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Il gelese don Michele ordinato sacerdote a Prato

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Prato – Due vocazioni cresciute all’interno della diocesi di Prato. Si tratta del gelese don Michele Di Stefano (nella foto, a sinistra) e di don Giulio Vannucci con l’aspetto da asceta.

Ma anche da “musicista punk”. Una musica che ha segnato la sua vita e che continuerà a seguire anche da prete. Perché l’ex chitarrista e tastierista di un gruppo folk punk della Toscana è diventato sacerdote nella Cattedrale di Prato

«Il Signore non ha scelto manager o super uomini, ma persone semplici e sempre generose» è stato l’augurio che il vescovo Nerbini ha rivolto ai due sacerdoti.


Don Michele, 39 anni, è di Gela. A 19 anni ha scelto di fare il carabiniere di leva ed è stato destinato a Bardonecchia, in alta Val di Susa. Qui ha incontrato don Mario Bonacchi che gestisce una casa di accoglienza per ragazzi per le ferie estive. Il canonico Bonacchi, come veniva chiamato, è stato fonte di ispirazione per molte vocazioni nella Chiesa pratese.

Arrivato a Prato nel 2009, due anni dopo la morte del sacerdote pratese, Michele è stato accolto dall’allora vescovo Gastone Simoni per frequentare il Seminario e studiare teologia a Firenze. Presente alla Messa di ordinazione anche una rappresentanza dei carabinieri di Prato, in nome della vecchia appartenenza del prete novello. 

«Quello di oggi non è un obiettivo raggiunto, ma l’inizio di un nuovo cammino, anche faticoso, ma ho la certezza di non essere solo e di avere l’aiuto di Dio – dice don Michele Di Stefano –. È mia intenzione stare vicino alla gente che soffre, che si sente sola”.

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Attualità

Il gelese Holy Francisco sfila alla Fashion Week di Milano

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Gela ed i suoi talenti sempre protagonisti nel mondo delle arti e dello spettacolo.

La terza giornata della Milano Fashion Week si e’ aperta con un talento gelese il cantautore Holy Francisco già conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione a talent nazionali quali Amici ed Xfactor e non be vuole sapere di lasciare il suo sogno di calcare le scene del mondo dello spettacolo e ci riprova. E con successo anche..!

Holy Francisco a sorpresa apre la giornata della fashion week milanese tra lo stupore dei partecupanti indossando un insolito abito di Simon Craker, fatto di biglietti variopinti. Il marchio indossato riscuote molto successo tra i buyer di Hong Kong e Giappone.

Eccolo mentre sfila, con la disinvoltura che lo contraddistingue.

Holy (Francesco Guarnera) si presta alla moda come forma artistica per ricercare , come già fatto nelle sue canzoni, condizioni di rottura. La parola crack, appunto rottura, contenuta nel marchio indossato ne è la dimostrazione. In particolare Holy indossa un capo che è inno al riciclo per un mondo sostenibile da un punto di vista ambientale.

Per chi ha vissuto ed è cresciuto a Gela un inno al riscatto della città. Una città che molto probabilmente i nostri giovani artisti vorrebbero più pulita meno inquinata e magari che possa garantire ai giovani talenti maggiori opportunità.

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Auser e Spi per la ‘Giornata della memoria’

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In occasione della ‘Giornata della memoria’, lunedì 27 gennaio, alle ore 18,00 presso il salone ‘Pio La Torre’ della Cgil di Gela , l’Auser e lo Spi “organizzano un incontro sul tema : “Parricidio e Memoria”, a cura del prof. Luciano Vullo .
Interverrà la prof.ssa Tiziana Faraci .
Un’occasione per riflettere sull’importanza del ricordo come strumento di consapevolezza nel presente.

“Il Giorno della Memoria ricorda uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità, quando si compì lo sterminio nei campi di concentramento nazisti contro gli ebrei, oppositori, minoranze e persone vulnerabili.

“Commemorare questa tragedia è un dovere morale – dicono il vicepresidente dell’ Auser, C. Guastella ed il responsabile dello Spi Emanuele Scicolone – Ogni essere umano nasce con diritti fondamentali che tutti dobbiamo rispettare, senza distinzione di colore della pelle, lingua, religione, età o condizione fisica. È fondamentale promuovere valori di libertà, uguaglianza e dignità umana.
Il caos verso il quale ci stiamo incamminando rischia di produrre sistemi totalitari. Urge proteggere la democrazia .
La conoscenza storica come antidoto al male”.

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Nuovo direttivo per i comitati di quartiere: Terlati coordinatore

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Tornano a lottare per la vivibilità urbana i comitati di quartiere.

Sin quando non saranno definitivamente delineate ed approvate le nuove aree urbane, i presidenti degli storici quartieri restano coesi per il bene della collettività gelese.

Nella serata di martedì, riuniti in assemblea, con voto palese, é stato eletto Coordinatore dei presidenti di Quartiere Salvatore Terlati per il quartiere Settefarine, Vice Coordinatore Salvatore Ciscardi per il quartiere Cantina Sociale e segretario Francesco Di Silvestre per il quartiere Fondo Iozza e Zampogna.

Gli eletti, con in testa il coordinatore Salvaatore Terlati, fermo restando l’autonomia dei singoli quartieri, faranno da collante e saranno sempre pronti a interfacciarsi con gli amministratori locali per ottenere una città più vivibile e con i quartieri di pari dignità.

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