Seguici su:

Giudiziaria

Il Procuratore Viola confermato alla Procura di Milano

Pubblicato

il

Nel 2021 veniva pubblicato il bando per il conferimento dell’ufficio direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano.

Nella seduta del 6 aprile 2022, la V Commissione del CSM formulava tre distinte proposte di nomina: la proposta A, per la nomina del Dott. Marcello Viola (presentata con due voti in favore), la proposta B a vantaggio del Dott. Giuseppe Amato (presentata con un voto in favore) e la proposta C con la quale veniva individuato il nominativo del Dott. Maurizio Romanelli (presentata con un voto in favore).

Il Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, dopo apposita discussione, procedeva il successivo 7 aprile 2022 alla votazione delle proposte.

All’esito della votazione, veniva approvata la proposta favorevole al Dott. Viola con 13 voti, a fronte dei 6 voti della proposta relativa al dott. Romanelli e 3 voti della proposta relativa al dott. Amato.

Il Csm, dunque, deliberava la nomina a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, a sua domanda, del dott. Marcello Viola.

La nomina del dott. Viola veniva  impugnata, innanzi il Tar Lazio -Roma, sia dal dott. Romanelli (Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Milano) e dal dott. Amato (Procuratore della Repubblica di Bologna).

Il dott. Marcello Viola (originario di Cammarata – AG), con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impdiduglia, si è costituito in giudizio chiedendo il rigetto di entrambi i ricorsi.

In particolare, gli avv.ti Rubino e Impiduglia hanno sostenuto la legittimità della delibera di nomina del dott. Viola e la palese infondatezza delle censure mosse dai ricorrenti.

Il Tar Lazio – Roma, condividendo le tesi difensive degli avv.ti Rubino e Impiduglia ha rigettato i ricorsi proposti dai dottori Amato e Romanelli.

In particolare, con riferimento alla posizione del dott. Romanelli, è stato evidenziato come correttamente il Csm avesse riconosciuto la maggiore rilevanza delle funzioni Direttive svolte dal dott. Viola essendo queste “più ampie e complesse delle funzioni semidirettive ed essendo la figura del Procuratore aggiunto comunque sottoordinata a quella del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale”.

Inoltre, il Tar ha rilevato che l’incarico semidirettivo di Procuratore aggiunto presso la Procura di Milano, pur se svolto dal dott. Romanelli nell’ufficio messo a concorso, non fosse di per sé idoneo a superare le esperienze direttive vantate dal dott. Viola.

Con riferimento al ricorso proposto dal dott. Amato, invece, il Tar ha evidenziato che nessun valore decisivo potesse assumere la circostanza che quest’ultimo abbia svolto un pregresso”incarico direttivo presso una procura distrettuale” rilevando, ai fini della nomina, solo  “il concreto esercizio delle funzioni giurisdizionali nel settore dei reati di criminalità organizzata”, che anche il dott. Viola può vantare.

Inoltre, il Tar ha evidenziato la particolare importanza degli incarichi ricoperti dal dottor Viola quale Procuratore della Repubblica di Trapani – ossia in un territorio “fortemente infiltrato dalla presenza di organizzazioni mafiose” – e quale Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Firenze, ossia  in una Procura Generale “di primaria importanza nel panorama nazionale”.

Ed ancora, il Tar ha evidenziato come nessuna rilevanza potesse assumere la circostanza circa “la maggiore durata delle funzioni direttive” svolte dal dott. Amato, potendo vantare anche il dott. Viola “un’esperienza direttiva ultradecennale”.

Per effetto della sentenza del Tar Lazio, il dott. Marcello Viola manterrà l’incarico di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano mentre i dottori Amato e Romanelli dovranno, pagare le spese legali liquidate, a carico di ciascuno dei due, in 5.000 euro oltre accessori di legge.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Giudiziaria

Tre arresti della Polizia per condanne definitive

Pubblicato

il

Tre provvedimenti emessi dalla magistratura, sono stati eseguiti a Gela e a Caltanissetta dalla Polizia.

A Gela un quarantaquatrenne è stato arrestato dovendo espiare la pena definitiva a 8 mesi per tentato furto; un ottantenne, condannato per omicidio stradale, deve scontare la pena di un anno e 6 mesi di reclusione. Nel Capoluogo, un giovane di 30 anni, è stato tratto in arresto dovendo espiare la pena definitiva a 2 anni per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Quest’ultimo è stato condotto al carcere di Caltanissetta; gli altri due, ammessi al beneficio delle misure alternative, sconteranno la pena in regime di detenzione domiciliare.

.

Continua a leggere

Giudiziaria

Condanne definitive, due arresti

Pubblicato

il

La Polizia di Gela ha dato esecuzione a due provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria nei confronti di altrettante persone condannate all’espiazione di pene definitive.

Un settantenne e è stato arrestato dovendo espiare la pena definitiva a 2 anni e 12 giorni di reclusione per i reati di atti sessuali e violenza sessuale con minorenne, commessi nel 2022; un sessantenne è stato, invece, arrestato dovendo espiare la pena della reclusione a un anno e 4 mesi per aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, reato commesso tra il 2019 e 2020. Dopo gli adempimenti di rito entrambi gli arrestati sono stati condotti, il primo in carcere e il secondo nel proprio domicilio, ammesso al beneficio della misura alternativa della detenzione domiciliare.

Continua a leggere

Giudiziaria

Condanne definitive, 9 arresti della Polizia

Pubblicato

il

La Polizia, a Gela, Caltanissetta e a Niscemi, ha dato esecuzione a nove provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria nei confronti di altrettante persone condannate all’espiazione di pene definitive in carcere. Nel capoluogo, una 70enne, è stata tratta in arresto dovendo espiare la pena definitiva a 3 anni, 4 mesi e 5 giorni per il reato di sequestro di persona e abbandono di minori. A Gela un 20enne è stato arrestato dovendo espiare la pena definitiva a 3 anni, 4 mesi e 17 giorni per tentata rapina aggravata; analogamente un 25enne di Niscemi, condannato per rapina e detenzione di armi.

Gli altri arrestati devono scontare pene definitive per essere stati condannati, a vario titolo, per violazioni di leggi urbanistiche, lesioni aggravate, indebita percezione di denaro e violazione degli obblighi di assistenza familiare.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità