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Cronaca

Il PD chiede che si possa aprire a chi possiede il green pass

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“Misure urgenti per scongiurare la chiusura in massa delle attività economiche e imprenditoriali nei comuni dichiarati zona rossa”.È il tema della mozione presentata dal deputato Arancio al Presidente della Regione e all’Assessore per la salute.
“A seguito dell’aumento della curva epidemiologica nella provincia di Caltanissetta-di legge – i comuni di Gela,  Mazzarino e Riesi e il comune di Piazza Armerina della provincia di Enna si ritrovano catapultati in zona rossa vedendo oscurata drammaticamente la speranza di una ripresa economica dei loro territori per la conseguente richiusura di tutte le attività economiche e imprenditoriali;
ATTESO che:
la stragrande maggioranza della popolazione attiva, insegnanti, operatori sanitari, commercianti, artigiani, professionisti, imprenditori, lavoratori dipendenti e altri ancora sono già vaccinati e non costituiscono una minaccia di propagazione epidemiologica;
RITENUTO che:
sia impensabile imporre una chiusura in blocco, soprattutto a quell’imprenditoria legata alla balneazione che proprio sulla stagione estiva aveva puntato per riprendere un po’ di fiato e che oggi si ritrova innanzi allo spettro della chiusura, indipendentemente dalla esistenza di una fetta di popolazione che è già immunizzata ed in possesso della certificazione verde (green pass) nata proprio come un “lasciapassare”,
PER CONOSCERE:
se non ritengano di dover adottare apposito provvedimento regionale finalizzato a scongiurare i danni economici che inesorabilmente si ripercuotono sulle collettività territoriali dichiarate zona rossa con la chiusura di tutte le attività, consentendo il proseguimento delle attività imprenditoriali e dei servizi legati alla stagione turistica e balneare, a quanti sono già immunizzati e in possesso della certificazione verde appositamente istituita, e, nel contempo, di dover intervenire presso il Governo Nazionale  per venire incontro alle richieste di sopravvivenza che provengono drammaticamente dalle collettività territoriali fortemente provate dalle misure derivanti dalla dichiarazione di zona rossa secondo le attuali disposizioni governative”.
 

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Cronaca

Autocisterna contro suv sulla SS 115: un ferito

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File chilometriche in due direzioni a causa di un incidente che ha bloccato la strada statale 115 per Licata.

Nei pressi della curva a gomito che si trova all’uscita del comune agrigentino, un’autocisterna che trasporta liquidi si è scontrata con un Suv sul quale viaggiavano due persone.

A finire all’ ospedale di Licata il passeggero del Suv che accusava dolori al petto.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri per i rilievi sull’incidente. La sede stradale è stata occupata a lungo ed il traffico paralizzato.

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Cronaca

Denunciato per detenzione di munizioni

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Riesi – Nei giorni scorsi, nel corso di un servizio di controllo del territorio eseguito a Riesi, la locale Stazione Carabinieri, coadiuvata dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e con il supporto specialistico del Nucleo Cinofili di Palermo, ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela un 51enne del luogo, per il reato di detenzione abusiva di munizionamento.

Dopo la perquisizione eseguita nell’abitazione dell’uomo sono state rinvenute munizioni di diverso calibro per armi da fuoco comuni e da guerra, sottoposte a sequestro.

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Cronaca

Mancata precedenza e scatta l’inseguimento per speronarli, paura per due fidanzati

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Volanti della Polizia sono intervenute a Gela a seguito della segnalazione di una giovane donna che, mentre si trovava a bordo di un’auto con il fidanzato, segnalava due autovetture e un motociclo che tentavano di inseguirli per speronarli. In particolare, giungeva una richiesta di aiuto al numero di emergenza, da parte della ragazza la quale riferiva all’agente della sala operativa del Commissariato di essere inseguita da più auto e un motociclo. La zona indicata era la periferia nord della città e, immediatamente, le pattuglie si recavano nelle vie indicate all’operatore di Polizia e lì intercettavano i veicoli coinvolti.

Le fasi concitate dell’inseguimento duravano oltre cinque minuti, come veniva ricostruito anche dalla visione di un video che la ragazza registrava durante i concitati momenti. In base alla ricostruzione dei fatti, tutto sembrava aver avuto inizio a causa di una mancata precedenza su strada per cui, uno degli indagati, “offeso dal gesto” si dava all’inseguimento dell’auto della vittima, tentando più volte di bloccargli la strada; ad un certo punto riusciva nell’intento e il giovane alla guida della vettura che inseguiva scendeva dall’auto e si avvicinava minaccioso alla vittima, la quale però, riusciva, con una manovra repentina, a darsi ancora una volta alla fuga. In seguito, sia le due auto sia il motorino che si erano messi alla “caccia” dell’auto della vittima, tentavano ancora più volte di chiudere, come in una morsa, i due giovani e si susseguivano diversi tentativi di bloccare la coppia di fidanzati; più volte, infatti, durante le fasi dell’inseguimento, almeno sei da quanto si vede nel video, riuscivano a tamponare l’auto per costringerla a fermarsi, ma ogni volta la vittima riusciva a trovare una via di fuga. L’inseguimento veniva interrotto solamente grazie all’intervento della pattuglia della Polizia che intercettava i richiedenti, i quali finalmente, sentendosi al sicuro, arrestavano la loro corsa. Contemporaneamente, l’altra volante riusciva a fermare e identificare alcuni degli inseguitori. In particolar modo quelli a bordo di una delle due auto; dalla visione del video poi si riuscivano ad individuare altri tre dei partecipanti all’inseguimento, i conducenti delle due autovetture e del motociclo, per un totale di sette persone. Gli accertamenti successivi permettevano di identificare i tre conducenti, tutti del 2003, alcuni dei quali gravati da precedenti penali, che sono stati denunciati per violenza privata aggravata dalla partecipazione di più di cinque persone.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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