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Attualità

Il Rotary per la ricerca e la prevenzione

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Il Rotary Club attribuisce grande importanza alla ricerca in vari settori, poiché riconosce il valore fondamentale dell’innovazione e della conoscenza avanzata nel migliorare le comunità e affrontare sfide globali.

La ricerca è cruciale per il progresso nella comprensione delle malattie, nello sviluppo di nuovi trattamenti e nella promozione della prevenzione.

Il Rotary Club di Gela, presieduto dal Dr Silvio Scichilone in collaborazione con  l’Inner Wheel e la Fidapa, in occasione dei Giorni della Ricerca promossi da AIRC, organizzano una conferenza presso la sede del Rotary Club di Gela, Palazzo Mattina.

Dopo i saluti dei Presidenti, introduce i lavori la Consigliera Regionale AIRC Graziella Condello Città con un sintetico excursus dell’attività svolta dalla Delegazione AIRC di Gela in trentatré anni di operatività.

Relazioneranno: il Dott Giuseppe Di Martino, responsabile dell’ unita’operativa semplice Breast unit dell’Ospedale di Gela sul tema: “Airc : ricerca e prevenzione”

Il RICERCATORE Prof. Thomas Vaccari

Professore Associato e Direttore del Laboratorio di Biologia Cellulare e Genetica del Traffico di Membrana, Trasduzione del Segnale e Sviluppo presso il Dipartimento di Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano, nonché Docente di Biologia Generale e Biologia Cellulare Avanzata.

Il tema è: “Dalla genetica alla medicina di precisione: gli invertebrati come ‘avatar’ dei pazienti nella ricercas oncologica”.

Il Rotary Club Gela vede nella ricerca uno strumento fondamentale per affrontare le sfide sociali, promuovere lo sviluppo sostenibile e migliorare la qualità della vita delle persone. L’impegno nella ricerca è parte integrante della missione più ampia del Rotary nell’effettuare un impatto positivo nelle comunità locali e a livello globale.

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Attualità

Giovedì santo, gelesi in processione “a vasari i peri o Signuri”

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Si rinnova la tradizione del Giovedì santo, che vede i gelesi recarsi alla Chiesa del Rosario per “baciare i piedi” e le vesti della statua del Cristo e di quella dell’Addolorata. Un momento da sempre tra i più sentiti in città nell’ambito delle celebrazioni della Settimana santa.

Non molto elevata l’affluenza questa mattina, ma probabilmente le presenze cresceranno nel corso delle prossime ore. Sarà possibile recarsi in chiesa per tutta la giornata, poi alle 21 si terrà la processione verso la Chiesa Madre, dove le due statue faranno ritorno in vista del Venerdì santo giorno in cui si rievoca la Passione e morte di Cristo. 

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Attualità

La presidente della Commissione Sanità denuncia disagi sulle Guardie mediche

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Guardie mediche:la loro nuova dislocazione crea una levata di scudi. Dopo le varie istanze ricevute da parte dei medici della guardia medica di gela, la commissione Sanità si è subito attivata.


La presidente Floriana Cascio ha contattato direttamente la dirigenza Asp che dà piena disponibilità ad intervenire per risolvere i problemi. “Niente di tutto questo. Tutto è rimasto irrisolto- denuncia la presidente Floriana Cascio- non solo le 2 guardie mediche dopo 20 anni vengono separate creando problemi di gestione del servizio, ma inoltre una delle due guardie mediche viene trasferita all’infettivologico del PO di Gela, un ambiente gelido con cattivo odore di fogna, non ci sono finestre per poter fare arieggiare l’ambiente. Questo mi viene riportato dai medici della guardia medica”.

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Un’antica tomba affiora all’Orto Pasqualello

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A Gela quando si effettua uno scavo per opere edili, è sempre alta la possibilità di poter trovare reperti archeologici.

È successo in questi giorni nell’area del cantiere dell’Orto Pasqualello dove, come comunicato ieri dall’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Di Dio, l’impresa Cosiam ha iniziato i lavori per realizzare un parco urbano che collegherà corso Aldisio- e quindi il centro della città- con il Lungomare. Ruspe in azione e sorveglianza archeologica nell’area a ridosso della villa comunale. All’avvio dei lavori è subito affiorata un’antica sepoltura che ora è oggetto di indagine archeologica.

La cosa non stupisce considerata la vicinanza tra l’area della necropoli greca del Borgo scavata da Paolo Orsi agli inizi del 900 e la zona dell’orto Pasqualello.

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