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Il progetto “Centro Sicilia Bio”conclude il suo percorso ma apre nuove prospettive

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Caltanissetta – Tra i filari delle vigne siciliane, baciati dal sole di fine stagione, si è concluso il viaggio di “Centro Sicilia Bio”. L’ultimo educational tour, dedicato al vino biologico, ha segnato la chiusura di un progetto che ha attraversato la provincia di Caltanissetta per promuovere la filiera corta e i prodotti agricoli biologici.

Una passeggiata tra i vigneti, seguita dall’ingresso in una cantina del territorio per scoprire botti e attrezzature della vinificazione, ha permesso ai partecipanti di immergersi in un mondo fatto di tradizione, qualità e rispetto per l’ambiente. Finanziato dal GAL Terre del Nisseno e guidato dalla cooperativa La Mandorla, il progetto “Centro Sicilia Bio” ha saputo creare una rete solida di produttori locali, favorendo la conoscenza e il consumo di prodotti a km 0.

L’iniziativa ha coinvolto operatori del settore HoReCa, ristoratori, enoteche e consumatori consapevoli, offrendo un percorso esperienziale tra le eccellenze del territorio, tutte con un unico denominatore: essere biologici. Nel corso del progetto, diversi educational tour hanno permesso di conoscere da vicino vari ambiti: dal miele, con le sue tecniche di produzione e benefici nutrizionali, all’olio extravergine d’oliva, esaltato per le sue proprietà salutistiche, ed ancora il vino, fino alle mandorle, simbolo della tradizione agroalimentare siciliana.

Ma “Centro Sicilia Bio” non si è fermato qui: la presenza nei mercati di quartiere, nei mercatini di Natale, agli eventi di piazza e in numerosi seminari ha permesso di raggiungere un pubblico sempre più ampio, sensibilizzandolo sui vantaggi della filiera corta e dell’agricoltura biologica. A partire dal suo esordio, il progetto ha incontrato un crescente interesse da parte di consumatori e operatori del settore, dimostrando che il biologico non è solo una scelta alimentare, ma un modello di sviluppo sostenibile.

Il recente riconoscimento del torrone tradizionale di Caltanissetta come presidio Slow Food, il successo delle degustazioni e degli incontri informativi, le collaborazioni con Slow Food e le istituzioni locali hanno contribuito a dare maggiore visibilità a una rete di produttori che lavora nel rispetto della natura e delle tradizioni.

La chiusura del progetto “Centro Sicilia Bio” non mette la parola fine perché apre invece a nuove opportunità per il futuro dell’agricoltura biologica in Sicilia. Il viaggio del biologico in Sicilia, dunque, non si ferma qui: è solo l’inizio di una nuova consapevolezza alimentare e produttiva.

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Ultimi ciak del film su Nino Benvenuti del regista Virgadaula

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Le riprese del docu-film “Nino Benvenuti, un campione per amico” del regista Gianni Virgadaula vanno a concludersi. L’ultimo ciak il prossimo 8 marzo con le scene che rievocano il dramma di Norma Cossetto, massacrata e uccisa dai partigiani di Tito, scene che raccontano anche l’esodo degli Istriani, a cavallo fra il 1943 e il 1957.  

Un capitolo amaro della nostra storia, che il regista ha voluto inserire nel suo film su Benvenuti, in quanto anche il campione istriano, visse insieme alla famiglia la tragedia dell’esodo, e un suo fra-tello appena diciassettenne rischiò di essere fucilato dagli sgherri titini. Non casuale la scelta di Virgadaula di volere girare la scena della morte della Cossetto, infoibata fra il 4 e il 5 novembre del ’43, proprio l’8 marzo nel giorno della Festa della Donna. Un piccolo tributo ad una ragazza, studentessa universitaria, che appena ventireenne subì ogni sorta di cinica violenza da parte delle bande dell’OSNA. Nel 1981 Norma Cossetto avrebbe poi ricevuto la medaglia d’oro al valore civile dal Presidente della Repubblica  Carlo Azeglio Ciampi.

Ad interpretare la Cossetto, la giovane attrice Deborah Borrello, di origine calatina. “Nino Benve-nuti, un campione per amico” è un progetto del Museo del Cinema “Pina Menichelli” in collabora-zione con l’ortatorio pubblico “Casa Francescana S. Antonio di Padova”, e si avvale del patrocinio della Federazione Pugilistica Italiana e dell’Associazione Nazionale “Esuli istriani”.

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Francesco Pira ricorda il grande Bruno Pizzul: “Un esempio per le nuove generazioni

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«L’Italia ha perso un grande Uomo, un grande Giornalista Sportivo, un esempio per le nuove generazioni». Così Francesco Pira, giornalista e sociologo, ha commentato la scomparsa del grande cronista sportivo Bruno Pizzul, storica voce delle Nazionale italiana di calcio.

Pira, docente di sociologia all’università di Messina, insieme al giornalista friulano Matteo Femia ha scritto una biografia del grande telecronista, intitolata “Una Voce Nazionale” (Lupetti Editore). 

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Il Rotary nelle scuole con il progetto “Scialla”

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Il Rotary club di Gela presieduto dall’ Ing. Ugo Granvillano inizierà domani 7 marzo ore 9.00 presso l’Ist.tecnico tecnologico E. Morselli presieduto dalla Dirigente Viviana Aldisio il il Progetto Scialla, sulle linee guida del progetto del Rotary distretto2110 Sicilia -Malta. Il progetto “Scialla”propone lo
sviluppo di azioni a supporto della fascia (pre-)adolescenziale, nell’ottica del contrasto al disagio
psicosociale che sembra attraversarla particolarmente nell’epoca attuale, ed i cui effetti sono stati manifesti in fatti di cronaca anche recenti. Spesso ci possono essere comportamenti a rischio messi in atto, anche solo per senso di libertà, perché non se ne comprendono le conseguenze, perché in essi non si percepisce il pericolo, la mancanza di rispetto, nemmeno la paura , ma solo il vederne l’ipotetico aspetto libertario di poter agire esprimendo se stessi. Pensiamo al tema delletossicodipendenze, alle violenze sessuali, al possesso illegale di armi, alle gravidanze indesiderate.
In tal senso gli obiettivi del progetto sono :
– aiutare i giovani e le famiglie a riconoscere il dolore come possibile componente del proprio
vissuto e conseguenza delle loro azioni o omissioni;
– sensibilizzare i giovani a riconoscere le possibili conseguenze sociali e giuridiche di azioni ed omissioni compiute quotidianamente;
– indagare sul perché del disagio, dell’assenza di punti di riferimento familiari, sociali, religiosi;
– indagare sulla paura della solitudine di molti ragazzi e di come il loro malessere non sia
riconosciuto né in ambito familiare né dagli amici coetanei.


In tal senso, il Rotary club di Gela, si propone di sviluppare delle attività nel territorio, volte a tal fine, attraverso l’agire di service dei soci o la collaborazione
volontaria e gratuita di esperti del settore, presso scuole, associazioni, enti del terzo settore.
Interverranno la Prof.ssa Concetta Sains e la referente del progetto per il Rotary club di Gela dott.ssa Rosaria D’Amaro- psicoterapeuta.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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