Exploit del Rotary club di Gela presieduto da Valentino Granvillano: 17 nuovi ingressi di nuovi soci nella gia’ grande famiglia associativa che si sta distinguendo per attivismo e presenza nel territorio. Sono stati presentati nel corso di una serata esilarante della Festa degli Auguri, che si è tenuta nella cornice di Palazzo Mattina, sede sociale del Rotary club, assieme al club Inner Wheel presieduto da Tiziana Mauro Morselli ed i ragazzi dell’Interact con il presidente Claudio Di Bartolo. Questi i nuovi soci della famiglia rotariana: il dottor Rosario Ferraro ginecologo, Andrea Minardi manager Eni, Luana Calvo Ecorigen amministrativa presso Ecorigen, Francesco Morreale manager Eni, Carmelo Minardi dottore commercialista, Guido Siracusa Funzionario presso Eni, Giuseppe D’Angeli commerciante, Danilo Perna imprenditore, Fabrizio Morello dottore commercialista, Luigi Tosini project manager presso Ergo Meccanica, Davide Ancona avvocato, Filippa Ciaramella insegnante, Rocco Denaro Port facility security officer presso Eni, Giuseppe De Maria oculista, Fabio Fargetta avvocato, Adelaide Ferrigno avvocato, Antonioni Collura architetto e dirigente presso Comune di Gela.
La tecnologia ha fatto da padrona in questa splendida serata, dove due dei nuovi ingressi sono stati presentati da remoto tramite un grande Led Wall appositamente istallato che ha permesso ad Andrea Minardi da Tripoli ed a Francesco Morreale dall’Iraq di interagire nella serata come se fossero stati in presenza. La serata ha ricevuto anche la piacevole partecipazione del parroco Don Lino di Dio, già socio onorario e guida spirituale del Rotary club Gela, che ha dato una benedizione e gli auguri a tutti i presenti. Una bella sorpresa riservata dal Presidente Valentino Granvillano a tutti i soci con l’estemporanea e graditissima partecipazione del Governatore del distretto 21 10 Sicilia-Malta Orazio Agró assieme al suo staff di Segreteria Fausto Assennato e Filippo Castellet, che tramite LedWall hanno fatto le loro congratulazioni ai nuovi ingressi e gli auguri all’intero club presente.
Tantissima partecipazione alla gara di beneficenza, attraverso l’estrazione dei numeri tramite l’intelligenza artificiale con estrazione proiettata su LedWaal e con oltre 20 premi ed un importante somma ricavata che andrà a favore della Rotary Foundation e che per l’occasione vedeva la graditissima presenza del delegato d’area Vito Cocita e consorte. Infine gli elfi e mamma natale hanno a tutti i bambini del Rotary Junior, ben trenta doni , tutti ben graditi. La spensieratezza, l’aria di amicizia e la voglia di condividere il medesimo percorso ha fatto da padrona ad una serata che ha stravolto i classici canoni di cena sociale in un’ottica di massima interazione e convivialità tra tutti i presenti. Un ringraziamento particolare alle coordinatrici dell’evento Valeria Notarstefano e Azzurra Provicale che hanno gestito questo innovativo format, ben riuscito ed apprezzato da tutti i presenti, a Nicola Xerra che ha curato tutta la parte da Videografo e di proiezione consentendo l’interazione digitale massima ed un’elevatura di evento, permettendo anche la stampa ricordo delle foto scattate dalla fotografa Rita Cavallo sempre professionale nei suoi scatti, al catering Pandolfo per la perfetta gestione nella cadenza dei tempi della parte culinaria perfettamente integrata nei vari intramezzi della serata, ed anche all’allestimento di Migliore La camelia che ha reso ancor più scenografica l’elegante cornice di Palazzo Mattina. Il Presidente Valentino Granvillano ha voluto rimarcare come da Gela nei confronti del distretto parte un messaggio di voglia di associazionismo fattivo che tramite un service concreto per la collettività coinvolge l’intera cittadinanza .
Una giornata all’insegna della consapevolezza e della responsabilità civica ha visto protagonisti gli studenti della scuola media E. Romagnoli di Gela. Il Lions Gela ATC, guidato dal presidente Dott. Santo Figura, ha organizzato un importante evento di sensibilizzazione in collaborazione con il Comune di Gela, la Polizia Municipale e la Procivis, presieduta da Luca Cattuti.
Un’iniziativa che ha lasciato il segno nei giovani partecipanti, coinvolgendoli in un’esperienza formativa dal forte impatto emotivo. Tra i momenti più toccanti, la simulazione di un intervento di primo soccorso stradale, realizzata dai volontari della Procivis. Vedere con i propri occhi la rapidità e la competenza necessarie per salvare una vita ha acceso nei ragazzi una riflessione profonda sull’importanza del rispetto delle regole e della prontezza nell’agire in situazioni di emergenza.
A rendere ancora più efficace il messaggio, le relazioni dell’ispettore della Polizia Municipale Gloria Fasciana, dell’agente Massimo Legname e del perito Ascanio Carpino, che hanno saputo trasmettere, con competenza e passione, l’importanza della sicurezza stradale e del senso civico.Questo service non è stato solo un momento di formazione, ma un vero e proprio dono per i giovani: un’opportunità per acquisire consapevolezza e per imparare a scegliere, ogni giorno, la strada giusta.
Successo dell’iniziativa proposta dalla Fidas Gela in occasione dell’8 marzo: “Donna che Dona” ha visto un’ottima partecipazione di donatrici. Presso l’Unità di Raccolta di via degli Appennini, è stato registrato l’afflusso di persone pronte a fare la differenza, dando il loro contributo concreto alla causa della donazione di sangue. In particolare, per questa occasione, le donne hanno risposto con entusiasmo all’invito a partecipare, dimostrando ancora una volta il loro impegno nella cura degli altri e nella solidarietà.
L’iniziativa, che ha avuto come obiettivo sensibilizzare la comunità sull’importanza della donazione di sangue, ha visto il coinvolgimento di molte donne, che con un semplice gesto hanno contribuito a salvare vite umane. La giornata è stata un omaggio alla forza e generosità femminile, un esempio di come il volontariato e la solidarietà possano unire le persone in nome del bene comune.
Complessivamente sono state registrate 31 presenze: 25 donazioni, 5 pre-donazioni ed 1 controllo. “Sono felice dell’andamento della giornata – commenta il presidente di Fidas Gela, Enzo Emmanuello – e soprattutto della dimostrazione di grande attaccamento e senso civico dimostrato dalle donne presenti, per un gesto importante quale la donazione di sangue. L’augurio è che questo esempio possa portare tanta altra gente ad avvicinarsi alla nostra realtà”.
Niscemi – Il secondo sit-in dei niscemesi Giuseppe Maida e Rosario Ristagno, di venerdì e sabato scorsi dentro due casse da morto davanti alla sede della Provincia regionale di Caltanissetta per chiedere la messa in sicurezza della Sp 11 Niscemi-Bivio Priolo, si è rivelato un’esperienza dura e nel contempo un’occasione di alta spiritualità.
La singolare protesta era finalizzata a sollecitare l’Amministrazione provinciale, il Comune di Niscemi e la Prefettura a mettere in atto tutte le procedure per evitare la strage di giovani vite, perdute per lo più in incidenti autonomi, lungo la Sp 11 che collega Niscemi alla strada statale 115 Gela-Vittoria.
L’ultima tragedia si è consumata il 28 gennaio scorso nel tratto terminale di questa “strada assassina”, quando una mamma che stava accompagnando i tre figlioletti a scuola, ha perso il controllo dell’autovettura che si è schiantata contro un muro di cinta. Nell’urto, perdeva la vita la piccola figlia Aurora, 9 anni, mentre la madre e altri due figli, di 7 e 4 anni, riportavano gravi traumi e ferite e venivano ricoverati in ospedale.
Ma i morti sulla Sp 11 non sono solo questi. È una lunga scia di sangue che si perde nel tempo. Negli ultimi 4 anni, 7 giovani niscemesi hanno perso la vita nel tratto terminale di questa strada, quasi alle porte di Niscemi. Il sit-in del fine settimana scorso, è stato svolto dentro le bare collocate in un furgone davanti alla sede della Provincia. «Il tempo è stato inclemente – riferisce Maida – con pioggia battente e basse temperature.
Però molti nisseni si sono fermati davanti alla nostra “camera ardente” per informarsi sui motivi della protesta e per fare qualche selfie. Il sit-in ci ha riservato anche una piacevolissima sorpresa. Il vescovo di Caltanissetta Mario Russotto, venuto a conoscenza della nostra insolita manifestazione, ha voluto conoscerci, invitandoci tramite gli agenti della Digos a raggiungerlo nella vicina sede vescovile. Monsignor Russotto si è rivelato una persona meravigliosa, sensibile e affettuosa».
Dopo aver spiegato i motivi della loro protesta, Maida e Ristagno hanno chiesto al pastore nisseno di poter pregare per le ultime sette giovanissime vittime della “strada killer”. Nella piccola e accogliente cappella della sede vescovile, sul cui altare erano state sistemate le foto delle povere vittime, i due niscemesi, monsignor Russotto e gli agenti della Digos hanno rivolto anche una fervida preghiera perché «il Signore consoli i familiari che stanno vivendo in silenzio nel dolore e nello sconforto».
Al termine dell’incontro, il vescovo Russotto ha promesso “una sua amichevole intercessione presso il Prefetto Chiara Armenia, affinché possa definitivamente contribuire alla messa in sicurezza della Sp 11”.