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“Il nostro comune nemico è il virus, non sono il medico ed il vaccino!”, il messaggio dell’Ordine dei medici

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Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Caltanissetta, in relazione alle diverse attuali problematiche inerenti la pandemia da Covid 19, ritiene opportuno ribadire la propria fiducia nella scienza e nella medicina e sottolineare che uno dei più efficaci mezzi di prevenzione della malattia, oltre al distanziamento interpersonale, ai dispositivi di protezione, all’isolamento dei malati, sia la vaccinazione di massa. Un intervento di prevenzione in difesa della salute propria ed altrui, cui tutti i Medici e gli Odontoiatri tengono molto e per la quale l’OMCeO di Caltanissetta si spende da sempre. 

 “La vaccinazione è una conquista della scienza al servizio dell’umanità che ha permesso di porre fine nei decenni passati  a malattie importanti, ad alto tasso di mortalità, come vaiolo e difterite – sottolinea l’OMCeO  nisseno – come è accaduto per queste malattie, oggi il vaccino contro il Covid 19 ci permetterà di tutelare la vita e la salute di tutti e di uscire finalmente dall’incubo pandemico. Noi tutti non ci possiamo permettere di rinunciare ad un mezzo preventivo che può rallentare la corsa del virus e ridurre drasticamente la gravità dei soggetti che ne vengono colpiti. Noi tutti non possiamo rinunciare ai vaccini che la ricerca scientifica ha messo a nostra disposizione e che hanno costituito l’argine alla possibile catastrofe. A nostro parere –prosegue ancora – l’utilità dei vaccini contro il Covid non può essere assolutamente messa in discussione. Noi Medici ed Odontoiatri, oltre che un diritto, dobbiamo considerare la vaccinazione un dovere perché preserviamo noi stessi ed i nostri familiari e mettiamo al riparo dal nostro eventuale contagio i cittadini che a noi si rivolgono e verso la cui tutela siamo garanti secondo il nostro giuramento e secondo i dettami del Codice Deontologico”.

Si precisa dunque che per i medici e gli odontoiatri la vaccinazione è un dovere deontologico, così come la corretta informazione sanitaria resa ai cittadini, che deve essere trasparente, rigorosa, prudente e fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e non divulgando notizie che possano alimentare aspettative o timori infondati.

“Il nostro comune nemico è il virus, non sono il medico ed il vaccino!”, questo il messaggio chiaro ed inequivocabile rivolto dall’ordine nisseno a tutti i cittadini.

 Il Presidente dell’Omceo di Caltanissetta Giovanni D’Ippolito ribadisce inoltre il proprio sincero ringraziamento a tutto il Personale, medico e non, dei servizi territoriali di vaccinazione, ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta per l’impegno profuso quotidianamente nel contrasto al Covid.  “Hanno un ruolo insostituibile – sostiene – perché veicolano le corrette informazioni sui vaccini e sono sicuro che i cittadini del nostro territorio, se sollecitati ed adeguatamente informati, aderiscono all’invito di vaccinarsi, dimostrando ancora una volta, alto profilo umano e sociale, così come hanno fatto in questi due anni di pandemia. Quindi – conclude D’Ippolito – come medico e come cittadino, l’invito che faccio a tutti è di non avere timore, di affidarsi alla scienza e di vaccinarsi. Per il Santo Natale, facciamoci un grande regalo: VACCINIAMOCI “.

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Seicento scout in città per il Thinking Day

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Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.

Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.

La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.

E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.

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Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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