Il Lions club ed il Lions club Gela ambiente territorio e cultura con il patrocinio del Comune di Gela hanno presentato stasera nell’aula consiliare del Comune il progetto ‘Non posso parlare – il chatbot contro la violenza domestica’, uno strumento interattivo in grado di assistere le donne in difficoltà. Dopo i saluti del sindaco, dell’assessore ai servizi sociali, del presidente del Lions Emanuela D’Arma, Rosy Musciarelli Presidente Comitato pari opportunità, gli interventi sono stati affidati a Lidia Bertino dei servizi sociali del Comune, Rossella Scalone dell’associazione Save the woman ed Alessia Ramusino Rappresentante Unicef.
Secondo l’ Organizzazione mondiale della Sanità, l’obbligo di restare in casa ha triplicato i casi di violenza sulle donne. Il dato – che riprende un report di Axios – fa riflettere sulle conseguenze negative del lockdown. Anche secondo le Nazioni Unite, la pandemia avrà diversi effetti sulle donne, tra cui i rischi di una maggiore esposizione alla violenza domestica. In questa situazione, la coesistenza obbligatoria può diventare un pericolo per le donne che sono vittime di violenza di genere. Al fine di contrastare tale rischio, l’associazione Save the Woman, ha ideato l’applicazione NONPOSSOPARLARE, una soluzione digitale gratuita per rispondere alle donne che desiderano ricevere informazioni dai centri antiviolenza in modo discreto. Da una indagine condotta su dieci Centri Antiviolenza, risulta che nel 2020 ci sia stata una riduzione delle chiamate telefoniche ai punti informativi fino al 90%, percentuale variabile a seconda delle zone. Quindi il rischio segnalato e percepito dagli operatori è molto elevato. Il chatbot come strumento contro la violenza domestica NONPOSSOPARLARE nasce dall’idea che la tecnologia, se correttamente progettata, possa e debba venire incontro alle esigenze delle persone. Il cuore del progetto è un CHATBOT che risponde in maniera naturale ai quesiti più importanti ed è sempre disponibile, in questo modo è possibile accedervi nel momento più appropriato per trovare risposta ai quesiti che più ci preoccupano e ricevere immediato supporto. Il CHATBOT è utilizzabile collegandosi direttamente al sito dell’associazione di Save the Woman, oppure su uno dei siti dei Centri Antiviolenza o delle Cooperative che lo ospitano.
Un CHATBOT funziona come una normale chat: dall’altra parte della schermo non c’è una persona fisica ad interagire con la donna in difficoltà, bensì un sistema artificiale, opportunamente addestrato da esperti del settore sociale.
1. Completamente anonimo e non lascia traccia
2. Risponde efficacemente più persone contemporaneamente
3. Fornisce supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7
4. Ha un tempo di risposta istantaneo
5. Efficace, perché progettato su reali percorsi di interazione dell’utente
6. Restituisce statistiche sul numero di persone che lo utilizzano e i loro comportamenti
7. Può essere integrato in qualsiasi sito web 8. Multilingua e multicultura
Sostenere il progetto significa dare risorse per realizzare e diffondere il più possibile il CHATBOT NONPOSSOPARLARE. Gli sviluppi e gli aggiornamenti si articoleranno in più fasi nell’arco dei prossimi due anni. Nella fase pilota le donazioni verranno utilizzate per lo sviluppo dell’applicazione, l’integrazione nei siti ospitanti la gestione, il monitoraggio scientifico, la divulgazione e promozione sui canali di comunicazione più appropriati. La fase successiva prevede di rendere lo strumento alla portata di tutte le donne in difficoltà, grazie alla traduzione in diverse lingue e la necessaria mediazione interculturale, per renderlo davvero accessibile e comprensibile: migliaia di donne straniere infatti vivono nelle nostre città in una situazione di abituale isolamento, anche per via delle barriere linguistiche e spesso culturali. Questa elevata accessibilità renderà l’iniziativa utile anche dopo che lockdown e emergenza saranno terminati. un chatbot multilingua e multicultura e un monitoraggio scientifico costante NONPOSSOPARLARE è un’applicazione promossa dall’associazione Save the Woman; sviluppata con il supporto di due aziende che si occupano di innovazione digitale, SPX Lab e Dotv.
Continua a tenere banco la questione sanità a Gela. Questa volta a prendere la parola per rispondere alle dichiarazioni dell’Assessore Franzone del Comune di Gela, è il Direttore del Presidio Ospedaliero Vittorio Emanuele, dr. Cirrone Cipolla che ha sottolineato che: “𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑈𝑛𝑖𝑡𝑎’𝑂𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑜𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑛𝑓𝑒𝑟𝑚𝑖𝑒𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑝𝑜𝑟𝑡𝑜 𝑎𝑑𝑒𝑔𝑢𝑎𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑜𝑟𝑔𝑎𝑛𝑖𝑐𝑎. 𝑃𝑒𝑟 𝑐𝑖𝑜’ cℎ𝑒, 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒, 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑟𝑛𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑒𝑠𝑝𝑙𝑒𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑝𝑒𝑟 170 𝑀𝑒𝑑𝑖𝑐𝑖 𝑑𝑖 𝑣𝑎𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑖𝑝𝑙𝑖𝑛𝑒 𝑐𝑖 𝑎𝑢𝑔𝑢𝑟𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑟𝑎’ 𝑙𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑖 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑣𝑎𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖.
Mussomeli -Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Nursind Cgs, Fials e Nursing Up hanno incontrato il management dell’Asp Ficarra per discutere del problema dei servizi di igiene mentale della paventata chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Mussomeli dalle 20 alle 8.
Nel corso dell’incontro si è parlato della carenza di ore destinate al servizio del personale ausiliario e la Direzione strategica si è impegnata a trovare soluzioni nel breve periodo. Riguardo al Sert di Gela e del dipartimento di Igiene mentale di Mussomeli i sindacati hanno evidenziato la grave carenza di medici in queste strutture e le difficoltà operative del personale.
Il direttore sanitario ha comunicato che si sta procedendo con l’assunzione di tre medici psichiatri destinati a questi servizi.
Sulla lungodegenza dell’ospedale di Mussomeli la notizia che l’apertura è prevista per il primo febbraio, con personale infermieristico proveniente dal presidio ospedaliero e l’aggiunta di due operatori sociosanitari. I sindacati hanno richiesto il rientro degli infermieri trasferiti all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, ma è stato comunicato che attualmente non è possibile per problemi di organico
L’azienda ha rassicurato spiegando che “si stanno predisponendo convenzioni con una cooperativa privata per garantire la copertura dei turni ed è previsto l’arrivo di nuovi medici provenienti dall’Argentina per rafforzare l’organico e garantire il mantenimento del servizio”. “Non c’è alcuna intenzione di interrompere il servizio notturno del pronto soccorso di Mussomeli”. È una delle rassicurazioni fatte dall’Asp di Caltanissetta ai sindacati in un incontro che si è svolto ieri per discutere alcune problematiche nella gestione dei servizi sanitari.
Infine in merito alla rimodulazione delle ore lavorative degli operatori sociosanitari, è stata discussa la recente riduzione delle ore settimanali a 24, che era già stata segnalata come errore di calcolo. Il direttore amministrativo ha garantito che, probabilmente nel breve termine, le ore settimanali saranno riportate a 30, in modo da migliorare la qualità e la continuità dei servizi assistenziali. I sindacati hanno comunicato che “continueranno a monitorare le questioni affrontate e si riservano di avviare ulteriori confronti per garantire soluzioni rapide e definitive a tutte le problematiche emerse
È previsto uno stand anche in città sabato sera, dalle 18 in centro storico, per “Fuoriclasse talent”: la decima edizione della manifestazione artistica curata da Ivano Trau. Molti dei talenti emersi negli anni hanno voluto la possibilità di mettersi in luce partecipando a programmi nazionali come “The voice Kids” ed altri.
Non è un semplice concorso a premi, spiegano gli organizzatori, ma un vero e proprio percorso artistico che dura undici mesi l’anno mettendo al centro la crescita dei giovanissimi artisti. Referente regionale è la gelese Francesca Biundo. Per ulteriori informazioni in merito all’evento di sabato e alle prossime tappe, è possibile rintracciare l’organizzazione al numero 3204419107.