In tutte le citta’ del mondo i parcheggi servono a parcheggiare le auto. A Gela, a parte gli abbandoni per anni, i parcheggi servono alle scorribande di ragazzi annoiati, che, non avendo servizi e strutture, non sanno come divertirsi in una citta’ fantasma dove non ci sono attrazioni, né controlli.
La storia del parcheggio Arena è contrassegnata da anni di incuria, di abbandono da parte delle amministrazioni indaffarate nei giochetti di piccoli poteri ma mai concentrate nella realizzazione dei servizi in favore dei cittadini. Di vandalizzazioni continue, razzie senza posa senza un minimo interesse per la cosa pubblica. Tutto questo durante l’inverno. Ora che arriva la bella stagione, il parcheggio Arena si trasforma in una discoteca ed in una pista da corsa.
Stanotte i residenti hanno dovuto vegliare per i rumori continui: a partire dall’una e mezza alle quattro del mattino il parcheggio si trasforma e succederà tutti i fine settimana come è avvenuto l’ anno scorso. “Abbiamo chiamato la polizia – raccontano le famiglie residenti nella zona – è intervenuta una pattuglia; c’è stata una pausa di dieci minuti, appena andata via la pattuglia, hanno ricominciato a schiamazzare, urlare e sgommare ruote. Il parcheggio da un po’ di tempo è a pagamento, ma la gestione non ha apposto alcuna barra per impedire l’accesso a chi non paga, così com’era previsto dal regolamento. La notte è incustodito per non parlare della sporcizia che non viene rimossa. L’appalto è stato assegnato solo con la logica di far pagare il cittadino senza fornire alcun servizio in cambio. Niente controlli, nessun divieto concreto per impedire l’accesso ai vandali. Chiediamo controlli. Come possiamo passare un’intera estate in queste condizioni? Esistono regolamenti per ascoltare la musica ad alto volume e quello non è il luogo appropriato. Questa è una città abbandonata a se stessa”.
Un classico per la povera Gela: si fa finta di approntare un servizio senza organizzazione, per molestare parte dei cittadini…