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Il Pd chiede una verifica sulla metanizzazione

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La recente grave tragedia avvenuta a Ravanusa in cui la fuori uscita di gas metano, dovuta con molta probabilità a movimenti franosi del terreno, ha provocato una potente esplosione che ha raso al suolo una palazzina di quattro piani con nove vittime, e danneggiato fortemente una vasta zona della città, oltre ad un grande dolore, pone con forza la questione della sicurezza nella rete di distribuzione del metano nei territori.   

In considerazione che purtroppo in Italia ed anche in Sicilia la normativa per la regolamentazione ed il controllo per la sicurezza della rete distributiva del metano è molto carente, e nella fatti specie alle società distributrici del gas nei Comuni oltre alla gestione vengono affidati anche i controlli, ciò lascia giustificate apprensioni nelle Comunità.

Per quanto sopra, si ritiene opportuno chiedere alla Amministrazione Comunale per far sì che la società gestore della distribuzione del metano nella nostra città faccia una aggiornata verifica generale circa il buono stato sia della tubazione interrata che di quella esterna di ogni singolo utente, al fine di poter mettere in campo  interventi riparatori.

Ciò andrebbe a colmare eventuali criticità presenti nella rete distributiva ed a tranquillizzare la nostra Comunità

A riguardo, purtroppo la nostra città poggia su un terreno fortemente franoso, vedi la frana del 1994 che interessò il quartiere Sante Croci con altre zone, quelle dei primi mesi del 2019 che coinvolsero la Strada Provinciale Passo Cerasaro SP 12 che da Niscemi porta alla SS417 Gela Catania e la SP 10 che porta a Ponte Olivo. Tenuto conto che il Comune di Niscemi nel 2019 ha presentato un progetto di massima del valore di circa 7 milioni di euro al bacino del Distretto idrografico per la sistemazione idraulica-geotecnica della SP 12 per procedere, poi, all’emanazione del bando per la progettazione esecutiva e la successiva realizzazione dei lavori, e che vi sono in atto ulteriori  iniziative per la sistemazione idro-geologica di altre problematiche attinenti in materia nel nostro territorio, si chiede alla Amministrazione Comunale di far sapere alla nostra Comunità lo stato burocratico dei progetti di cui sopra tesi ad ottenere i relativi finanziamenti per mettere in sicurezza il territorio di Niscemi, e nel contempo di mettere in campo una forte azione rivendicativa presso gli organi competenti tesa a dare soluzioni.

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Attualità

“Chiacchiere… d’Amore”, evento del Lions Butera e Terre Federiciane alla casa di riposo “Aldisio”

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Un pomeriggio di festa e solidarietà ha animato la casa di riposo “M.A. Aldisio” grazie alle socie del Lions Club Butera e Terre Federiciane, guidato dalla prof. Angela Testa. L’evento “Chiacchiere… d’Amore” ha regalato dolci, musica e canti agli ospiti, con la partecipazione speciale del Joyful Choir che ha emozionato tutti con il suo repertorio.

Le tradizionali “chiacchiere” di Carnevale hanno accompagnato momenti di allegria e condivisione, trasformando la giornata in un gesto d’amore. «Portare calore a chi ne ha bisogno è un piacere per noi», ha detto la prof.ssa Testa.

L’evento si è concluso con sorrisi, applausi e la promessa di nuove iniziative, confermando il valore della comunità e della solidarietà nel regalare emozioni indimenticabili.

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Rinforzi per l’Oculistica di Gela

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La Direzione dell’Asp l’aveva annunciato pochi giorni fa, detto fatto l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale “Vittorio Emanuele” di Gela si arricchisce di una nuova specialista: la Dott.ssa Rosa Maria D’Urso, medico oftalmologo, che ha conseguito la specializzazione in Oftalmologia presso l’Università degli Studi di Catania.

Di origini etnee, la Dott.ssa D’Urso porterà la sua esperienza e professionalità a beneficio dei pazienti del territorio.La specialista affiancherà il Dott. Fabrizio Cafà, contribuendo al potenziamento dell’offerta sanitaria dell’ospedale, che continuerà a garantire prestazioni ambulatoriali, interventi chirurgici e, in particolare, la rimozione della cataratta, una delle operazioni più richieste nella provincia di Caltanissetta, soprattutto dai pazienti in età avanzata.Un’importante novità è l’attivazione di due posti letto dedicati all’attività oculistica, un passo avanti significativo per il nosocomio gelese.

“Questa nuova opportunità colma una lacuna storica – afferma il Direttore Generale, Dott. Lucio Salvatore Ficarra – e consentirà di offrire ai pazienti un servizio essenziale direttamente sul territorio, evitando loro di doversi rivolgere a strutture lontane per la diagnosi e la cura delle patologie oculari. Inoltre, ci permetterà di incrementare sia il numero che la qualità delle prestazioni sanitarie disponibili per i cittadini”.

L’ingresso della Dott.ssa D’Urso e il rafforzamento dell’Unità Operativa di Oculistica rappresentano un ulteriore passo avanti per la sanità locale, con l’obiettivo di garantire cure sempre più efficienti e accessibili ai pazienti della provincia.

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Analisi scientifica sulla tortura: il nuovo libro di Elisa Vittoria Marchese e Adriano Schimmenti

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La giovane psicologa gelese Elisa Vittoria Marchese, specializzata in psicologia dell’emergenza e clinica del trauma e attualmente dottoranda di ricerca in Processi educativi nei contesti eterogenei e multiculturali presso la Libera Università degli Studi di Enna “Kore”, ha recentemente pubblicato un importante contributo scientifico sul fenomeno della tortura.Il volume, intitolato “L’ombra del carnefice: Fenomenologia, psicodinamica e psicopatologia della tortura” , è stato scritto insieme al professore Adriano Schimmenti, ordinario di psicologia dinamica e direttore del Dipartimento di Scienze dell’Uomo e della Società della Libera Università degli Studi di Enna “Kore”.

Si tratta del primo libro in Italia a offrire un’analisi approfondita e sistematica sulla tortura, esplorandone sia i meccanismi psicologici che portano un individuo a diventare carnefice, sia le conseguenze psicologiche subite dalle vittime.Il testo, però, non si limita a indagare il rapporto tra carnefice e vittima, ma estende la sua analisi al ruolo della società all’interno di queste dinamiche. Gli autori evidenziano come il contesto sociale possa non solo favorire processi di tortura attraverso la propaganda e i media, ma possa esso stesso subire un impatto psicologico derivante da tali fenomeni, diventando al contempo “torturante” e “torturata” .

Un aspetto innovativo del volume è l’attenzione riservata alle cosiddette “torture quotidiane”, ovvero situazioni di violenza psicologica e fisica che, pur non rientrando nella definizione classica di tortura, condividono con essa dinamiche di abuso sistematico e profonda sofferenza. Gli autori analizzano come queste si manifestino nelle relazioni di coppia e nei contesti familiari abusivi, così come in fenomeni quali il bullismo, le condotte devianti di alcuni operatori sanitari, noti come “angeli della morte”, e i maltrattamenti sugli anziani, dove controllo e violenza diventano strumenti di oppressione.Oltre a fornire un’analisi teorica e clinica di questi processi, il libro propone anche possibili strategie di trattamento psicoterapeutico, rivolte sia alle vittime che ai carnefici, offrendo strumenti di intervento per chi opera in ambito psicologico e psicosociale.

Grazie al suo approccio rigoroso e multidisciplinare, “L’ombra del carnefice” rappresenta un contributo essenziale per la comprensione delle dinamiche psicologiche legate alla tortura e ai fenomeni di abuso, aprendo nuove prospettive di riflessione su tematiche complesse e ancora poco esplorate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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