gusto dei libri”, con la presentazione dei romanzi di Salvo Toscano, “L’ultimo presagio”, e Gerardo Rizzo, “Le pentole del diavolo”, e un talk dedicato al maestro Andrea Camilleri in vista del centenario della sua nascita che verrà celebrato nel 2025.Particolarmente apprezzati dalle aziende sono stati gli incontri b2b, organizzati dall’Ufficio Promozione e Mercato Internazionale della CNA Nazionale e dall’agenzia Ita/Ice, in cui hanno presentato i loro prodotti a decine di buyers.“Vogliamo valorizzare – dichiarano Tindaro Germanelli e Enzo Di Stefano, rispettivamente responsabile e presidente della Cna agroalimentare Sicilia – lo straordinario patrimonio culturale e agroalimentare della Sicilia che in ogni territorio vanta prodotti e piatti di alta qualità non solo attraverso la loro esposizione, ma parlando del cibo in tutte le sue declinazioni: tutela dell’ambiente, stili di vita, salute ecc”.

“Da anni la Cna – dichiarano Piero Giglione e Nello Battiato, rispettivamente segretario e presidente della Cna Sicilia – sta investendo molto su un settore strategico per la Sicilia come l’agroalimentare e continuerà a farlo anche nell’ambito del programma ‘Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025’ che la Regione sta portando avanti. Strategico, a tal proposito, è il lavoro che stiamo portando avanti per ottenere la certificazione Stg (Specialità tradizionali garantite) di ben 9 piatti della gastronomia tradizionale siciliana già presentati dagli chef siciliani nell’edizione del Taormina Food Expo 2023”.“La Cna torna a Taormina – conclude Dario Costantini, presidente della Cna nazionale – dove due anni fa abbiamo fatto la nostra assemblea nazionale.

Per noi Taormina è un luogo del cuore, la Sicilia è un luogo del cuore. Proprio in Sicilia la prossima estate i nostri pensionati faranno la loro festa nazionale, staranno 15 giorni. Quindi è un legame forte quello tra il nostro sistema nazionale e la Sicilia. È importante sottolineare che dalla Sicilia parte un laboratorio per avviare in tutta Italia un’operazione di valorizzazione dei prodotti della gastronomia italiana. Intesi come il punto terminale della valorizzazione della colletta. Ogni piatto è fortemente identitario e si riconduce alle materie prime originale. Quindi valorizzare ogni piatto della gastronomia italiana significa valorizzare le risorse e le materie prime di quelle realtà”.

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Farmacie rurali in provincia di Palermo: 50 vite salvate grazie alla telemedicina

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Palermo – Vivere in una masseria, in un borgo montano o in una frazione o piccolo centro rurale, a decine di chilometri di distanza dal primo presidio sanitario aperto h24 e raggiungibile solo percorrendo strade dissestate o interrotte da frane o poco agibili per neve, e avvertire un malore: in quel momento l’unica possibilità di soccorso immediato è rappresentata dalla farmacia rurale, sempre presidiata e che, grazie ai fondi del “Pnrr” e alla sperimentazione del modello di “farmacia di comunità”, ha acquistato elettrocardiografo, holter cardiaco, holter pressorio e spirometro e ha attivato il servizio di telemedicina.

Un rapido esame, l’arrivo della diagnosi che avverte di un problema cardiaco e la chiamata al 112 o al 118: ecco che in questi casi la farmacia si trasforma eccezionalmente in un punto di soccorso d’urgenza, la farmacia salva la vita.In provincia di Palermo sono 65 le farmacie rurali e, fra queste, ben 15 hanno utilizzato i fondi del “Pnrr” per trasformarsi in “farmacie di comunità”. Da febbraio a oggi nelle 163 farmacie di città e provincia che hanno utilizzato le opportunità offerte dalla norma sulla “farmacia dei servizi”, 143 pazienti si sono rivolti al farmacista avvertendo dolore toracico, 59 un cardiopalmo e 18 dispnea.. Eseguiti gli accertamenti diagnostici e ottenuto il referto a distanza, in 3 casi è stato chiamato subito il 112 e in altri 46 casi il paziente è stato inviato al pronto soccorso, la maggior parte di questi episodi è avvenuta presso farmacie rurali. Ad altri pazienti è stata consigliata una consulenza cardiologica (22), una valutazione cardiologica non essendo nota l’aritmia (20), una visita cardiologica (12), un ecocardiogramma (48), un holter cardiaco (32), una prova da sforzo (1).In totale sono stati eseguiti 3.837 elettrocardiogrammi, 795 holter e 293 monitoraggi della pressione, con conseguenti 107 richieste di valutazione da parte del medico curante, 277 suggerimenti di visite del medico curante.

“Questa sperimentazione – commenta Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma – dimostra quanto sia prezioso il ruolo delle farmacie rurali e quanto sia necessario proseguire in tutte le farmacie il modello della farmacia di comunità: nelle grandi città per facilitare l’accesso del paziente ai controlli e alla prevenzione evitando liste d’attesa e nelle aree interne per evidenziare in tempo utile al medico curante e ai soccorsi eventuali situazioni di emergenza. L’importanza di questo modello sta nella valorizzazione del rapporto tra il farmacista e il medico curante”.

Domani, 24 novembre, alle ore 10,30, presso la Biblioteca comunale di Polizzi Generosa, i farmacisti rurali della provincia di Palermo si riuniranno con il presidente provinciale del sindacato Sunifar, Salvatore Cassisi, per discutere le prossime strategie di potenziamento di queste fondamentali realtà.“La farmacia rurale deve affrontare maggiori disagi e ostacoli rispetto ad una farmacia urbana – spiega Cassisi – : ad esempio, le difficoltà logistiche che allungano i tempi e fanno lievitare i costi della distribuzione intermedia nella consegna dei farmaci, che talvolta diventa persino impossibile; gli aggravi di spesa per l’energia e le altre utenze; le incombenze amministrative al banco che gravano spesso su un unico soggetto di turno; e tante altre.

Noi – annuncia Cassisi – intendiamo attivare reti di servizi coinvolgendo la distribuzione intermedia per ottimizzare la consegna dei farmaci, creare gruppi di acquisto comune per ottenere migliori condizioni di mercato e ottenere la riduzione delle incombenze amministrative al banco”.

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Il Gusto dei libri al Taormina Food Expo 2024, 23 e 24 novembre

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Taormina – La presentazione dei romanzi di Salvo Toscano e Gerardo Rizzo e un talk dedicato al maestro Andrea Camilleri sono gli appuntamenti della rubrica Il gusto dei libri, che si terrà sabato 23 e domenica 24 novembre, nell’ambito del Taormina Food Expo 2024, presso il Palazzo dei Congressi della città ionica.

Sabato 23, alle ore 19, i due autori dialogheranno con la giornalista culturale Cristina Marra. Salvo Toscano presenterà “L’ultimo presagio”, la nuova indagine della serie “I Fratelli Corsaro”, da cui è tratta l’omonima fiction tv di grande successo trasmessa quest’anno su Canale 5, interpretata da Beppe Fiorello e Paolo Briguglia, con la regia di Francesco Micciché.Gerardo Rizzo, invece, presenterà il romanzo “Le pentole del diavolo”, in cui l’omicidio di un avvocato famoso, nella primavera messinese del 1889, fa tornare in scena e in libreria il delegato di pubblica sicurezza Edoardo Baldassa.

Domenica 24, alle ore 10,30, si terrà, infine, il talk “La cucina nei romanzi di Andrea Camilleri”.“Quest’anno – dichiara Costantino Di Nicolò, presidente nazionale di Cna Editori – abbiamo voluto arricchire il programma della manifestazione con un momento dedicato alla letteratura che spesso esprime attraverso la bellezza delle parole il gusto del cibo e della cucina. Lo abbiamo fatto con la presentazione di due libri prestigiosi e con l’organizzazione di un talk dedicato al maestro Andrea Camilleri, alla vigilia del centenario della sua nascita che si terrà nel 2025.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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