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Politica

Il gruppo dell’avv. Bellardita rompe l’alleanza con il sindaco

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L’avv. Liliana Bellardita con il suo gruppo chiudono i rapporti con il sindaco Greco. Le motivazioni sono contenute in un lungo e dettagliato comunicato che riportiamo di seguito: “Non sono mai intervenuta nella querelle della mia nomina ad assessora così come non è intervenuto il gruppo a cui appartengo, lasciando che chiunque potesse dire la propria (spesso a sproposito). Il silenzio è stato dettato dal delicato momento che la città stava e sta attraversando e dal rispetto delle istituzioni a cui sono demandate le libere scelte, che imponevano e impongono da parte di tutti silenzio, per evitare condizionamenti vari.

Oggi ritengo sia giunto il tempo di un mio intervento che è doveroso per il rispetto che devo al mio gruppo e a me stessa e per mettere un punto definitivo su questa vicenda.
Lo faccio volutamente, dopo la scadenza del termine della presentazione delle candidature, per evitare strumentalizzazioni varie.

Ritornando all’origine di questa querelle, e cioè al momento dell’ingresso in giunta dell’assessore Licata, la scelta del suo ingresso per primo è stato frutto di un mio passo indietro in suo favore, con l’accordo del mio avvicendamento a metà legislatura, garantito dal gruppo e dal sindaco e ciò nell’ottica di favorire più partecipazione e un percorso comune.

Maturato il tempo del mio subentro, Licata non rispetta l’accordo di gruppo per sue scelte personali legate all’ingresso nella Nuova DC fatto in solitaria.

Ciò ha creato la irrimediabile rottura con il gruppo che non lo riconosce più e ha messo in difficoltà il Sindaco che, nella sua posizione di garante, pur dicendosi disponibile, ha temporeggiato e continua temporeggia nel vano tentativo di cercare una quadra, ora offrendo alternative che abbiamo gentilmente declinato (vogliamo semplicemente il rispetto degli accordi non prebende) ora chiedendo di attendere gli esiti delle imminenti elezioni, cose che, per noi, lo abbiamo anche detto, sono avulse dall’accordo e dalla mia nomina.

Oggi siamo noi che mettiamo un punto a questa situazione di ambasce, dicendo che è scaduto il tempo per un nostro impegno poiché non ci sono più le condizioni, anche temporali, per un nostro impegno.

La nomina nella mia persona non doveva e non deve essere un problema di fare quadrare ‘i conti’ per il Sindaco e quindi, oggi, a scanso di equivoci e per evitare fraintendimenti, lo solleviamo da tale incombenza, ringraziandolo per gli sforzi profusi.

In ogni caso, non saremmo stati adeguati, avremmo avuto difficoltà a potere dare il nostro meglio in un ambiente poco corale e non coeso.

Un ambiente troppo attento a pesi e contrappesi e imbrigliato in equilibrismi vari e incline al trasformismo, dove chiunque si sente autorizzato, per logiche strettamente personali, a chiedere e rivendicare poltrone ‘minacciando’, in caso contrario, di passare all’opposizione.

Non ci interessano queste logiche.

Abbiamo sempre immaginato la cosa pubblica in maniera diversa…chi è a capo dell’amministrazione è tenuto e deve fare scelte che non possono essere condizionate a niente e a nessuno….troviamo incredibile e per tratti inquietante che un’azione amministrativa possa essere messa sotto scacco dal peso di gruppi familiari o sociali o partitici.

Non può funzionare così in una città come Gela e in questo momento storico difficile.

Aborro questi tipi di condizionamenti, e, sinceramente, penso di non essere ne’ funzionale ne’ accondiscendente a sistemi del genere e non lo sarò mai…sono persona estremamente semplice che non retrocede rispetto ai propri valori e si circonda di persone e di colleghi con i quali si riconosce.

Ogni giorno, nel mio piccolo, pratico l’impegno politico e sociale e continuerò a farlo con lo stesso entusiasmo e passione, non necessariamente all’interno delle istituzioni.

Lo faccio giornalmente senza strombazzamenti ma semplicemente coi fatti ….basterebbe solo che lo facessimo tutti.

Non mi serve o meglio non ci serve altro, siamo costretti a lasciare, purtroppo, ai mestieranti il destino del nostro Paese….ce ne tiriamo fuori quanto meno fintanto le regole continueranno ad essere queste.

A quanti, e non sono pochi, di buona volontà siano disponibili a riscrivere le regole del ‘gioco’, diciamo che non ci manca coraggio per farlo assieme.

Il nostro impegno deve essere e sará questo “.

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Il Pd a Tallarita e Balbo:”Zuccalà governerà fino al 2027″

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Butera. La risposta del Pd agli attacchi ricevuti in questi giorni dal presidente del consiglio Emilio Tallarita  e da altri consiglieri di opposizione tra cui l’ex sindaco Balbo è netta: ” il Sindaco Zuccalà e la Sua Amministrazione governeranno fino alla scadenza del mandato prevista nel 2027″.

Il Pd ritiene invece che sia il Presidente di parte, che non può più svolgere le sue funzioni. 

Nel documento del circolo buterese dei Dem si fa una premessa:il Sindaco è stato eletto mediante un voto diretto degli elettori e non può essere sfiduciato in alcun modo dai consiglieri attualmente guidati dal Consigliere-Presidente in quanto non raggiungono il quorum dei 2/3 del Consiglio Comunale. Il Presidente, invece, può essere sottoposto a revoca della carica se non rispetta i criteri di imparzialità e le regole previste dallo statuto. Il  consiglio ha funzioni di indirizzo controllo e propositive con proposte mozioni e interrogazioni in materie di sua competenza, tassativamente indicate dalla legge. Quindi non ha potere gestionale. Gli atti Esecutivi sono di competenza dei dirigenti su atti di indirizzo della Giunta comunale  quale organo esecutivo.

In sostanza essere maggioranza in Consiglio non significa poter governare la Città. 

Ma c’è di più ed altro nella nota del Pd.

“Nelle ultime sedute del Consiglio Comunale del 17 dicembre 2024 e del 22 gennaio 2025 – si legge nella nota-   abbiamo assistito ad uno spettacolo indecente, con protagonista principale il Presidente Tallarita che ha attaccato violentemente il Sindaco e la Giunta, nonché il Partito Democratico anche con illazioni e attacchi personali. Nella seduta del 17 dicembre 2024 ha abbandonato l’aula seguito “fedelmente” dalla Consigliera Chimera, violando così il suo ruolo di Presidente super partes.Nell’ultima seduta del 22 gennaio 2025 ha deliberatamente violato il regolamento del Consiglio Comunale. Ha attaccato violentemente Sindaco e PD.

Ha distribuito volantini fra gli “spettatori”.

-Ha tessuto gli elogi dell’ex Sindaco Balbo comunicando testualmente “che il Sindaco Filippo Balbo ha fatto assumere più di 40 persone alla SRR4”.

Non ha spiegato come ha fatto e con quali strumenti legislativi.Il Consigliere Balbo, molto compiaciuto, ha ritenuto di avere l’obbligo di ringraziare pubblicamente per le sue comunicazioni il Presidente. Al Presidente diciamo: non può svolgere la sua funzione, essendo diventato un Presidente di parte e dovendo inoltre chiarire ulteriormente quanto dichiarato in consiglio sulle 40 assunzioni alla SRR4.All’ex Sindaco Balbo, sconfitto sonoramente dagli elettori ribadiamo che  si deve rassegnare.

“Il Sindaco Zuccalà continuerà a governare fino al 2027, portando avanti una politica di servizio verso la nostra Butera, rispondendo ai bisogni della nostra collettività e non a interessi di bottega di gruppi di potere”Il PD sostiene questo progetto ed è aperto ad ogni confronto anche con gli avversari, purché rispettino le regole e non abbiano come scopo della loro azione lo sfascio e la distruzione delle Istituzioni democratiche”- concludono i Dem

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Pepata replica del sindaco Zuccalà al deputato di FdI Scuvera

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Butera. Alla guerra dichiarata dall’on.Totò Scuvera non fa mancare la sua risposta il sindaco Giovanni Zuccalà che non accetta certo l’accusa di speculazioni politiche.Scuvera, come è noto, ha disconosciuto l’assessore Donzella come componente di FdI nella Giunta e ha poi annunciato in pompa magna l’adesione al partito della consigliera Elisabetta Pasqualetto sostenendo in questa circostanza che l”esperienza Zuccalà è finita.Insomma ha fatto capire di voler prendere le distanze dal sindaco.

“Fino a qualche mese fa non era così – replica il primo cittadino di Butera- il deputato di FdI è venuto a Butera ben felice di farsi fotografare con me all’inaugurazione del Presepe ed alla sagra. Un mese fa circa ad un convegno a Villa Peretti da lui organizzato mi ha rivolto i saluti davanti al pubblico anche se io non c’ero.Non sono comportamento di chi vuole prendere le distanze”.

Zuccalà aggiunge altro: “mi ha chiesto di poter avere visibilità a Butera e l’ha avuta.
Akcuni giorni prima del rimpasto mi ha chiesto un altro assessore, non gli bastava la Donzella che era già in Giunta.Il deputato disconosce l’assessore Donzella ma poi gli chiede il voto utile come assessore per l’elezione del direttivo di FdI
Che delusione e che figuraccia fa il deputato.Dice che il partito si sta allargando a Butera perché vi ha aderito la consigliera Pasqualetto sua cugina. Ma non vorrei che invece si è ristretto come i maglioni di lana lavati a 100 gradi”.

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Dal Pd ai Civici, ecco la sceneggiata di un’alleanza che si dice granitica e invece è di burro

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Non è successo niente: il Pd sostiene il sindaco Di Stefano, il nuovo ospedale è importante ma anche potenziare quello che già esiste, con i Civici solo un momento di incomprensione, l’assessore Franzone ha chiarito la sua posizione. Tutto a posto anche con lui: in sintesi questo è quello che il Pd ha confezionato per i gelesi dopo la riunione interna svoltasi stasera.

Da una settimana sulla vicenda ospedale anche sui social il commissario Pd Giuseppe Arancio va dicendo: non bisogna confondere il contenitore con il contenuto. Attenzione a non scivolare su una buccia di banana. Sagge parole e acqua sul fuoco. Così ieri sera quel Pd irato con i Civici che reclamava la riunione di maggioranza e metteva in crisi la presenza di Franzone in Giunta, è tornato ad essere il dolce e pacato gnellino alleato del sindaco.

Domani aspettiamo lo stesso copione da Una buona idea e lunedì completerà la sceneggiatura il sindaco dopo la verifica di maggioranza. Ci faranno sapere che è tutto a posto. Che la maggioranza è salda, sta bene, ha una linea unitaria sulla sanità.

Ma non è così:ciascuno dei tre partiti di maggioranza ha i suoi problemi interni e ha qualche consigliere che dissente ed è scontento. Inoltre i tre partiti non sono abituati a concertare e dialogare tra loro. E così qualche pasticcio viene fuori soprattutto quando il sindaco, bravo a mettere coperchi sulle pentole, si distrae perché ha cose più importanti a cui pensare. Hanno fatto brutta figura i suoi alleati di fronte ad una città in cui i suoi abitanti non possono curarsi perché manca di tutto a cominciare dai medici. Avrebbero potuto usare per il teatrino delle incomprensioni di questa settimana- se proprio non ne potevano fare a meno – un tema diverso da quello della salute.Ma hanno resistito fin troppo da luglio ad oggi a recitare la parte della maggioranza di granito. Non è così. Anche stavolta il sindaco riuscirà a mettere il coperchio sulla pentola. Ma non andrà in questo modo all’infinito e i giochetti di urlare e litigare per poi far finta che non è successo nulla, sono fin troppo scontati anche per gli spettatori più sprovveduti.Lo capiscono tutti che in apparenza l’alleanza è granitica , di fatto è di burro.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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